La vicenda della ‘curiosa’ (e non solo) installazione di un ripetitore di telefonia Iliad in via Zurmagli a Boissano (leggi l’articolo di Savona News…) Il sindaco Paola De Vincenzi: “Trovare un accordo extragiudiziale per andare incontro alle richieste dei cittadini”.
È andata male, doccia fredda, per i 1200 firmatari di una petizione popolare. I giudici del Tar hanno ritenuto inammissibile il loro ricorso. E dire che in Comune, sull’onda di vari risvolti e retroscena, avevano “perso” la pratica, nessuna discussione nel merito, niente Albo pretorio, né Conferenza dei servizi, niente di niente insomma. Pratica ‘persa’ e dopo la scadenza il silenzio-assenso.
Nessuno nelle due amministrazioni che si sono succedute sapeva perché non si trovava. E un consigliere, vicesindaco, Ramona Siri, figlia ed avvocato del proprietario del terreno, avrebbe tutelato il suo cliente attenendosi al segreto professionale “come stabilito dal codice forense”, si legge da Savona News.
Non sarà, pare ovvio, materia penale, semmai di opportunità politica e di anteporre il pubblico interesse nel rispetto della legalità, trasparenza e stato di diritto.
Iliad non ha presentato il piano di sviluppo in anticipo. Piano da confrontare con quelli comunali (se non si fossero ‘persi’ e ritrovati solo in un secondo tempo e dietro molte insistenze). Storie di interrogativi, timori, sorprendenti silenzi. L’ausilio di un avvocato di parte (pagato dai cittadini) e la nomina di una commissione consiliare d’inchiesta forse rimasta al palo.
La sorte di una delibera che prima non si trovava in archivio e ritrovata con l’assistenza legale. Una delibera che introduce il piano antenne e che stabilisce un luogo comunale pubblico (poche centinaia di metri da dove è casualmente finita l’antenna). Affitto e introito che secondo delibera e piano dovevano essere a favore del Comune, ora col nuovo sito vanno ufficialmente al privato. Antenna che doveva essere ai margini del paese ora nel bel mezzo. Ma assicurano che la 5G ma non fa ‘male’, non inquina. In altre realtà cittadine non la pensano così. Nulla di esaltante, dunque, di cui andare fieri. Non resta, pare di capire, che la desolazione di chi era fiducioso nella giustizia amministrativa della Liguria. Le sentenze vanno rispettate anche se non si condividono e si possono criticare. Difficile infine pensare ad un ricorso al Consiglio di Stato con ulteriori spese per cittadini ed assenza di certezze.
DA SAVONA NEWS DEL 19 APRILE 2023- Antenna 5G a Boissano, il Comune prende atto della sentenza del Tar ma precisa: “Continua il tentativo di trovare un accordo extragiudiziale con l’operatore di telefonia”. Il sindaco Paola De Vincenzi: “L’amministrazione continuerà, comunque, nel tentativo di trovare un accordo extragiudiziale con l’operatore di telefonia per lo spostamento dell’antenna per soddisfare le richieste dei cittadini”.
E L’ARCHIVIO SOCIAL RACCONTA, OLTRE A LA STAMPA E IL SECOLO XIX:
