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Fasciolo presidente Silb: ‘Le sagre creano anche vere discoteche illegali’. Ma c’è chi lo censura


Un curioso (?) resoconto del bilancio provinciale dei rappresentanti di categorie nella sede di Confcommercio della provincia di Savona. SavonaNews titola e riporta dichiarazioni in merito alla concorrenza delle sagre che spesso “creano vere e proprie discoteche alternative con servizi collaterali”. IVG.it invece tace in toto la ‘denuncia’ del presidente Silb Fabrizio Fasciolo.

Fabrizio Fasciolo storico presidente del Silb provinciale (sindacato dei locali da ballo). E già presidente Ascom di Finale ligure

Va da se che il lettore più o meno attento si ponga una domanda, una riflessione. Quali sono i doveri dell’informazione? Il ruolo del giornalista indipendente e senza bavaglio? Fin dove si può spingere la ‘cesoia’ e l’ingerenza dell’editore?  Quale forza ha la pubblicità nella linea editoriale del giornale? Sia cartaceo o web?

IVG.it si è conquistato (e ne da spesso conto) il ‘trono’, la leadership in provincia di Savona. E’ ‘ricompensato’ da ottimi introiti pubblicitari utilissimi ad un sano bilancio dell’azienda e a creare posti di lavoro. Ma ‘censurare’ il presidente Fasciolo laddove punta il dito sull’organizzazione di certe sagre non riconduce certamente ad un modo corretto e completo di ‘fare giornalismo’. Nessuno pensa che le sagre siano tutte un danno per attività commerciali (ristoranti, pizzerie, bar, paninoteche, piadinerie) e debbano essere messe al bando. Da decenni (anche con proposte di parlamentari liguri) si chiede ai Comuni una reale regolamentazione di buon senso. Da anni siamo di fronte ad una vera e propria esplosione di sagre per ogni gusto. Se ne contano fino a 14 nello stesso comune con le sue frazioni. In origine si organizzavano esclusivamente per valorizzare le specialità culinarie e la enogastronomia locale. Ora si offre di tutto e di più. Si aggiunga che spesso i prezzi lasciano a desiderare. Ma ci sarebbe da approfondire anche il tema della conservazione e preparazione degli alimenti secondo le normative igieniche, senza contare che nessuno mette il naso sulla filiera del freddo che spesso, per ovvie ragioni logistiche di tante sagre, non viene rispettata adeguatamente.

E sarà pur vero che con gli incassi (il ricavato netto) si fa ‘beneficenza (pubbliche assistenze, Pro Loco, società sportive), tuttavia resta l’esigenza di rispettare alcune regole. Tenere anche in considerazione quelle categorie commerciali che subiscono una concorrenza ‘sleale’, spesso borderline. Ancora meglio se si tornasse alle vere origini della ‘kermesse’. Ha scritto il 9 settembre scorso Angelo Fresia, già corrispondente de La Stampa e ora esercente a Ceriale: “Sagra di Peagna, top di gamma come sempre. Una sagra dove si mangia come nelle sagre di una volta (pagando un prezzo da sagra, e non da stellato Michelin, come avviene spesso)”.

Conclusione. Le dichiarazioni del presidente Fasciolo sono esplicite. Precise e che apprezziamo per la franchezza. Un errore ignorare e sottovalutare. Peggio ancora ‘censurare’ per un tornaconto economico seppure lecito. (L.Cor.)

DA SAVONA NEWS DEL 18 SETTEMBRE (articolo di Luciano Parodi) –

IL TITOLO -Difficoltà nel trovare i barman, Fasciolo (Silb) punta il dito: “Le sagre creano delle vere e proprie discoteche alternative con servizi collaterali. La provincia savonese ha il record di illegalità di intrattenimenti danzanti, circa il 90%”.

….Fasciolo (Silb) punta il dito: “Le sagre creano delle vere e proprie discoteche alternative con servizi collaterali”. “La provincia savonese ha il record di illegalità di intrattenimenti danzanti, circa il 90%”.Grandi difficoltà a reperire i barman e il dito è stato puntato contro le sagre. Questo l’attacco del presidente del Sindacato Italiano Locale da Ballo (SILB) Fabrizio Fasciolo sulle carenze di personale riscontrate nella stagione estiva.

Abbiamo avuto difficoltà nel reperire barman professionisti con la ripresa post Covid, perché le sagre sono passate da fare il ballo liscio a fare musica da discoteca dove viene allestito anche il servizio bar – spiega Fasciolo – La chiusura ora si è protratta alle 2 e fino alle 4 di notte creando delle vere e proprie discoteche alternative con tutti i servizi collaterali. È stato difficile trovare dj liberi e dei resident perché venivano pagati di più e in nero“.

Fasciolo ha ricordato inoltre che dal 1986, anno di istituzione del SILB, le discoteche nel savonese erano 128 e ora in provincia di Savona ne sono rimaste solo 18.

La provincia savonese ha il record di illegalità di intrattenimenti danzanti, circa il 90% e anche se sanzionati con la chiusura la settimana dopo riaprono – ha proseguito il presidente Fasciolo Abbiamo un problema sulle spiagge libere attrezzate, dovrebbero chiudere con il calare del sole, ma invece durante la serata diventano discoteche a cielo aperto con oltre 1000 presenze“.

DA IVG.IT-Discoteche e locali da ballo (articolo di Giulia Magnaldi) del 18 settembre 2023. Non si fa alcun riferimento, nel testo dell’articolo, alle dichiarazioni di Fasciolo in merito alle “sagre che creano delle vere e proprie discoteche alternative con servizi collaterali….”.

IL TITOLO DI IVG.IT- Bilancio positivo per la stagione estiva nel savonese: “La nostra provincia fa la parte del leone nel turismo ligure”. Lieve flessione dei turisti, ma rimane la provincia con più presenze. Difficoltà a trovare personale. (vedi testo integrale…)

……Fabrizio Fasciolo riporta i numeri: “Nel 1986 i locali erano 128, ora sono 18”. Cosa è cambiato? “La provincia di Savona ha il record della illegalità per questi intrattenimenti. Il 90% sono illegali. Un locale per avere i permessi deve spendere 40mila euro all’anno. Anche nelle spiagge libere attrezzate vengono organizzate serate con 1000 persone”. Da qui deriva anche la difficoltà di reperire personale: “Trovare barman professionisti è difficile, dopo il Covid anche le sagre hanno il dj e pagano in nero. Chiudono la musica alle 2 o alle 4 e sono vere e proprie discoteche”.

Carlo Maria Balzola presidente di Fipe ha dichiarato tra l’altro riporta ancora IVG.it:… “La provincia di conferma una realtà tranquilla e appetibile per le famiglie, ma abbiamo segnalato alcune situazioni ed episodi di microcriminalità che creano disturbo anche se non è allarmante. Ringraziamo il questore Alessandra Simone per il lavoro svolto, per averci ascoltati ed essersi impuntata con il ministero per avere un aumento di personale. Se non abbiamo la sicurezza, tutti i nostri sforzi sono resi vani”.

 

 


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