Trucioli

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Caffeina per restare svegli/ Appello a tutti i socialisti. Ultima ora: candidati Papa


APPELLO A TUTTI I SOCIALISTI OVUNQUE ESSI SIANO. Ultima ora: candidati Papa…
CANDIDATI PAPA – Anche i proverbi sono evidentemente da rottamare ma la sostanza è comunque sempre la stessa; una volta si diceva ‘morto un Papa se ne fa un altro’, oggi, aggiornato in ‘dimissionario un Papa se ne cerca un altro’.
Certo che i candidati a sostituire Benedetto XVI° non mancano, ma quelli propabili, pardon ‘papabili’. in definitiva sono pochi e ben noti: il ‘Divo Giulio’ Andreotti per diritto di età e intimo custode delle  ‘segrete cose’ del Vaticano; Silvio Berlusconi,  in odore di santità per tutti i ‘miracoli annunciati’  e l’abbandono francescano del  ‘bunga bunga’ per una soave fanciulla promessa sposa; Marcello Dell’Utri gran ‘comis’ di affari cardinalizi e caPpucci neri e, ‘a sua inasaputa’ ma prima o poi bisognerà dirglielo, il nostro Claudio ScaJola pur con poche speranze.
APPELLO A TUTTI I SOCIALISTI- Ci rivolgiamo a tutti cittadini e le cittadine che hanno a cuore i valori di eguaglianza, di giustizia e di libertà, così come a quei partiti e movimenti che hanno fatto della difesa dei diritti sociali, non meno che di quelli individuali, la loro storica bandiera.
In questa difficile fase storica, in cui la gravissima crisi economico-finanziaria in corso in tutto il mondo sollecita una risposta politica, sociale, culturale non più differibile, i Socialisti, quale che sia la loro attuale collocazione (o non collocazione) partitica, vedono riconfermato il valore della loro tradizione, portatrice di valori etico-civili e di programmi economico-sociali oggi più che mai necessari.
Il Socialismo democratico, liberale e libertario e sempre antiautoritario, resta insomma il solo riferimento praticabile, in Italia, in Europa e nel mondo, per chi voglia tenere sempre unite giustizia e libertà.
In Italia in particolare la frammentazione dei partiti di Sinistra, lo smarrimento della loro identità, una Destra avventuruosa (con la sua azione sistematica di distruzione di quel che resta dello stato sociale e delle garanzie costituzionali) impone il ritorno sulla scena dell’azione sociale e del progetto politico dei socialisti, comunque definiti e comunque collocati nelle rispettive formazioni.
Noi socialisti esprimiamo oggi una preoccupata considerazione sulla contrazione degli spazi e delle forme di democrazia e di libertà e sull’espansione di un inquietante autoritarismo mediatico, costatando sia le pericolose derive della Destra, sia il vuoto di contenuti, di progetto e di proposta politica della Sinistra. E’ una situazione grave, che rischia di allontanare i cittadini dalla partecipazione democratica o di creare una frattura tra la politica e la società, proprio nel momento in cui la politica viene invece chiamata a prendere decisioni epocali e a ristudiare le modalità dei rapporti tra Stato ed economia.
L’esigenza di un rilancio dell’iniziativa socialista nasce in primo luogo da queste considerazioni. Ma questa ripresa di iniziativa non si dovrà misurare sul terreno ormai consunto di improbabili unificazioni o scissioni o coalizioni di burocrazie organizzative da tempo logore e inadeguate. Dovrà nascere, invece, dal basso, e da concrete azioni di impegno civile, politico, culturale e sociale.  (il ‘Gruppo di Volpedo’ – ‘il Movimento’ – ‘Azione Riformista’ – ‘Futuro è Socialismo’ – ‘Linea Socialista’).
GIULIO CESARE FU IL PRIMO  –  Diceva Clémenceau ‘non c’è Democrazia senza un minimo di corruzione’, quindi, in rapporto alla corruzione italiana, il nostro Paese dovrebbe essere la più grande Democrazia del mondo.  E l’esempio, storico, l’abbiamo da Giulio Cesare che aveva fatto di Roma la capitale dell’impero, saccheggiando le Provincie che man mano conquistava, intascandone direttamente il bottino e lasciando allo Stato, che per legge avrebbe dovuto esserne il legittimo beneficiario, solo qualche briciola.  Così la nostra attuale classe politica che si abbuffa senza neppure avere nulla conquistato, senza porsi altro problema che il potere fine a se stesso: e siccome la gestione del potere richiede molti quattrini, questa casta si ritiene in diritto di prenderli dove più circolano senza farsi alcuno scrupolo, ad esempio intrallazzando con i fondi per la ricostruzione delle zone colpite dai terremoti, come nell’Irpinia, all’Aquila e quant’altro.  Tanta storia è trascorsa dai tempi di Roma ad oggi ma molte cose sono rimaste tali e quali, è utopistico pensare ad un cambiamento a seguito delle prossime elezioni politiche.
