L’Avvocatura è sempre stata critica sulla Riforma Cartabia. Trattazione scritta: Avvocato fuori dalle aule, un rito emergenziale per il Covid poi istituzionalizzato.
di Vittoria Fiori

La Riforma Cartabia, definita dal Presidente Greco “la peggiore che il nostro sistema giudiziario civile e penale, abbia subito, colpevole di averlo reso lontano, indecifrabile, quasi estraneo ai principi del giusto processo e di aver snaturato il rito civile, trasformandolo in un processo senza il processo, prevedendo un contraddittorio senza contraddittorio” e, aggiungo io, un insieme di regole volte a complicare un rito civile che non aveva bisogno di modifiche.
L’anno scorso abbiamo criticato la Riforma e proprio un mese fa, al Congresso Nazionale Forense di Torino ove l’Avvocatura ne ha chiesto l’abolizione, il Ministro Nordio ha dichiarato di condividere le proteste dell’Avvocatura affermando “le vostre ragioni sono sacrosante sia nel processo civile sia in quello penale”.
Entro la fine della legislatura ha promesso di intervenire per il ripristino delle udienze in presenza e per altri interventi riparatori.
2) Numeri avvocati: (fonte: rapporto Censis Avvocatura, maggio 2025) Nazionale: nel 2024 avvocati 233.260 – 1,6% rispetto al 2023, 4 avvocati ogni 1.000 abitanti, 53,2% uomini, 46,8% donne equilibrio di genere e progressiva femminilizzazione della professione forense.
63,8% degli avvocati opera come titolare di uno studio monopersonale C.O.A. Savona: 2023 iscritti 756, 2024 iscritti 739 (- 17) 2025 iscritti 722 (- 17) (353 donne e 369 uomini)
Nel distretto di Genova (Genova, Savona, Imperia, La Spezia e Massa Carrara) siamo 6.461 avvocati Savona è terza dopo Genova e La Spezia con 722 avvocati. La riapertura dei concorsi pubblici della P.A. è il reale motivo.
Avvocati anche di esperienza, giunti a metà della carriera forense preferiscono il posto fisso e partecipano ai concorsi per entrare negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, negli uffici comunali, nelle cancellerie dei Tribunali e G.d.P.: in un momento di crisi alcuni prediligono il posto fisso.
Reddito medio avvocati nazionale 2023 Euro 47.678. Liguria medio 53.567. Savona 39.236
Fenomeno della cancellazione dagli Albi degli avvocati.
Si legge sulle riviste del settore giuridico dell’abbandono, da parte di un gran numero di avvocati nella fascia di età 40/50 anni, dell’Avvocatura.
E’ un tema che viene affrontato molto spesso nei convegni nazionali del Consiglio Nazionale Forense. A livello nazionale, soprattutto al sud le percentuali di cancellazione dagli albi sono maggiori rispetto al nord e, tra le cancellazioni, le donne
avvocato rappresentano la percentuale maggiore rispetto agli uomini.
A Savona il trend delle cancellazioni è costante da alcuni anni, in lieve aumento (mediamente 10 iscritti/ 20 cancellazioni aumentate nel 2024, 32 cancellati e 3 iscritti); anche da noi sono per la maggior parte donne avvocato che scelgono la P.A…
I numeri di quella che viene chiamata, nei titoli dei giornali “fuga dalla professione” non ci devono preoccupare perchè si tornerà fra pochi anni ad avere un numero di avvocati congruo rispetto al numero della popolazione.
Per una ventina di anni si è assistito ad un aumento sproporzionato del numero di avvocati perchè l’Avvocatura diventava lo sbocco naturale del laureato in giurisprudenza.
Sono diminuiti i neo avvocati (e qui viene in gioco anche il calo demografico), ne accogliamo ogni anno circa 10, nel 2025 solo 5 praticanti, rispetto a numeri elevatissimi di 20/15 anni fa.
I praticanti avvocati sono 110 nel nostro ordine, di cui solo 11 abilitati: devono svolgere la pratica forense presso un avvocato per 18 mesi e poi sostenere l’esame di abilitazione per diventare avvocato.
Oggi quando i praticanti al termine del periodo di pratica vengono convocati dal Consiglio dell’Ordine per il colloquio finale, vediamo che solo i più motivati (e, di solito, i più bravi) vogliono fare l’avvocato.
Ma i numeri sono diventati davvero esigui (5 praticanti). Di fatto, la selezione tra i praticanti avvocati, avviene naturalmente e oggi solo chi è convinto e fortemente motivato e capace decide di iscriversi
all’albo e svolgere la nostra professionale che, secondo me, è la professione più bella ed entusiasmante che si sia.
La professione però sta cambiando.
L’avvocato oggi si è dovuto adattare ai tempi, alla tecnologia che seppur coadiuvandoci ci complica spesso la vita, alla crisi economica che è iniziata almeno 10 anni fa e che con il Covid e l’aumento dei costi fissi ha
provocato un calo del contenzioso.
Il calo del contenzioso, è un trend nazionale che anche a Savona si vede nelle statistiche.
Le cause civili nella maggior parte ricorrono -assistite da un avvocato- davanti ad in mediatore terzo (un altro avvocato) di fronte al quale si trovano soluzioni al problema a definizione della questione, senza il Giudice.
Il C.O.A. ha l’Organismo di Mediazione che negli ultimi anni ha visto salire il numero delle procedure: nel 2022 n. 302, nel 2023 n. 363, ma nel 2024 vi è stata una lieve flessione a 300 (vi è stato l’aumento dei costi
fissi delle indennità di mediazione con la Riforma Cartabia).
La percentuale di definizioni è del 15%. Per la quota residua, però, non tutto diventa causa civile giudiziale, significa che una parte delle persone rinuncia a far valere i propri diritti, per timore dei costi elevati, dell’esito, della condanna alle spese.
4) Patrocinio a spese dello Stato (limite di reddito € 13.65,64)
nel 2022 n. 375
nel 2023 n. 371
nel 2024 n. 312
a novembre 2025 n. 238
Le istanze sono in calo.
5) Esposti disciplinari anno 2024: 52
6) Iniziative COA per gli iscritti:
1) Corsi di aggiornamento e conferenze.
2) Convegni avvocati e magistrati su materie quali il diritto di famiglia, il diritto europeo, l’intelligenza artificiale.
Da alcuni anni il Consiglio dell’Ordine promuove, nei Licei della provincia di Savona, la facoltà di giurisprudenza e la professione di avvocato.
Durante gli eventi di orientamento per l’Università, rivolti all’ultimo anno delle superiori, veniamo chiamati per spiegare il ruolo dell’avvocato per la tutela dei valori, dei diritti e della democrazia.
L’avvocato ha una funzione sociale. Concludendo. I Consigli dell’Ordine sono presenti capillarmente sul territorio nazionale e rappresentano la trincea e il presidio della professione forense. Sono luoghi di confronto e di innovazione, in cui le istanze dei cittadini si incontrano con le competenze e l’impegno degli avvocati.
E’ da questi luoghi che deve partire una riflessione condivisa, capace di tracciare il percorso verso una professione sempre più moderna, ma ancorata ai valori imprescindibili di democrazia e giustizia. Non vi è democrazia senza la difesa dei diritti, così come non vi può essere Stato di diritto senza l’opera degli avvocati.
Dobbiamo riaffermare con forza che il futuro, anche nell’era delle tecnologie e dei nuovi diritti e dell’intelligenza artificiale, non può prescindere da una figura professionale che continui a svolgere un ruolo insostituibile nell’eliminare le disuguaglianze, promuovere giustizia e garantire le libertà. Per il futuro vi sarà la necessità di condividere le conoscenze e le competenze con studi multidisciplinari: anche se la professione di avvocato ha una notevole componente di individualismo e di gestione autonoma delle attività.
Si dovranno superare queste componenti perchè il mercato richiederà competenze sempre più specifiche.
Seppur in un momento difficile, ho fiducia nell’Avvocatura che si è sempre adattata alle novità con un grande senso di responsabilità! La Giustizia è una funzione primaria dello Stato: è la funzione che assicura l’attivazione delle leggi e dei diritti fondamentali dei cittadini.
Sono la Magistratura e l’Avvocatura ad essere al servizio della giustizia e la giustizia, funzione indispensabile in uno stato di diritto, è al servizio del Paese
Vittoria Fiori
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA CIVILE FABIO CARDONE

IN SINTESI – Ci sono due studi della Banca d’Italia. 2012-2022. La domanda di giustizia nel nostro paese è diminuita del 21%. Quali le cause secondo la Stessa Banca? Gli altissimi costi amministrativi delle cause stesse, molti coloro che rinunciano, non è estranea la lontananza dalle sedi giudiziarie. Gli avvocati della provincia di Savona hanno una media di 1,3 cause all’anno. Non abbiamo mai visto gli uffici di cancelleria così vuoti con la riforma Cartabia. Troppe le riforme delle procedure. Non dimentichiamo che anche la Giustizia è stata drogata dai finanziamenti del PNRR che termineranno nel 2026, iniziati nel 2021. Credo sia corretto far sapere che oggi più che mai bisogna sfatare il detto “causa che pende, causa che rende”, ovviamente il riferimento è per gli avvocati”
