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Liguria e Basso Piemonte

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Sindaci brifronte tra il Segno e il Quiliano. Ecco la delibera sul ritorno al carbone. Ultima ora: ok defintivo del VIA a Roma


Che il quotidiano più amato dai savonesi avesse una simpatia per l’inserzionista Tirreno Power non è un mistero, cosi’ come è da tempo palese la levità di penna del giornalista che si occupa delle vicende legate alla mega centrale che opera in loco da più di 40 anni. Quel che ha stupito molti lettori di questo articolo è il modo col quale viene riferito il voltafaccia dei sindaci Giuliano e Ferrando che hanno improvvisamente cambiato posizione sulla nuova autorizzazione forse colpiti come novelli San Paolo, da improvviso accecamento divino. Ultima ora: come tentare di  salvarsi la faccia, ovvero la delibera di giunta (29 novembre 2014) di Vado Ligure e Quiliano sulla autorizzazione al ritorno del carbone. Leggi  ultima ora: articoli del Sole 24 Ore di giovedì 4  e venerdì  5 dicembre a fondo pagina. E il via libera ambientale a Roma.

Dopo aver autorizzato il ritorno del fossile, celebrante il presidente della  Regione, Burlando, ora calciano la sfera di cuoio in tribuna, chiamando in causa lo stesso premier Renzi. Certo, qualcuno ha fatto loro notare che non risulta essere competenza dei sindaci la gestione del piano energetico nazionale, né invocare omogenee soluzioni per tutti i siti dove si brucia carbone, che nella piccola Liguria sono ben 3 (La Spezia, Genova e Vado Ligure) e quindi già un po troppi per il cosiddetto “arcobaleno” e che,essendo la centrale di Genova destinata alla chiusura da parte dell’ Enel, non si vede perché il gruppo francese e De Benedetti non affronti il tema della ristrutturazione energetica, che non significa mandare a casa gli addetti, ma riconvertire l’azienda con nuove produzioni. Proprio come accennato da Sergio Cofferati.

A questo snodo non ci siamo ancora arrivati, forse il piano b esiste, ma nessuno lo conosce: tempo al tempo. Leggi… Nella stessa pagina ecco, un articolo che descrive le prodezze del sindaco di Vado Ligure, meritevole di elogio per aver ritirato i ricorsi contro la piattaforma spiazzando così il comitato “amare vado“: notizia inesatta e forse prematura. L’ordinanza del Consiglio di Stato ha previsto al 2 dicembre 2014 le risultanze tecniche sui pericoli dei dragaggi di fondali inquinati della rada. Prima di pronunciarsi,aspettiamo l’evento. Leggi l’ordinanza…

VADO LIGURE E QUILIANO: SECONDO TEMPO DELLA PARTITA TIRRENO POWER

Pubblichiamo integralmente il testo della delibera della giunta vadese con la quale sindaco ed assessori tentano di scaricare le loro responsabilità, per aver tentato, ancora una volta, con la politica dello struzzo, di negare l’evidenza dei fatti, proseguendo la linea “negazionista” dei loro predecessori sindaci del Pci, al potere da sempre nel municipio dopo la fine della guerra.

Chi conosce la storia dell’insediamento Enel nella piana ricorda la dura battaglia che l’opposizione consigliare fece contro tale scelta, che non si esaurì negli anni ’70 ma proseguì anche nel comune di  Quiliano, dove un medico coraggioso ingaggiò una dura protesta contro la cosiddetta “sperimentazione a carbone”, 1972, trovando orecchie di mercante nei vari sindaci, sempre dello stesso partito, che ritenevano più utile mettere la testa sotto la sabbia, in cambio della benevolenza dei gestori di allora.

Dopo il passaggio dell’azienda al gruppo De Benedetti, il benvolere verso l’alimentazione a carbone invece di calare si è fatto più consistente. Abbiamo avuto sindaci dipendenti diretti dall’azienda, assessori e consiglieri comunali titolari di imprese appaltanti lavori, cooperative di ogni genere impegnate nei servizi ecc. Il tutto, in un silenzio istituzionale profondo, con il beneplacito di tanti giornali,  inserzionisti cui non conveniva disturbare il manovratore. Nessuna bugia o omertosa connivenza può essere accettata dopo Cornigliano, Casale Monferrato, e Taranto. Se lo mettano bene in testa i partiti che hanno raccolto le firme contro il carbone sotto la guida dell’uscente presidente della regione per poi cavalcare un nuovo rilancio del fossile!

Con la fine della colonizzazione energetica quarantennale può aprirsi un diverso destino che dia occupazione sottraendo il costo di vite umane fin qui profuso. Per questo alla magistratura si deve riconoscenza e gratitudine: senza i giudici non saremmo mai arrivati a questa svolta decisiva.  Leggi la delibera di giunta.

 

 


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