CONTRATTI DERIVATI  –   Ricevo dal giornalista Claudio bellavita (b > minuscola) l’e-mail qui riportata, a mio parere di efficace chiarimento oltre che di attuale interesse e che sottopongo alle riflessioni degli Amici lettori di Trucioli.
Tantissimi comuni sono alla disperazione per aver sottoscritto contratti derivati di seconda generazione, quelli che per assicurarti contro gli aumenti dei tassi variabili di fatto ti facevano sottoscrivere un contratto sottostante di acquisto di obbligazioni, che sei obbligato a onorare per l’intero importo del debito assicurato quando scatta una determinata variazione, e l’acquisto è ai valori della data del contratto, anche se si tratta di BTP nostri, spagnoli o greci che han perso enormemente valore. Naturalmente, per contestare questi contratti il foro prescelto è quello dell’emittente, ma se fai una denuncia penale per truffa (sarebbe anche circonvenzione di incapace, e in molti casi corruzione) il foro è in Italia, e come si è visto a Milano e a Bari si dà ragione alle vittime.
Però ci vuole un movimento popolare di denuncia e di sostegno, cui, lentamente e con timidezza si adegueranno i Comuni, cui non piace ammettere di essere stati bidonati. Tanto, mica ci possono mandare i marines, e non rinneghiamo i debiti, come l’Argentina, ma le conseguenze di una truffa mondiale.
A fine anni 60 avevamo con noi le universtà USA, adesso abbiamo il presidente degli USA, che denuncia le società di rating: forza e coraggio, sindaci e timidi burocrati, meglio denunciare che svendere le municipalizzate e chiudere gli asili per pagare i truffatori…E se abbiamo tra noi, come in effetti abbiamo, gli spacciatori di derivati, è il momento di fare pulizia.
MA CHE SINISTRA ABBIAMO IN ITALIA? – Napolitano si commuove a san Vittore, ma Ingroia si occupa di inventare il reato di trattativa, e incrimina chi dice che non esiste nel codice, Vendola è noioso come Casini, continua solo a ripetere che esiste anche lui, Bersani dice che lui ha il diritto a governare perchè è il più bravo, ma neanche uno che faccia due conti e scopra che per svuotare le carceri , ridurre le spese  e aumentare le entrate basta depenalizzare gli spinelli e tassarli. Si elimina il 40% dei carcerati  ,  si riduce del 25% il bilancio del Min. Interno e si raddoppia l’entrata dei tabacchi.
Non è che la politica non conosca le cifre, ma non hanno il coraggio di abolire la Fini-Giovanardi e quel che resta della Craxi-Jervolino (eterna vergogna di Craxi, di cui i 4 residui nostalgici non parlano mai, ma che milioni di giovani ricordano molto bene) per non perdere il voto dei pochi bigotti e razzisti ancora in circolazione. Prendano esempio dai conservatori inglesi, che hanno il coraggio di sfidare il loro elettorato con il matrimonio omosessuale, e si vergognino un po’….(Claudio bellavita)

 

A POCHI GIORNI DALLE ELEZIONI, SPERIAMO IN UNA DRASTICA POTATURA  –  Che sia un segno, un fulmine giustiziere in questa  masturbazione della politica italiana?. Ormai non se ne può più e non ha alcun senso affannarsi a puntellare questo castello fantasma dove all’interno i politici castellani consumano impunemente i loro privilegi mentre al di fuori delle mura i cittadini soffrono tragiche ed ingiustificate conseguenze. Quando una pianta è inesorabilmente malata, il contadino attento che ama la propria terra e dalla quale trae sostenimento, dà un taglio netto fin quasi alle radici, nella certezza  che un nuovo e robusto virgulto nascerà a breve: altro non può fare e comunque sarebbe tempo sprecato. Questa nostra politica, ormai rinsecchita, evidentemente necessita di un immediato e drastico intervento di potatura.
Gianni Gigliotti

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G.Gigliotti

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