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Giornalisti, crescono le minacce + 50 %


Giornalisti: crescono le minacce. Nel 2104 più 50 per cento di intimidazioni, nasce il progetto ‘ Safety Net?

Roma – In Italia le intimidazioni ai giornalisti non sono episodiche, si manifestano da anni con un trend crescente e sono diffuse sull’intero territorio nazionale. Eppure il fenomeno sembra interessare poco i media e spesso passa sotto silenzio. Per questo ossigeno per l’informazione, anticipando i dati del suo rapporto annuale, oltre a chiedere maggiore solidarietà tra i colleghi, ha invitato – in un incontro alla FNSI – il premier Matteo Renzi a inserire il tema della libertà di stampa nell’agenda di governo, anche in vista della del semestre di presidenza italiana dell’Ue.
Nei primi tre mesi del 2014 l’osservatorio ha registrato 151 episodi, con un aumento dei casi del 50% rispetto alla media del triennio precedente. il dato conferma il trend crescente che si era manifestato nel 2013 con l’incremento del 20% rispetto al biennio precedente. Dal 2006 ad oggi le vittime registrate dall’osservatorio sono 1837. Dall’elaborazione dei 1227 episodi del 2011-2014 emerge inoltre che il 43% sono avvertimenti, il 21% aggressioni e danneggiamenti, il 36% querele pretestuose e altri abusi del diritto.
“Molte di queste intimidazioni – ha detto il direttore dell’osservatorio, Alberto Spampinato – sono rese possibili da norme concepite in modo punitivo nei confronti dei giornalisti, da norme che consentono facili abusi, quali ad esempio le querele pretestuose, da procedure che non permettono di punire i prevaricatori. inoltre ci sono bavagli che possono essere imposti senza incorrere in sanzioni. a rendere efficaci e impunibili molte intimidazioni concorre l’ingiustificabile disattenzione dei media e delle autorità’”.
All’incontro era presente il segretario dell’osservatorio, Giuseppe Mennella, che ha puntato il dito contro la nuova legge sulla diffamazione, pur apprezzando la scelta di abolire il carcere per i giornalisti. “il parlamento – ha detto – non aprirà la gabbia nella quale si trovano i giornalisti. la corte dei diritti dell’uomo raccomanda che la pena pecuniaria sia commisurata alle possibilità economiche del giornalista o dell’editore, perché altrimenti il rischio e’ che chiudano le testate. questo concetto non e’ preso in considerazione nella normativa in discussione al senato”.
il presidente della FNSI, Giovanni Rossi, ha sottolineato, che “il fenomeno delle intimidazioni riceve poca attenzione dalla categoria, oltre che dalle istituzioni. come FNSI abbiamo tentato di fare la nostra parte tramite ossigeno e il fondo antiquerele”. sono intervenuti anche il vice segretario della FNSI, Daniela Stigliano, e i giornalisti Claudio Pappaianni, Andrea Cinquegrani e Claudio Ceraso, che hanno ricordato episodi intimidatori di cui sono stati vittime.
di fronte al diffondersi in europa delle minacce e degli abusi, e’ nato il progetto “safety net for european journalists”,sostenuto dalla commissione europea, per la difesa della libertà di informazione in 11 paesi. il progetto prevede la creazione di una rete di sicurezza internazionale, lo scambio di dati e di esperienze, la redazione di un “manuale per i giornalisti”. annunciato, inoltre, l’arrivo di Don Luigi Ciotti come socio onorario nella onlus che gestisce l’osservatorio.

MICHELE CASSANO (ANSA)

TRIONFA IL DIRITTO DI CRONACA COME DIRITTO DEI CITTADINI. La Cassazione annulla senza rinvio il sequestro di telefoni, pc, agende e pen drive del giornalista Consolato Minniti de L’Ora della Calabria, sancendo un fondamentale precedente nell’ambito della libertà di stampa e della tutela della segretezza delle fonti. Vince  con l’articolo 21 della Costituzione anche l’articolo 10 della  Convenzione europea dei diritti dell’Uomo (con la giurisprudenza della Corte di Strasburgo). 



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