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Emergenza spiaggie-ripascimenti in Riviera. Analisi istruttiva di un esperto ‘granelli di sabbia’. E ‘caso Alassio’


Da MondoBalneare istruttivo articolo di Enzo Pranzini (libro ‘Granelli di sabbia’)- Primavera: è tempo di ripascimenti stagionali, riprofilature delle spiagge, riequilibri degli arenili o sistemazioni morfologiche delle spiagge, come le varie Regioni hanno deciso di chiamare i prelievi della sabbia dai fondali antistanti la riva per metterla sulla spiaggia emersa (vedi eloquente caso Alassio ndr).

di Enzo Pranzini

Enzo Pranzini già professore ordinario presso l’Università di Firenze, dove ora insegna “Dinamica e difesa dei litorali”, è autore di circa 300 articoli scientifici e di 15 libri su tematiche relative alla gestione dei litorali. Ha coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali su tematiche relative alla gestione integrata della zona costiera. È stato presidente del Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero ed è direttore della rivista “Studi costieri”.

Piccoli lavori, che in genere implicano un volume di 10 metri cubi per metro di spiaggia, ma per i quali, ogni anno in Italia, vengono spesi diversi milioni di euro. Talvolta i concessionari delle spiagge contribuiscono alle spese, ma il più delle volte tutto è a carico delle amministrazioni pubbliche, che con queste operazioni espandono l’arenile e… il proprio consenso elettorale. La spiaggia è un bene primario per l’economia del nostro Paese, e i beneficiari non sono solo i concessionari, bensì tutto il settore turistico, formato anche da imprenditori e lavoratori le cui attività sono assai lontane dal mare; per non parlare dei cittadini, che l’estate successiva troveranno più facilmente lo spazio per stendere l’asciugamano o nuovi vicini d’ombrellone.

Non è però su questo “aiuto di Stato” che si vuole qui intervenire (avviene per tanti settori!), ma sull’opportunità o meno di utilizzarlo in questo modo. Sappiamo bene che la sabbia si distribuisce sul profilo della spiaggia in funzione delle dimensioni dei propri granuli: a riva sono più grossi e poi, procedendo verso il largo, si trovano sempre più fini. Diciamo che i granelli di sabbia vanno dove si trovano meglio, ossia dove l’energia delle onde non li disturba troppo. Se ne prendiamo uno dal fondale di 3 metri e lo portiamo sulla battigia, lui, alla prima occasione, se ne tornerà a casa propria.

E quale è la prima occasione? È la prima mareggiata, che, per giunta, arriverà con maggiore energia, perché ne dissiperà meno passando su di un fondale maggiore.

Leggi l’articolo https://www.mondobalneare.com/ripascimenti-effimeri-difesa-delle-coste-o-del-turismo/

 

DA IL SECOLO XIX E LA STAMPA DEL 2 APRILE 2024

OSSERVAZIONI A TRUCIOLI.IT DI UN LETTORE ALASSINO – Si, è un articolo che fa emergere la realtà, qui la spiaggia è disastrata ( questa mattina quella dell’ assessore Invernizzi) …invece di iniziare, dopo il doveroso ripascimento del 2021 da 2,5 milioni, a creare la protezione della costa nella maniera più ragionevole, hanno speso altri 2,7 milioni nel 2022 sostanzialmente non particolarmente utili che hanno svuotato pressoché definitivamente le cave sotterranee del golfo, della Cappelletta, della diga foranea e del porto Luca Ferrari …certo l’ipotesi di spesa per le dighe soffolte se ben ricordo era attorno ai 15/18 milioni complessivamente, quindi davvero consistente, ma si sarebbe potuto iniziare nel tratto più colpito e vedere l’andamento e il risultato dopo una annualità, quindi rivalutare i risultati ed eventualmente procedere con un ulteriore tratto, o rivedere l’altra soluzione poi abbandonata…, e con eventuali nuove tecniche per il contenimento..

 

 


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