Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’ex sindaco Repetto chiama i carabinieri
il kit spazzatura e il depliant Comune di Noli


Accade a Noli dove il presidio dell’Arma è metodico e meticoloso al servizio della comunità e soprattutto della prevenzione. E’ un ex sindaco, Ambrogio Repetto,  a ‘segnalare’ai carabinieri che nell’atrio della scuola media, dove si ritira il ‘kitt della Nettezza Urbana, differenziata, completo dei sacchetti, si ritira anche un opuscolo (quaderno informativo) patinato del Comune di Noli, con il bilancio “di tre anni e mezzo di amministrazione al servizio dei cittadini. Cosa è stato fatto, cosa stiamo facendo, cosa faremo”. Il ‘caso’, ora siamo in piena fase elettorale, era già stato sollevato in consiglio comunale dallo stesso Repetto, consigliere di opposizione.  E’ lecito e opportuno promuovere l’Amministrazione Niccoli utilizzando un ‘veicolo’ pubblico ? Si racconta che il saggio e giovane maresciallo abbia consigliato di togliere dal tavolo il materiale, non distribuirlo, dargli un’altra collocazione. Trucioli, in occasione della cronaca dell’assemblea per presentare il nuovo progetto del park di via IV Novembre e di cui in solitaria ha dato conto, aveva descritto pure la presenza, su ogni sedia, del ‘quaderno informativo’, distribuito gratuitamente. Si può leggere in seconda pagina, “questo opuscolo informativo è stato interamente finanziato dai consiglieri comunali della maggioranza”: 24 facciate illustrate da immagini date, dati, con l’illustrazione dei servizi, della vivibilità del paese, le opere pubbliche, la pianificazione, cultura e turismo. La citazione che il “paesaggio di Noli attrae sempre di più come scenario per serie tv  e spot pubblicitari. Lo scorso ottobre lo scorcio suggestivo di Capo Noli è stato protagonista nel set della nuova Ferrari Portofino”. E l’unica concessionaria di assistenza in Liguria, aggiungiamo, si trova da anni a Ceriale, penultimo fanalino di coca della Riviera, seguita da Borghetto S. Spirito. E forse Noli, nella graduatoria della realtà socio – economica si trova al terzultimo posto.

Non c’è da gioire, se come abbiamo pubblicato,  il 2018 è iniziato con la chiusura di sei attività commerciali. Non si può gioire se il patrimonio alberghiero – ricettivo di Noli non brilli e forse meriterebbero maggiore visibilità da parte dell’Amministrazione comunale quelle attività che possono esibire il riconoscimento delle più quotate e prestigiose guide turistiche internazionali, come nel caso de Il Vescovado (tra le  sole 3 stelle Michelin della provincia), con la Residenza Palazzo Vescovile gestito dalla storica famiglia di albergatori di Spotorno di Matteo Ravera; il ristorante Nazionale con pagine di storia per aver avuto tra i clienti la famiglia reale e a Voze il Lilliput. Un motivo per incoraggiare il tessuto commerciale e turistico nolese in una ‘salutare’ gare a migliorare, a sfidare la sana concorrenza, a porsi in gioco con la professionalità che alla lunga paga, purchè la mano pubblica faccia al meglio la sua parte. Cosa che a Noli, mette male, tenendo conto del quadro complessivo socio economico. E non si dica che è tutta colpa degli otto, nove anni di crisi nazionale.

Ambrogio Repetto, ex sindaco di Noli, ora consigliere di opposizione

Messo da parte questo inciso torniamo alla richiesta di verifica dei carabinieri (si trovavano nell’edificio per l’incontro annuale con gli studenti) da parte del consigliere comunale Repetto, centro sinistra mai pentito, almeno di questo bisogna dare atto. Dai banchi del consiglio aveva già sollevato la questione della distribuzione, con il kit nettezza urbana, dell’opuscolo del gruppo Niccoli (giunta e maggioranza consiliare). Aveva invitato a desistere (dalla distribuzione nell’ambito del servizio kit), ritenendo inopportuna la commistione. Non ha ottenuto il risultato auspicato, da qui la richiesta  ai carabinieri. Accertare il fatto. Nulla di grave, pare di capire, un pochino di buon senso in più, campagna elettorale inclusa.

