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Loano, se Jonathan ‘ruba’ i koi alle suore Cappuccine di Madre Rubatto


Una bellissima storia da estate loanese l’ha rivelata Luca Berto con un magistrale servizio sul Secolo XIX: Jonathan, da Cuneo a Loano per salutare l’amico bagnino. Il gabbiano raccolto e allevato da Valerio Tovano è fuggito dal centro di recupero, volando fino alla sua spiaggia. Ora si può aggiungere che è ‘imputato’ di aver fatto razzia di koi carpe pregiate nel laghetto artificiale di via dei Gazzi, in centro città, dove le suore cappuccine di Madre Rubatto gestiscono un’ottima residenza protetta per anziani. Per rallegrare l’atmosfera del giardino le religiose hanno pensato di acquistare oltre una decina di esemplari, pagando una ‘bella cifra’. Ma una mattina hanno scoperto che i pesci erano spariti. Tutti.

L’operaio fac totum è rimasto interdetto. Chi poteva entrare e ‘rubare’ il prezioso bottino dell’acquario all’aperto ? Di questi tempi si è pensato a tutto. Non ci sono più i ladri di galline perchè nel centro città nè sono rimaste sole due ed appartengono ad un vecchio cronista che fa il contadino-pastore in quel di Mendatica- Monesi e si diletta pure a Loano. In compenso rubano, nella storica città dei Doria, biciclette, motorini, spiccioli dalle gettoniere dei distributori automatici; insomma tutto il mondo è paese quando la povertà avanza e le disuguaglianze sociali pure.

I sospetti sui ladri di carpe sono caduti sui tanti ‘girovaghi’ che vivono alla giornata e magari si erano intrufolati nel parco peraltro circondato da muretti e ringhiere di protezione. Nel confinante asilo nido non molti anni fa avevano sfidato allarmi e serrature una decina di volte.

Il mistero fitto del responsabile  di furto alle suore pare sia caduto per almeno due buone ragioni. Un paio di persone hanno detto di aver visto aggirarsi, guardingo, ma a suo agio, un gabbiano solitario. Il venditore dei pesci ha consigliato un rimedio, provare con un paio di pesci rossi, un’euro l’uno. Ed ecco tornare al suo pasto Jonathan, si proprio  l’amico del bagnino. Amico si, non proprietario, impossibile di conseguenza chiedere almeno a lui il risarcimento. Sulla spiaggia di Loano bagnanti e turisti divertiti, fanno spola sulla spiaggia  dove lavora Valerio. Il caso vuole  che sia in concessione del pio Istituto San Giuseppe – Suore d’Invrea. Fosse uno stabilimento ‘privato’ bisognerebbe pagare il promoter, è stato bravo ed intelligente, ha azzeccato il tema nel momento giusto.  Spassosa estate a tutti e raccontateci altre favole, da farci sognare.

Nel 1885, quando l’Istituto delle Suore Cappuccine viene fondato a Loano, Madre Francesca Rubatto indirizza l’attività delle sue Suore all’assistenza degli ammalati, poveri e all’educazione dei giovani. Sono quindi inscritte nel nostro carisma fondazionale la cura della persona e la formazione, due radici che oggi nel campo sanitario risultano essere imprescindibili e particolarmente interdipendenti. Tale carisma, che determina la peciliarità e la caratteristica della nostra opera non poteva essere ignorato all’interno del progetto di qualità che ci siamo dati.,


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