Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona e Vado Ligure, coccodrillo in azione


Le notizie di Vado Ligure e Savona scritte con lo spillo. Con la memoria di un attore della storia locale che ha ricoperto anche ruoli nella vita pubblica. Non corre più per schieramenti politici, non rappresenta gruppi di potere palesi o occulti. E’ un osservatore attento e diligente, discreto, fuori dalla stanze dei bottoni, di vicende di oggi e di ieri. Per essere più libero gli abbiamo chiesto di non firmare i suoi pezzi. Se sarà necessario un giorno spiegheremo ai nostri lettori anche le ragioni. IL GEOMETRA ENNIO ROSSI,NOMINATO ASSESSORE ALL’URBANISTICA DI VADO LIGURE DALLA NEO SINDACA! Leggete dall’archivio di trucioli.it chi è.

 

Il 27 maggio riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione della Banca Carisa di Savona, con all’ordine del giorno la sospensione dalla carica di consigliere di Giovanni Berneschi per la note vicende verminaio e giudiziarie che si leggono sui giornali e si ascoltano in televisione.  Nel frattempo IL SECOLO XIX spara nella sua locandina, sempre del 27 maggio,  che il procuratore Granero sarebbe coinvolto nell’affaire. Non è del resto la prima volta che il più diffuso quotidiano ligure dedica la locandina ad un magistrato della procura della Repubblica di Savona. Era accaduto ai tempi dell’intervento del Consiglio Superiore della Magistratura per la conduzione delle indagini sulle ‘bombe di Savona’ (nel mirino Camillo Boccia); toccò per tre volte al procuratore  Michele Russo (vicenda finanziarie di Albenga legate ad ambienti massonici ed una conseguente condanna per tentata concussione, conclusasi, dopo decenni, con la revisione del processo e assoluzione). Anche durante il processo a Gigliola Guerinoni, locandina per le accuse all’allora procuratore della Repubblica della pretura circondariale Maurizio Picozzi.

Per non dimenticare, si saprà che l’unico ad opporsi invano a quella scelta  dei due capi (Ugolini e Sangalli ?) fu Corrado. Il tempo, si dice, è galantuomo. La ‘mantide’ venne condannata anche per diffamazione ai danni del magistrato.  Oltre ai danni e alle spese, sentenza passata in giudicato. Seguirono altri mesi di veleni a palazzo di giustizia (basti pensare a Tiziana Parenti, Titti la rossa, ma diventata parlamentare berlusconiana, presidente dell’Antimafia). Segui un’altra stagione di veleni e in locandina finì il procuratore Renato Acquarone, un cittadino savonese assai stimato. Pagò a caro prezzo, sotto il profilo umano e della carriera, alcune iniziative giudiziarie nei santuari, a lungo inviolabili, del Pci, di alcune cooperative rosse, ma non solo.

Il ‘caso Granero‘, con l’annuncio di querele, pare cadere a fagiolo anche sulla questione Tirreno Power, dopo la vittoria della sindaca Monica Giuliano, per alcuni pro-carbone, per altri un saggia. Il successore del sindaco Caviglia aveva garantito che, se eletta, avrebbe respinto ogni ipotesi di costituzione dell’ente come parte civile. Come vediamo, tutto si tiene…C’è da aprire bene gli occhi nel leggere in questi giorni di grande tensione i giornali. Alcuni, anche con edizione ligure, omettono i nomi dei magistrati finiti nel fascicolo destinato ad Armando Spataro, procuratore capo di Torino e che, quando era sostituto a Milano, seguì un paio di processi che coinvolgevano ora da imputati, ora parte lesa, diversi magistrati allora in servizio a Savona.

ATTO SECONDO –  Nei due comuni più compromessi dal carbone, il partito di Tirreno Power vince, ma non stravince in nome della santa okkupazione.  Il caso di Quiliano raggiunge l’apice della suspence: lo scontro tra l’ex democristiano Ferrando ed il vendoliano Isetta si chiude a favore del primo con uno scarto di 14 voti, evitando la vittoriosa rentree del dipendente della centrale ed ex sindaco, sul quale erano puntate le speranze dei sindacati e dei fautori della riaccensione  dei gruppi, modello 1972 !

Parrebbe un ritorno  agli anni ottanta  del secolo scorso  per Monica Giuliano. già candidata del blocco cemento-coke. Nel 2009  vince per abbandonbo  da parte degfli ambientalisti di tutte le confdessioni! Non a caso le minacce (?) personali sugli uscenti della giunta Caviglia hanno avuto il loro peso, con in prima fila i ‘consigli’  di un esponente provinciale, già assessore negli anni ’90. Ai tempi d’oro della sindacatura Peluffo- Bovero.

La nuova sindaca, festeggiata in via Gramsci da supporter D.O.C. coetanei della leva partigiana dei Morachioli e dei Ricino, ha assaporato il gusto della rivincita con manifesta letizia.

Dopo poco, appena insediata in Municipio, la vincitrice si è accorta che sulla scrivania dell’ufficio, sostava un coccodrillo in funzione di fermacarte e pareva ammonire gli astanti che sbloccare il sequestro senza garanzie di capitali, per Sorgenia indebitata per oltre un miliardo con le banche, non sarebbe stato semplice e che la mitica ‘piattaforma’ sarcofago della rada di Portovado dovrebbe rispettare un protocollo già ampliamente  disatteso e non solo per ragioni finanziarie.  Quini, ventre a terra per l’occupazione, ma senza illudersi che, dopo la grande crisi del 2008, si possa ritornare all’epoca del carbone e dell’acciaio, come se le battaglie per i nuovi posti di lavoro non fossero altro che rimandare di qualche sanno scelte imposte dalla globalizzazione mondiale.


VITTORIA PER LA LISTA “LAVORIAMO CON I VADESI”

Monica Giuliano

Fonte: IlSegnonews.it
Sarà Monica Giuliano a guidare la città per i prossimi cinque anni. Una poltrona, cinque liste, 7294 votanti. In altre parole sette cittadini su dieci hanno espresso la propria preferenza per le elezioni comunali a Vado Ligure. A prevalere è stata Monica Giuliano eletta come nuovo sindaco di Vado Ligure. Su un totale di 8449 abitanti il 70,77% si è recato alle urne. Una percentuale che appare più bassa rispetto alle ultime amministrative del 2009 dove i votanti sono stati il 78,5%. Sempre nelle ultime amministrative il sindaco uscente Attilio Caviglia era stato eletto primo cittadino con il 42,8%.

 


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