Trucioli

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Alassio. Che colpo! Il vignettista scopre Spalletti a cena nel ristorante di Ricci


Una cena indigesta in un blasonato ristorante di Alassio, con una paradisiaca vista sul golfo Baia del Sole. Camere da super-suite.  Fiori e ancora fiori. Doveva essere un mini soggiorno di relax per Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, rimasta senza pantaloni agli europei di calcio.

Anche questa settimana il prof. Umberto Padovani, ingauno, artista e vignettista, già docente di Storia dell’Arte, offre ai lettori di Trucioli.it il suo estro satirico e divertente su temi d’attualità. 

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2/“L’ultimo Padrino. Vita, morte e crimini di Matteo Messina Denaro”:

presentazione ad Alassio in Piazza Partigiani, nell’ambito di Ligyes

COMUNICATO STAMPA – Sabato 6 luglio alle 21.30 con l’autore Luca Ponzi e Mauro Esposito.
Il tour di presentazione del libro L’ultimo Padrino. Vita, morte e crimini di Matteo Messina Denarodel giornalista Luca Ponzi, attualmente responsabile della redazione Rai della Liguria, fa tappa sabato 6 luglio alle ore 21.30 ad Alassio nell’ambito della sesta edizione di Ligyes Alassio Genova Cultura Fest.
Questo libro ricostruisce la vita del boss siciliano – a partire da quando era bambino nella valle del Belice, passando poi alla conquista del potere all’interno di Cosa nostra fino ai trent’anni di latitanza e alla cattura avvenuta in una clinica di Palermo dove era in cura – provando a far luce sulle protezioni e sui legami ad ogni livello di cui ha goduto nella sua vita. Responsabile di uno dei crimini più efferati – quello di aver ucciso e fatto sciogliere nell’acido dopo due anni di prigionia il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo – e “burattinaio” che in Italia ha mosso i fili della strategia stragista della mafia, com’è noto Matteo Messina Denaro è stato anche uno dei mandanti delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino e a molte altre vittime innocenti.
Il libro analizza anche come è cambiata Cosa nostra “e come le mafie ora siano diventate sempre più camaleontiche, sparando di meno– spiega Luca Ponzi- ma continuando a fare affari nel dark web. Una mafia-due-punto-zero, meno aggressiva, ma certamente non meno pericolosa”.
È stato un lavoro di ricerca durato anni – prosegue l’autore – nato dalla curiosità quando ero in Calabria come responsabile della redazione della Rai. Ho raccolto testimonianze, letto migliaia di pagine di sentenze, sentito i magistrati che nel corso degli anni hanno cercato di arrestarlo. Una vicenda che ha dell’incredibile, se solo si pensa a come un uomo abbia potuto travestirsi da fantasma per tre decenni”.
In questo volume – esclusiva assoluta destinata ad aprire un dibattito tra quanti fino ad ora hanno scritto di Matteo Messina Denaro – Luca Ponzi racconta veramente tutto sul boss, compresi i dettagli sui trent’anni di latitanza, facendo emergere anche il lato delle umane debolezze, la passione per la bella vita e per le donne, tanto da non esitare a far uccidere anche un rivale in amore. Un uomo che si disperava per i pessimi rapporti con la figlia e che ogni anno ricordava il padre, capomafia anche lui, con un necrologio pieno di affetto.
Per tutto questo tempo – sottolinea l’autore – molti sono stati pronti a scommettere di averlo visto in mezzo mondo, dalla Germania, alla Spagna fino al Venezuela e addirittura allo stadio di Palermo per una partita di calcio, ma nonostante i diversi mandati di cattura internazionali gli investigatori non sono mai riusciti a prenderlo. La verità è che Matteo Messina Denaro non si è mai allontanato troppo dalla sua Sicilia. E in trent’anni ha scalato i vertici di Cosa nostra, diventandone il boss incontrastato, facendo affari con la droga, le opere d’arte, i supermercati, le pale eoliche”.
La tesi di Luca Ponzi va ancora oltre: “Matteo Messina Denaro non era un mafioso qualsiasi, è l’autore di decine di omicidi, tanto che si vantava che ‘con tutte le persone che ho ammazzato si potrebbe riempire un cimitero”.
Sabato sera con l’autore interverrà sul palco di Piazza Partigiani anche Mauro Esposito, che si ritrovò a rivestire i tristi panni della vittima di mafia nel nord ovest italiano dieci anni fa. Gli interventi saranno moderati da Christian Floris.
Luca Ponzi giornalista e capo redattore Rai Liguria

Luca Ponzi – Giornalista professionista di lungo corso, oggi Caporedattore della Rai in Liguria, Luca Ponzi prima di arrivare a Genova ha ricoperto il ruolo di Caporedattore della Rai in Calabria e di Vice Caporedattore della Rai in Piemonte. A Torino per anni ha seguito le vicende Fiat e il mondo dell’auto per il Tg1 e il Tg2 motori. È autore di diversi libri, tra cui Grigio è il colore della polvere (Piazza D., 2007), sulle morti di amianto in fabbrica e Il giorno dei colletti bianchi (Piazza D., 2010) sulla marcia dei quarantamila. Per il «Sole24Ore» ha pubblicato i volumi Generazioni di Talenti e Noi che facciamo girare l’economia. Con Rubettino pubblica nel 2018 Sergio Marchionne. La storia del manager che ha salvato la Fiat e conquistato Chrysler. Insomma, un intellettuale di solida tradizione “prestato” al giornalismo militante, e in questo saggio palesa tutto il carisma e l’esperienza dei grandi cronisti di un tempo.


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