Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

SOS Salute Pubblica Liguria: Toti scarica le responsabilità sulla CGIL savonese per nascondere le mancanze della Sanità ligure


Arrampicarsi sugli specchi per ribaltare la realtà. Toti scarica le responsabilità sulla CGIL savonese per nascondere le mancanze della Sanità ligure.COMUNICATO STAMPA – Le dichiarazioni del Presidente Toti nei confronti della CGIL savonese, sono il tentativo di scaricare le responsabilità per le gravi carenze della sanità su chi ne denuncia le mancanze e avanza precise rivendicazioni. Sono anche il tentativo di delegittimare l’unione d’intenti che nel corso di anni si è creata tra comitati, associazioni del territorio savonese (e non solo) e CGIL, che ha portato in alcune realtà a documenti condivisi anche da sindaci di numerosi Comuni. In fondo è naturale che taluni non gradiscano assi trasversali che si uniscono per rivendicare il diritto alla salute, l’accesso alle cure e il personale necessario a rispondere ai bisogni di salute della popolazione, è naturale che non si gradisca che venga detta la verità sullo stato disastroso della sanità pubblica né che si avanzino critiche sull’ operato della Giunta e dell’Assessore alla sanità.

Il Presidente Toti arriva a definire le richieste in materia di sanità slogan irrealizzabili“, che non fanno “l’interesse né dei cittadini né dei lavoratori”, anzi “producono decrescita e regresso.” Forse non si è accorto che proprio per le sue scelte in materia di politica socio-sanitaria la Liguria tutta è in una fase di regressione tale da vedere gravemente compromessi i diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti dall’ articolo 32 della Costituzione e che erano stati promossi dalla Legge 833.

Questa narrazione, non nuova e propria non solo della Giunta regionale ligure, di etichettare chi contrasta determinate politiche e scelte, magari lamentandone la scarsa trasparenza e democrazia, definendole contrarie al “fare” (“quelli del no”) e quindi al progresso (ma progresso di chi? di quanti?) sta purtroppo pervadendo e offuscando anche in molti cittadini e cittadine il senso della realtà e soprattutto la consapevolezza diffusa che i diritti sono …un diritto che va affermato, difeso, rivendicato. E tra questi diritti c’è ovviamente quello alla salute, oggi assai meno scontato di quel che dovrebbe essere in un paese civile e moderno.

L’idea di sviluppo e progresso del Presidente Toti sta rendendo sempre più la salute un privilegio per pochi e producendo una grave disuguaglianza sociale che discrimina le fasce popolari, i più deboli e i più fragili. Questa “idea” non giova alla collettività ma giova senza dubbio all’impresa privata che sull’indebolimento della sanità pubblica prospera e trae lauti profitti, mettendo a valore i bisogni di salute della popolazione. Colpisce che chi ha sempre rivendicato la privatizzazione della sanità già nella prima campagna elettorale accusi di fare politica e ideologia coloro che dissentono dall’idea di una sanità privatistica e mercantile.

S.O.S. Salute Pubblica Liguria vede al suo interno diversi soggetti della società civile che hanno costruito vertenze e partecipato a mobilitazioni, anche con la CGIL Savona, e si sente pertanto direttamente coinvolta dalle offensive dichiarazioni del Presidente Toti; rivendichiamo con determinazione il rispetto dei diritti costituzionali, la tutela della salute, una sanità pubblica di qualità, efficace ed efficiente non solo per i savonesi, ma per tutti i cittadini liguri.

12 Dicembre 2023, Segreteria

S.O.S. Salute Pubblica Liguria

2/DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE TOTI- 8 DICEMBRE 2023

La Cgil fa politica, capisco le ambizioni dei suoi dirigenti in coda per candidature varie e la volontà di affiancare il Pd nella sua opposizione fatta di no e slogan irrealizzabili, ma così il sindacato non fa l’interesse né dei cittadini né dei lavoratori. Un tempo la Cgil è stato un sindacato votato alla crescita e lo sviluppo. Oggi opponendosi a tutti è diventato il sindacato della decrescita e del regresso. Se appiattimento, penalizzazione del merito, valorizzazione della mediocrità, demonizzazione dell’impegno e della eccellenza dominano il mondo del lavoro, la colpa è soprattutto loro. Avanti popolo… verso il baratro”.

Anche l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola: “Regione Liguria è tra le regioni che si batte per un incremento dei fondi per la sanità pur consapevole della complessità del quadro nazionale. Il problema delle liste d’attesa, come la Cgil sa bene perché sempre invitata ai tavoli proposti a livello regionale, è tema che riguarda tutto il Paese e non soltanto la nostra regione. Questa Giunta ha messo in campo una serie di misure che hanno mitigato il problema, ma proprio perché sul tavolo restano alcune criticità si prepara a impegnare ulteriori risorse, pari ad oltre 50 milioni euro, per l’abbattimento delle liste nei prossimi due anni. Contestualmente si lavora sull’appropriatezza prescrittiva (fondamentale per evitare che aumentando l’offerta non aumentino anche le prestazioni non necessarie) e sui piani che le Asl e le Aziende ospedaliere stanno predisponendo per arrivare ai risultati auspicati. È bene evidenziare che per l’abbattimento delle liste solo nel savonese nel 2023 per le prestazioni di diagnostica strumentale si è provveduto all’offerta di ulteriori 3300 ecografie e 5800 esami radiologici. Numeri che complessivamente raccontano di un’azienda sanitaria locale che chiuderà il 2023 con un ulteriore incremento della produzione rispetto al 2022 del 5%”.

“Come è noto anche al sindacato, pur nelle carenze croniche di personale a livello nazionale, in Asl 2 negli ultimi mesi è stata portata avanti una robusta politica di assunzioni che ha portato all’ingresso di 240 nuovi infermieri – ricorda l’assessore – Questa operazione rappresenta una delle più massicce iniziative di reclutamento degli ultimi anni. Nel Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025, recentemente approvato, la Giunta regionale ha lavorato per mantenere nella provincia di Savona due punti nascitaal San Paolo di Savona e al Santa Corona di Pietra Ligure. Il Punto nascita del Santa Corona, attualmente chiuso per problemi strutturali provocati da un incendio doloso avvenuto nel 2022, riaprirà non appena verrà concluso l’intervento di ammodernamento, ma nel frattempo, per supplire a questa mancanza, resta aperto il punto nascita dell’ospedale di Imperia. Sempre nel savonese è stato mantenuto il punto di primo intervento negli ospedali di Albenga e San Giuseppe di Cairo. Proprio l’ospedale San Giuseppe di Cairo ha visto nell’ultimo anno incrementare la propria offerta che oggi prevede oltre al PPI, un ospedale di comunità, un day hospital di Medicina, Dialisi, Rx, Ecografia oltre ad una decina di servizi ambulatoriali. Mentre sull’ospedale di Albenga è in corso un’interlocuzione su una proposta di partenariato pubblico privato che dovrebbe portare ad un ulteriore incremento dell’offerta sanitaria pubblica. Giova infine ricordare che, proprio sul territorio savonese, nel mese di novembre è partita la sperimentazione dell’auto infermieristica in Val Bormida che arricchisce il sistema dell’emergenza urgenza”.

 


Avatar

Trucioli

Torna in alto