Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Castelvecchio di Rocca Barbena. E’ morto Leonardo Rosa pittore e poeta. Da 50 anni nel borgo. I rapporti con Montale, Quasimodo, Ungaretti e collaborava con Scanavino, Fontana


E’ morto il poeta e pittore, restauratore del borgo. Leonardo Rosa, classe 1929, ha chiuso gli occhi, il 5 gennaio, nell’ospedale della nostra Signora della Misericordia di Albenga, niente funerali, l’urna cineraria a Castelvecchio di Rocca Barbena per rimanere per sempre nel suo paese di adozione.

SAVONA NEWS DEL 13 AGOSTO 2009 – Il poeta ed artista Leonardo Rosa ci ha accolto nel suo studio d’arte nello splendido borgo medioevale di Castelvecchio, nell’entroterra ingauno.

L’artista e poeta Leonardo Rosa. Per lui Castelvecchio era “un paesaggio interiore piccolo grande luogo di pietra, ulivi e sentimenti”.

Si tratta– dice Rosadel luogo dell’anima, il porto che ho inseguito tutta la vita e che ho raggiunto. Ho sempre amato conoscere e viaggiare, ma qui penso di aver trovato il quadrato del mio blu ( n.d.r. Rosa fa riferimento al suo famoso e bellissimo ultimo libro “Blu al quadrato” il quasi romanzo che raccoglie riflessioni, spunti, racconti e documentazione varia sulla vita di questo importante artista del Novecento).

Leonardo Rosa, lucano di origine, piemontese di nascita e cittadino del mondo per cultura, ama la Liguria ed il suo azzurro: “I miei quattro blu sono luoghi d’acqua: Vrboska, nell’isola di Hvar in Dalmazia, Marina di Negru, a Capicorsu in Corsica, Antibes in Costa Azzurra e Iraklia, nelle piccole Cicladi, in Grecia. Il blu al quadrato in un certo senso è Castelvecchio, anche se in verità è un paesaggio interiore piccolo grande luogo di pietra, ulivi e sentimenti”.

Il suo atelier, ricavato unendo tre diverse unità immobiliari nel pieno centro del borgo, proprio sotto la chiesa parrocchiale, sembra più un museo che uno studio: quadri, libri d’arte, oggetti raccolti nei tanti viaggi alla ricerca di ispirazioni e fascinazioni, carte, bozzetti, riviste, sculture e fogli bianchi pronti per essere utilizzati per nuove sperimentazioni. Sui tavoli da lavoro sempre gli stessi suoi utensili tradizionali (congeniali e cari al Maestro): fiori, verdure, semi, bacche, bacelli, fili d’era, legni, cenere, carbone, terre e colori naturali.

Amo utilizzare ciò che può sembrare uno scarto– dice Rosacose semplici, abbandonate, che trovo in giro soprattutto, qua a Castelvecchio”.

Molto giovanile, curioso ed alla costante ricerca di nuove forme e contenuti, emana fascino, forza e vitalità eppure questo artista-ricercatore ha da poco superato la soglia degli ottanta anni e vive con la moglie Serena, che ci ha accolto con grande gentilezza ed ospitalità.

Leonardo Rosa, personaggio poliedrico, con oltre 50 anni di attività (nella poesia dal 1948 ed in pittura dal 1957) vive da 36 anni nel piccolo borgo dell’entroterra ingauno: qui decise di trasferirsi da Torino, dove fu per svariati decenni uno dei grandi protagonisti della cultura italiana.

Da Castelvecchio poi in tutti questi anni ha potuto trasferirsi spesso nella vicina Costa Azzurra, dove ha svolto una importante serie di mostre ed iniziative artistiche e culturali di rilievo.

Molto conosciuto soprattutto per la continua ricerca ed utilizzo di materiali poveri, scarti: da legni di deriva, imballaggi alimentari, a ciò che apparentemente può sembrare scarto, ma che per Rosa diviene invece materiale ricco di interesse. Molto noto per aver realizzato preziosi libri d’arte con Michel Butor e Raphael Monticelli, Leonardo Rosa è molto conosciuto per la sua passione e gusto per l’oggetto cartaceo. Di lui sono celebri, a partire dagli anni Settanta libri d’arte davvero speciali come “Serena 5”,

“Respiro di un luogo”, ” Esilio dell’isola”, “Racconti minimi” e ” Paesaggi di una linea”, ” Paysage de passage” e “Melange”, che rivelano come per l’artista il libro stesso possa rappresentare già in sé una vera opera d’arte”. Il suo ultimo volume ” Blu al quadrato” sta avendo un grande successo fra gli appassionati di libri d’arte: si tratta di un libro, molto curato, che contiene decine di disegni, schizzi, materiali vari, fotografie ed è frutto di un lungo lavoro.

