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Chirurgia della mano a Savona ultima scommessa: diventa ambulatorio diurno


Mentre davanti al direttore generale Eugenio Porfido si decidono in queste ore le sorti dei reparti ospedalieri savonesi, sul Centro Regionale di Chirurgia della Mano moltiplicano le voci più disparate. Già a metà novembre un funzionario di alto rango della direzione medica aveva annunciato, nel corso di un colloquio, che il Centro Regionale avrebbe definitivamente chiuso i battenti a partire da gennaio 2017.

Il prof Igor Rossello dato sempre in partenza dal San Paolo

La notizia era stata poi smentita, ma secondo alcuni rumours, peraltro tutti da verificare, il primario Mario Igor Rossello si sarebbe già accordato con una struttura privata per dar vita ad un centro autonomo. Il numero di chirurghi in servizio al centro savonese si è ridotto da otto a meno della metà, il che già oggi mette in pericolo la funzionalità della struttura d’eccellenza voluta nel 1972 dal prof. Renzo Mantero.

La decisione definitiva in merito alla permanenza del reparto quale organo autonomo dovrà essere presa dal direttore generale Porfido ma la contrazione delle divisioni chirurgiche imposta dalla Regione non alimenta molte speranze. Nelle ultime ore, peraltro, sembra stia prendendo piede una soluzione di compromesso: la creatura di Mantero potrebbe continuare ad esistere come reparto a sé stante, ma funzionerebbe esclusivamente come ambulatorio diurno. In pratica, il centro chiuderebbe i battenti alla sera per riaprire il mattino seguente. Le urgenze notturne e gli infortunati che necessitano di un ricovero prolungato verrebbero nottetempo ospitati in altri reparti. Una soluzione di ripiego consentirebbe al reparto di continuare a vivere senza essere accorpato a Traumatologia.

Inutile nascondere che aldilà delle alchimie sarebbe una sconfitta per tutti. In primis per la grande tifoseria che aveva accompagnato negli anni il prof. Renzo Mantero, la mitica equipe della prima ora che annoverava la dottoressa Margherita Costa e che, insieme al grande primario, aveva lasciato il reparto, pur per ragioni diverse. Chirurgia della mano per la quale si è scritto fiumi di inchiostro, con un radioso avvenire. Resta pur sempre quel detto: il presente si legge meglio se si conosce la storia. Si era interrotto un clima di armonia. Le stesse vicende umane, famigliari, professionali possono determinare eventiimprevisti. Gli anni di Mantero – era figlio di un marittimo –  in auge andavano di pari passo con il potere, anche politico, che esercitava la massoneria di spessore. Erano gli anni dei poteri forti in Carisa, Unione Industriali, Ferrania. In quest’ultima azienda lavorava il papà del prof. Igor Rossello. E il dominus, addetto alle pubbliche relazioni e alla ‘buona stampa’, era il mitico ‘fratello’ di loggia dr. Raffaele Antonucci, consorte della prof.ssa Carla Piacenza. I coniugi facevano parte della giuria internazionale La Plejade, presieduta da P. Bernard Przewozny, coordinata da coordinata dal prof. Carlo Savini, composta dalla professoressa Naomi Vogelmann-Goldfeld, dal dott. Orazio Parisotto, dal prof. Enzo Perna, dott. Rolf Kuypers, dal prof. Franz Ciminieri – presidente dell’Ancis, Ente organizzatore del Premio – con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo, del Planning Institute for Quality of Life, associato Onu, dell’Unipax, associato Onu, della Associazione Internazionale Cosmos, dell’associazione ArtEventi e la collaborazione del Gruppo 3 M-Italia.

Sono seguiti i buoni rapporti, di stima e collaborazione, del dr. Igor Rossello con i presidenti della Regione Liguria Sandro Biasotti e Claudio Burlando.  In realtà ci si è avviati avviati verso una discesa a picco e l’eccellenza Chirurgia della mano del San Paolo pare ormai destinata ai libri di storia. Avranno pure pesato, oltre alla perdita di Mantero e C.,  la faide Rossello – Grandis, l’evoluzione della stessa chirurgia della mano oggi diffusa e praticata dalle nuove leve di specialisti. Resta il fatto che al depotenziamento crescente si sono uniti altri fattori meno eclatanti, eppure significativi. La trentacinquesima edizione, 15- 20 maggio 2016, del Corso Propedeutico di Chirurgia della Mano, con aggregato Corso base di Microchirurgia, organizzata come sempre dalla Fondazione savonese per gli studi sulla mano in partnership con la ASL 2 “savonese” , nell’ Aula Magna della ASL, destinato a medici specializzandi o già specialisti in Ortopedia o Chirurgia plastica e a Fisiatri, Fisioterapisti e Terapisti, l’unica autorità presente, tra gli invitati, era il vescovo mons. Vittorio Lupi che resosi conto della situazione si è allontanato.

