Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Varigotti, olivicoltore colleziona premi. Ma Paolo Cassini, di Isolabona, conquista il 1° posto al mondo di ‘Flos Olei 2021’


Il mondiale ‘Flos Olei 2021’ assegnato a Paolo Cassini di Isolabona (IM). Ha riportato, dalla giuria di esperti, il punteggio di 98/100 per  extravergine di olive Taggiasche. Al secondo posto Domenico Ruffino (97/100) di Varigotti con le olive di varietà Colombaia. La Flos Olei, riporta l’articolo del Secolo XIX a firma di Milena Arnaldi,  premia anche  l’azienda nel suo complesso e la costanza negli anni. Flois, una sorta di Atlante Olivicolo, in italiano e inglese, è curato dall’esperto internazionale Marco Oreggia e dalla giornalista Laura Marinelli. Sono recensite, si legge, 500 aziende d’eccellenza  di 5 continenti e per 54 Paesi.

E IL ‘TRONO’ A DOMENICO RUFFINO  ASSEGNATO, NEL 2020,

ANCHE DAL GAMBERO ROSSO

ERA IL 1° ottobre 2020 da Ivg.it- “Il tuo lavoro la tua azienda e le tue etichette, rappresentano il meglio del meglio della olivicoltura italiana per il 2020”. Con questo messaggio Domenico Ruffino è stato informato degli ambìti premi conferitigli dal Gambero Rosso, il titolo di “Olivicoltore dell’Annola Stella, un premio all’uomo, all’olivicoltore ed uno all’azienda, a rafforzare un percorso di vita e di lavoro, fatto di passione, competenza e rispetto ambientale. “Il tuo lavoro la tua azienda e le tue etichette, rappresentano il meglio del meglio della olivicoltura italiana per il 2020”. 

L’olivicoltore Domenico Ruffino, superpremiato

Domenico Ruffino incarna perfettamente il profilo del produttore illuminato. Difficile infatti trovare un olivicoltore che abbia un mix di qualità così equilibrato, conoscenza, esperienza, passione”, e ancora “Quando si parla di Domenico Ruffino ci si riferisce a uno dei migliori olivicoltori che l’Italia conosca. Un vero avanguardista dell’olio di oliva, il prodotto che ama e che produce con le migliori tecniche e tecnologie”, sono solo alcuni dei commenti riportati negli anni dalle guide del setore. E sono sicuramente alcuni degli elementi che hanno consentito a Domenico di ottenere il prestigioso titolo “Olivicoltore dell’Anno”, Premio speciale Gambero Rosso 2020.

La guida agli ‘Oli d’Italia’ del Gambero Rosso, seleziona i migliori produttori Italiani, proprio come per il vino: per l’edizione 2020 erano stati più di mille gli olii, di 448 produttori, sottoposti a rigorose analisi chimiche ed ad accurate valutazioni sensoriali, effettuate con degustazione alla cieca da parte di un panel di assaggiatori professionisti per testarne i profumi ed i sapori e le sensazioni tattili (per questa edizione il 30% degli oli non ha superato la selezione iniziale). Al termine delle degustazioni, viene stilata una classifica che prevede come massimo riconoscimento le ‘Tre Foglie’, riservate a oli ritenuti eccezionali ed emozionanti dal punto di vista qualitativo e che rappresentano l’eccellenza dell’olio extravergine di oliva Made in Italy.

L’olio monovarietale in purezza di Colombaia Pria Grossa di Ruffino, ha così conquistato l’ambita Stella Gambero Rosso, che, in analogia alla guida dei vini, viene conferita alle aziende che hanno ottenuto le Tre Foglie per 10 anni consecutivi, un rarissimo ed eccezionale risultato che certifica un’impressionante costanza qualitativa raggiunta in tutta Italia da solo altri 5 produttori.

Trucioli.it ogni volta che riporta notizia dell’assegnazione di premi, da primi della classe, delle più autorevoli e diffuse guide nazionali sul tema olio, vino, ristoranti, hotel, agriturismo, si ripete ricordando che per un premio dato meritatamente, ce ne sono altri che pur nella loro nicchia di eccellenza e professionalità restano nell’ombra.

Non parliamo di ‘promozioni’ assegnate sui social  (abbiamo avuto recenti esempi) in cui sono i lettori a fare gli arbitri. In questo neppure Tripadvisor si sottrae a giudizi assolutamente ingiusti e spesso frutto di invidie e guerre poco auspicabili. Giudizi parziali o di parte, dunque. Quello che intendiamo noi cronisti di strada (che non abbiamo diplomi) è rivolta  all’attività di produttori che possono vantare nelle loro zone e nelle loro peculiarità produttive eccellenze quasi ‘nascoste’ e poco conosciute.

Possiamo, ad esempio, citare che gli assaggi (vino e olio in particolare) dovrebbero avvenire sempre a sorpresa nella cantina o nel frantoio di produzione. E non già con confezioni inviate dall’attore o consegnati al momento della visita nella propria sede. C’è inoltre da osservare: è pur vero che gli esperti non sono inflazionati ed ognuno giudica in base ai propri gusti, alla cultura dell’alimentazione in cui è cresciuto,  al suo bagaglio di professionalità, ma il successo molto spesso è proprio sinonimo della qualità e della scrupolosa serietà della materia prima e della sua lavorazione che deve essere ‘immacolata’. Purtroppo accade anche di leggere su quotidiani locali e non, di questo o quel produttore, azienda, locale di ristorazione, miracolati senza un rigoroso criterio di selezione ed approfondimento. E spesso veicolato dalla spesa in pubblicità. Più paghi, investi, maggiore sarà il ‘trattamento di favore’.  Un esame responso alterato e truccato.


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