Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure, per chi tifa la proprietà dell’ex cantiere Rodriquez. ‘Solo’ 200 nuove seconde case e un porto turistico con hotel. Fa concorrenza a Loano


Cos’è successo nell’assemblea comunale pubblica nella quale si sarebbe dovuto “condividere” con la cittadinanza il “non progetto” della sistemazione dell’area del cantiere navale.

GRUPPO CONSILIARE

INDIPENDENTE

Consigliere Mario Carrara

CONDIVIDERE“. È questo il verbo che ha usato il Sindaco di Pietra Ligure, Luigi De Vincenzi, nell’annunciare al popolo che giovedì 18 Aprile si sarebbe svolta un’assemblea pubblica, indetta dal Comune, nella quale i progettisti della nuova società proprietaria dell’area del cantiere avrebbero illustrato il “nuovo” progetto della sua sistemazione. Nella locandina che annunciava l’evento è scritto chiaro che “chi” l’organizzava era il “Comune di Pietra Ligure“, con tanto di “sigillo” rappresentato dal suo stemma. Più ufficiale di così…..!

Eppure, l’evento era già di per sé “strano” perché, di solito, un’istituzione pubblica dovrebbe trattare di “atti ufficiali” e formali secondo i dettami della legge; invece, in questo caso, si trattava di “un’IDEA PROGETTUALE“, quindi: NON di un progetto VERO E PROPRIO. Infatti, di ciò ne abbiamo avuto diretta conferma quando, avvalendoci delle funzioni di “controllo” come consiglieri comunali, qualche giorno PRIMA dell’assemblea, siamo andati a verificare all’ufficio tecnico comunale “SE” ci fosse il progetto in questione e che cosa contenesse o trattasse…; tuttavia, con nostra sorpresa, abbiamo appreso che “QUEL” progetto, pur essendo stato regolarmente protocollato, agli atti dell’ufficio tecnico NON C’ERA!

Ma non avrebbe mai potuto esserci! Perché NON di un vero progetto si trattava, bensì di una “idea progettuale” che, in parole povere, è un NON progetto, ovvero: un’esercitazione grafica basata su un’ipotesi, una mera ipotesi di “come” quest’area potrebbe essere trasformata da “industriale” a “edilizia civile”. Un’ipotesi che, in quanto tale, non avendo le caratteristiche ed i requisiti formali per essere un VERO progetto, avrebbe potuto essere concepita e prodotta da chiunque avesse avuto la capacità per redigere un disegno architettonico adeguato. Quindi, per esempio, studenti di architettura, ingegneri o geometri… Quindi: chiunque fosse stato bravo a disegnare! Tanto NON ERA VINCOLANTE! Né suscettibile di essere esaminata formalmente dagli uffici comunali. Ma, non essendo, formalmente, un progetto “vero”, NON VINCOLA in alcun modo il proprietario che l’ha commissionata. Il fatto che essa sia stata redatta da importanti studi di architettura del nord Italia, non le conferisce maggior valore o autorità, ma solo una maggior “autorevolezza” e nulla più.

Ma, come ripetiamo, essa “vale” il tempo che trova poiché NON VINCOLANDO in alcun modo il Comune ad un provvedimento “formale” su di essa, NON esclude che, magari, IL GIORNO DOPO LE ELEZIONI, magari se vi fosse un risultato elettorale conforme alle aspettative della società proprietaria, essa possa DISDIRE ogni sua “idea progettuale” precedente, come quella presentata, dicendo: “Avendo riesaminato “meglio” il progetto, abbiamo rifatto i conti e, siccome abbiamo constatato che, così com’è, il progetto non sta in piedi finanziariamente, abbandoniamo ogni “idea progettuale” e presentiamo, finalmente, un vero progetto!“. Questo sì, formale e vincolante per la società. Ma che, supponiamo, non conterrebbe certo le cose che sono state riproposte in questa “idea progettuale
in argomento, come, ad esempio, le dimensioni ipotizzate delle costruzioni, ma le aumenterebbe in modo pesante.

D’altronde, se ci pensiamo, questa “IDEA PROGETTUALE” che, viene detto, ricalca, in linea di massima, il progetto presentato dal gruppo di Colaninno ed attualmente in vigore, perché, se quest’ultimo era così “solido” e valido, non avrebbe dovuto essere attuato dallo stesso gruppo Colaninno? Invece, il gruppo di Colaninno, probabilmente resosi conto della sua insostenibilità finanziaria, preferì abbandonare l’impresa e vendere tutto alla nuova società di Bergamo. Quest’ultima, si mise all’opera, intessendo trattative con il Sindaco De Vincenzi fin dal 2021, per sua stessa ammissione, trattative mantenute rigorosamente “SEGRETE” da De Vincenzi che nel corso di questi anni NON HA MAI sentito l’esigenza di riferirne i contenuti al Consiglio comunale. Mai NULLA. In 5 anni! Neanche per dare una semplice informativa, o per una discussione su questo tema che è decisivo per l’avvenire della città. NULLA. Fino al 12 Febbraio scorso quando noi abbiamo pubblicato, su segnalazione di amici di Bergamo che avevano letto il “corriere.it-bergamo“, un suo articolo in cui sotto una fotografia di un rendering dell’area del cantiere, quasi completamente cementata da palazzi ed ecomostri, il Sindaco De Vincenzi si dilungava in apprezzamenti sulle intenzioni della società proprietaria dicendo che a lui ed allo stesso Comune quel progetto “piace molto” e rivelando i “contatti” e le “trattative” con la stessa società.