Non sappiamo francamente  come ipotizzare il presunto illecito, conflitto di interessi, certamente Repetto, con l’esperienza da sindaco, avrà buoni motivi da sostenere. Da parte nostra avevamo accennato al fatto che l’opuscolo era privo del nome dello stampatore, requisito che è tassativamente richiesto per ogni pubblicazione, come la consegna di due copie al ‘posto di polizia’. Anche se risulta chiaro il nome dell’editore, ovvero giunta  comunale ed i consiglieri di maggioranza. Ma forse non è questo l’aspetto prioritario, anche se il buon esempio della pratica della legalità deve arrivare da chi in loco rappresenta la prima istituzione dello Stato di diritto e democratico.

Pare di capire che per Repetto si tratterebbe di uno spot ‘elettorale’, con una maggioranza eterogenea che va dalla destra al centro destra e che alla vigilia della consultazione amministrativa aveva avuto il pubblico avallo dell’ex sindaco democristiano Carlo Gambetta, in precedenza aveva sostenuto e partecipato alla vittoria, due mandati, di Repetto. Il comandante Gambetta che custodisce i 5- 6 punti che Niccolì si è impegnato a rispettare e che con la presenza di una terza lista, prettamente civica, il risultato finale ha visto un risicato vantaggio del sindaco per 7-8 voti. Come dire, Niccoli ed il suo centro destra ce l’ha fatta solo grazie all’apporto del ‘gruppo Gambetta‘  che appartiene al pensiero del centro sinistra sociale e al rigoroso nel rispetto della legalità e dei valori etici. Niccoli, da parte sua, ha spesso ribadito che sono troppi i lacci burocratici e della  giustizia penale e civile che penalizzano l’iter di progetti di ampio respiro per la città, ma nel suo bilancio ricorda di aver “fatto ripartire le incompiute di via Belvedere e via IV Novembre”. Cita il successo dei tour guidati al Castello di Monte Ursino, oltre 6 mila visitatori in una location scelta per eventi culturali, teatro e matrimoni, manifestazioni. Più complesso il discorso del ripascimento dell’arenile che impegna anche denaro pubblico e viene di fatto depauperato ad ogni tempesta di mare, vanificato proprio per l’opera insensata dell’uomo sostengono diversi esperti delle correnti marine e della salvaguardia delle coste. Con opere a mare in muratura che occupano la spiaggia, creano strutture fisse, la mancanza dell’apporto di materiale sabbioso dai rii, dai piccoli corsi d’acqua che scendono a valle e che per anni hanno alimentato l’arenile. Vedi foto a fondo pagina.

E SULL’ARENILE SI PUO’ REALIZZARE OPERE MURARIE,

MURETTI, BASAMENTI, EPPURE UN DIRIGENTE REGIONALE LORENZANI SCRIVEVA: Vedi…..

LEGGI  “EROSIONE E I SOLDI DELL’ASSESSORE”, SCRITTO DA CARLO GAMBETTA Vedi…..

Moderne e ‘piccole’ costruzioni in muratura valorizzano il litorale di Noli, senza tener conto delle raccomandazioni della Regione Liguria. Le immgaini parlano da sole, ma è non certo un caso isolato. Così si è fatto lungo tutta la fascia costiera ligure. la gallina delle uova d’oro dicevamo i nostri vecchi
Non si tratta certo di opere abusive, anzi autorizzate che mal si conciliano con quanto realizzato e non solo si scopre che l’opera, con relativi materiali, sarebbe stata autorizzata proprio dall’arch. Lorenzani, oggi libero professionista in quel di Genova. Ripetiamolo i muretti sulla sabbia sono una caratteristica che ritroviamo in molte altre realtà. Che dice il professionista ? Hanno falsificato le sue firme ? Non pare proprio. E allora ?….Meglio Marco Scajola, assessore che si preoccupa della Bolkestein, come problema prioritario della povera categoria dei Bagni Marini a rischio ‘estinzione’ colpa Unione Europea. Ma non sarà così, nessuno perderà le concessioni che potranno continuare ad essere vendute liberamente ed al miglior offerente, come è accade da decenni, con investitori che arrivano da fuori regione ed impegnano i sudati risparmi. Ma quanto pagano i concessionari che hanno strutture sul mare mai sottoposte a opere di miglioria ? E a quanto affittano i locali ? Sta decisamente peggio invece chi ha commesso l’ingenuità di investire nella ristrutturazione, creando una clamorosa e vergognosa disparità di trattamento tra gli stessi concessionari, colpa delle normativa. Quella si che è da combattere e cambiare in fretta.

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