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Liguria e Basso Piemonte

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La lettera / Borghetto è ricca di ristorazione, ma tanta gente preferisce andare a Loano


Seguo sempre trucioli.it, in particolare ho letto l’articolo sulle attività di ristorazione di Borghetto  S. Spirito. Vorrei far presente che, per quanto sia in vendita la mitica Borghesina, con 45 anni di gestione della stessa famiglia, tante altre attività proseguono o aprono addirittura. Da residente molto spesso e volentieri vado a mangiare una pizza o altro nel mio paese, dove abbiamo una vasta scelta e mi trovo bene.

Simone Fresia, 35 anni, coniugato,  tre lauree: ingegnere al Politecnico di Milano, Dottore in Lettere alla Sapienza di Roma (Tesi su Petrarca nel 2009), laurea Magistrale in ingegneria sistemi edilizi conseguita nel 2011. E’ amministratore unico di G.S. Costruzioni con sede a Ceriale. Dopo il matrimonio si è trasferito e vive a Borghetto S. Spirito. A Ceriale si è dimesso da consigliere comunale di maggioranza della giunta di centro destra del sindaco Ennio Fazio non avendo condiviso alcune scelte strategiche. Si occupava di Demanio e Polizia Municipale. Tra gli hobby il calcio e gli sport invernali, ma anche la chitarra e il pianoforte

Solo tra l’Aurelia e Via Ponti hanno aperto l’anno scorso il ristorante Coccobrillo, vanno sempre alla grande sia il K609 che la pizzeria Crystal.

Da due anni c’è un locale molto giovanile e si mangia bene anche da Eich. Ottima è anche la pizza del Pomodoro Quadrato. C’è sempre il giapponese-cinese Yuki che non è secondo ai vari Pingusto, magari più rinomati. La pizzeria-kebab lì di fronte ora si trasferirà in via Ponti dove prima c’era la panetteria, in un locale più grande. Se poi andiamo sul lungomare, è vero che in inverno qualcuno chiude, ma mi risulta che anche nella brutta stagione sia possibile andare, sia al Grillo Parlante, che all’Approdo (il migliore ristorante di pesce di Borghetto), sia nel sempre affollato Pat Pizza. Più in là troviamo, anche lui aperto da due anni, non ricordo il nome esotico, un locale dove servono specialità sudamericane, il proprietario è venuto qui trasferendosi dalla Spagna. Per non parlare dei locali del centro storico che ancora non conosco.

Insomma, non mi pare che la realtà borghettina sia così decadente, almeno in questo ambito. C’è da dire che Borghetto S. Spirito sconta più che altro un problema di immagine, tanti vanno a mangiare direttamente a Loano, magari non conoscono per niente il lungomare di Borghetto (stessa trascuratezza nei confronti di Ceriale). Ma non posso che essere contento, personalmente, di questo paese e dell’offerta che offre. Sperando che in futuro sempre più persone tornino a portare qui la residenza o investano in nuove attività.

Simone Fresia


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