De Vincenzi ha poi “bollato” le cose che abbiamo pubblicato e divulgato come “propaganda elettorale” e nulla più. Ma senza SMENTIRE, NÉ PRENDERE LE DISTANZE dall’articolo del corriere.it-bergamo in merito alle dichiarazioni da lui stesso rilasciate. Poteva chiedere una rettifica. Invece, non ha fatto nulla. Ha solo accusato “gli altri” di fare propaganda, ma senza che lui abbia fatto né rettifiche, né abbia dato spiegazioni.

E che cos’è stata quella performance del Sindaco al teatro comunale sulle aree del cantiere, SE NON UNA MANIFESTAZIONE DI PROPAGANDA ELETTORALE? Lui che in quasi 5 anni non ha trovato il tempo di discutere mai del cantiere in consiglio comunale e che ne discute frettolosamente a meno di un mese e mezzo dalle elezioni?

Per di più, gestendo la serata in un modo MAI visto prima, in 45 anni di vita pubblica, per quanto riguarda una ASSEMBLEA PUBBLICA ORGANIZZATA DAL COMUNE! Infatti, prima mi ha accusato di avere la “memoria corta” ricordandomi che a quei tempi avevo anch’io votato a favore del progetto “Colaninno”, salvo, secondo lui, oggi, dimenticandomene per pura convenienza elettorale e, in finale di serata, negandomi il diritto di difendermi dopo avermi accusato. È lui che dimentica che fin dalla vigilia delle elezioni del 2014, proprio dal palcoscenico del cinema, presi le distanze da quel progetto, ritenendolo troppo pesante per quell’area e per la città. Progetto che, quindi, non da ora ma da 10 anni combatto, ritenendolo contro gli interessi di Pietra Ligure.

Siccome il Sindaco voleva imporre la chiusura delll’assemblea senza che nessuno potesse intervenire, né per fare banali domande o osservazioni o esprimere dissenso, sono salito sul palco dove, dal leggìo, ho preso la parola difendendo le mie posizioni e il diritto di ognuno di intervenire ad una pubblica assemblea comunale. Tuttavia, dopo poco che parlavo, mi è stata tolta la corrente dal microfono, così, pur protestando per questo atto antidemocratico, sono stato costretto a ricorrere alla sola forza della mia voce per continuare a esporre i miei pensieri. A questo punto, vedendo che non riuscivano fermarmi, sono ricorsi all’immissione di una musica assordante e battente, così che in teatro non si capisse più nulla.

Sistemi degni di un sistema autoritario. Sistemi degni di Pinochet. Sistemi degni delle ultime elezioni nella Russia di Putin. Altro che Assemblea pubblica di ….CONDIVISIONE! Condividere” vuol dire anche rendere compartecipi gli altri di qualcosa Partecipare con altri a qlco., provare qlco. insieme con altri: es. condivido la tua scelta, la tua opinione.

Visto quel che è successo, mai la parola “condividere” fu usata più a sproposito! Infatti, l’atteggiamento autoritario del Sindaco Luigi De Vincenzi ha negato il diritto alla difesa, ha negato il diritto alla parola, alla libertà di pensiero dei cittadini, al diritto al dissenso.

L’imposizione della negazione del diritto di parola a chiunque ha avuto l’obiettivo di evitare che con il ragionamento, con domande che pretendevano risposte, con manifestazioni di dissenso, non fosse tutto “oro
colato” quello che De Vincenzi voleva far credere che fosse, ingenerando l’insorgere di dubbi ai presenti.
La questione “cantiere” con un atteggiamento del genere, passa in second’ordine, perché qui è stata negata la DEMOCRAZIA!

Un fatto grave del genere è la prima volta che succede! Ed avviene per “imporre” scelte e “distorcere“‘ la realtà solo per fini di propaganda elettorale, a un mese e mezzo dalle elezioni.

De Vincenzi ha voluto sfruttare la sua autorità come Sindaco per imporre la sua volontà solo al fine di trarne un vantaggio di immagine elettorale. Ne ha, invece, delineato bene la sua vera indole, che è quella di uno che si comporta da dittatore. Un atteggiamento del genere falsa il risultato finale delle elezioni.

Un atteggiamento del genere rivela che a Pietra Ligure non c’è più la democrazia e una cosa del genere, constatata proprio il 25 Aprile, preoccupa e lascia allibiti e sconcertati.

Mario Carrara, consigliere comunale di opposizione

25 Aprile 2024




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Carrara

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