Leonardo Rosa è un personaggio affascinante che fu a contatto con Eugenio Montale, Fernanda Pivano, Salvatore Quasimodo, Arturo Schwartz, Giuseppe Ungaretti ed Elio Vittorini. ” Ho avuto la fortuna di collaborare – conclude Rosa– con tanti artisti di valore, come Emilio Scanavino, Lucio Fontana, Mimmo Rotella, Michel Butor e Bernard Noël“.  (C.A.)

IL SECOLO XIX DEL 4 NOVEMBRE 2008 –

IL FRANCESE Marc Monticelli è protagonista della mostra fotografica “Genova, oltre il clamore…”, sul G8 di Genova, che inaugura venerdì nel campus universitario di Savona.

L’esposizione, allestita nella biblioteca mediateca del campus, sarà presentata venerdì, alle 15, nell’aula B2 della palazzina Branca, con l’introduzione di Leonardo Rosa, artista poliedrico.

Rosa, che si dedica alla poesia dal 1948 e alla pittura dal 1957, vive da più di trent’anni nel borgo medioevale di Castelvecchio di Rocca Barbena, luogo che ha contribuito a restaurare.

E’ conosciuto per la sua continua ricerca volta ad esprimersi con materiali poveri, come legni di deriva e imballaggi alimentari.

Mezz’ora più tardi, alle 15.30, arriverà Raphael Monticelli, dal 1984 incaricato di missioni culturali dal Ministero dell’Education Nationale, che darà il via ad una discussione con il fotografo Marc Monticelli. Raphael Monticelli, nato a Nizza in Francia nel 1948 da genitori italiani, è poeta e critico d’arte. Lavora con gli artisti dagli anni sessanta ed ha scritto numerosi libri.

Alle 16.30 spazio alla visita della mostra fotografica all’interno della biblioteca mediateca del campus.

Marc Monticelli è ingegnere in informatica, è nato nel 1970 e vive e lavora a Nizza.

Militante politico e sindacale, si è accostato alla fotografia per conservare le immagini delle azioni alle quali prendeva parte.

Monticelli si è accorto che la fotografia non serve a far vedere ciò che avviene nel mondo, non propone semplicemente descrizioni o testimonianze, ma mette in luce una sensibilità presente nel mondo.

Marc Monticelli è conosciuto anche come creatore di siti internet, ed è un attore-osservatore dei movimenti della società, intimo di artisti e scrittori. Un personaggio curioso di tutto ciò che mette le cose in movimento.

Mario Schenone

TRUCIOLI.IT 18 GIUGNO 2020 – Castelvecchio di Rocca Barbena perde Serena Agnello una pietra d’angolo, una persona che ha portato gioia e felicità a tutto il borgo.

Benvoluta, sempre sorridente, sempre disponibile e con una grande passione per i gatti.

Donna di pregio ha seguito il suo amore, il famoso pittore e poeta Leonardo Rosa, lo ha seguito sempre nelle sue avventure, nei suoi lavori ed hanno trovato in Castelvecchio un vero nido, da non lasciare più. Così la cultura ha sposato il paese, pittori, incisori, poeti, attori, cantanti, gastronomi hanno intrecciato le loro vite ed hanno dato linfa e notorietà a questo dimenticato angolo di cultura. Hanno preso vita antiche stanze scrostate e ammuffite, abbandonate da decenni, le stradine consunte e quasi dimenticate hanno preso nuova vita, le finestre ora sorridono di fregi e di bianco colore.

Un viaggio magico quello di Serena, fatto di cose antiche, di mangiari d’una volta, di foto, di difesa del paesaggio, di promozione della valle, messaggera incredibile nel far conoscere l’arte di Leonardo, uomo schivo e solitario.

Mancherà a tanti Serena, il suo sorriso largo, le sue battute inglesi, la sua cultura, le sue letture e l’essersi messa sempre un passo indietro al suo uomo artista.

Una lacrima è scesa a me, ad Angela, a Marilena, a Maria Emma, a Rossana e a tutti coloro che in libreria la vedevano gioiosa nei periodi di Natale, le piaceva il contatto con la gente, parlare di libri, di poesia, d’arte e veniva volentieri, si era offerta a collaborare con noi per vivere la Festa.

Il giorno delle nozze con Leonardo è stato un tripudio di antiche tradizioni , con gli sposi sul calesse addobbato a festa e con tutto il paese intorno.

Era bello sentire il suo fluido francese, i suoi ricordi dei tempi passati su isole e borghi dove Leonardo poteva creare i suoi quadri e prendere spunto per la sua opere, le sue improvvisate e il suo amore per i fiori. Grazie Serena per tutto quello che hai fatto per Castelvecchio di Rocca Barbena e non solo…… Che tutti gli iris che abbracciano il paese splendano sempre per te!

P.S. Per tutti era Serena, ma il suo vero nome era Bruna, ma Leonardo le aveva magistralmente cambiato nome e Lei così è sempre stata di nome e di fatto.

Un abbracio a Leonardo. Con affetto Gerry

 

 


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