Carlo Cerva presidente della Fondazione di Chirurgia della mano ha tagliato la spesa per cena di gala e rinfreschi

Il Direttore del Corso, Mario Igor Rossello, ha dovuto prendere atto ( e non era pare mai successo prima)  del ‘disertore’ presidente stesso della Fondazione della mano, il rag. Carlo Cerva presidente de A Campanassa, oggi presidente emerito a vita.  Della Fondazione fanno parte il vice presidente (Rossello), tesoriere rag. Giuseppe Testa. Consiglieri i medici: Salvatore Annitto, Ruggero Basso, Fulvio Borghini, G.B. Ghigliazza, Nazzario Fancello, Vincenzo Pizzorno e  Nadia Sguerso.   Fonti bene informate facevano trapelare che Cerva ha ‘tagliato’ la spesa per la cena di gala e i rinfreschi. Non solo, pare abbia scoperto che più di un centinaio di inviti postali (con il denaro dell’Asl 2)  destinati ai potenziali partecipanti siano tornati al mittente per la semplice ragione che la lista non era mai stata aggiornata. Si aggiunga che di fronte al nuovo quadro complessivo la Fondazione per gli Studi sulla mano, con Cerva presidente,  rifiuta di trasferire la Scuola Savonese di Chirurgia della Mano dall’ospedale San Paolo a Genova. C’è chi sussurra una proposta tutta da decifrare. Un primariato al San Martino al prof. Rossello, confidando nel sostegno (da dimostrare) dell’assessore alla Sanità Sonia Viale, leghista.

Tra voci e sussurri, il tempo passa e il prof. Mantero, da lassù non ‘le può più mandare a dire come era solito fare‘. Non può pretendere i turni di notte, o essere chiamati a casa (medici dello staff) per interventi ritenuti urgenti 24 ore su 24.  Lui pretendeva, da ‘maestro’ e scienziato nel suo campo, l’urgenza praticata come metodo di lavoro verso i pazienti, nemico dell’urgenza differita. Si pensi  al reimpianto totale dell’arto, mano, dita, tendini recise in un incidente domestico, di lavoro, sulla strada.

Le ultime notizie da Radio Asl 2 ( a proposito, i giudizi sul nuovo direttore generale dell’Asl, Eugenio Porfido, lo descrivono persona preparata, disponibile, educata, che sa ascoltare) insistono a ripetere che Rossello sia ad un passo dal trasferirsi in una struttura privata; emergerebbe da una confidenza “esterna” di un dipendente della struttura privata stessa.  Chirurgia della Mano smantellata da gennaio ?  Bisogna dare atto che è seguita la smentita del direttore sanitario dr. Antonella Piazza. Basta a tranquillizzare i dubbiosi ? E se Chirurgia della Mano diventasse una sorte di Pac, poliambulatorio diurno, di cui parlano i pochi medici rimasti ?  Ma è più una speranza che una possibilità.

Ps. Come da statuto il presidente de A Campanassa assume anche la presidenza della Fondazione Savonese per gli studi sulla mano. Da novembre è subentrato, di diritto, il neo eletto avv. Dante Mirenghi.  Tesoriere il rag. Giuseppe (Pino) Testa. A tutt’oggi  non si ha notizia di convocazione della Fondazione. Il sito internet del Centro regionale di Chirurgia della mano non è stato aggiornato e come già pubblicato in un precedente servizio di trucioli.it riporta questo organigramma:

Presidente: Rag. Carlo Cerva Presidente d’onore: Prof. Renzo Mantero Vice-presidente: Prof. M.Igor Rossello Tesoriere: Rag. Giuseppe Testa. Consiglieri: Dott. Salvatore Annitto, Dott. Ruggero Basso, Dott. Fulvio Borghini, Dott. Giovanni Battista Ghigliazza, Rag. Nazzario Fancello, Dott. Giorgio Novara, Dott. Vincenzo Pizzorno, Sig.ra Nadia Sguerso Revisori dei conti: Dott. Fiorenzo Aimo, Dott. Rag. Angela Brotto, Rag. Sandro Marchisio.

 


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