Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Sos spiagge. L’ing. Gaggero: in Liguria chi ha adottato il PTAMC. Bene i pontili. La ‘modellistica matematica’. Il ‘dramma Alassio’, il ‘Progetto Albenga’. E…


L’ing. Paolo Gaggero, nonostante la mole d’eccellenza del suo curriculum, ha sempre privilegiato il basso profilo mediatico. Un gentiluomo che alle polemiche contrappone la competenza e lo studio. Certo l’argomento litorale ligure, le sue spiagge, i porti, gli interventi, i costosi ripascimenti annuali, si prestano a diverse considerazione alla luce soprattutto dei risultati. Ogni città rivierasca ha la sua soluzione, spesso in contrapposizione, porticcioli inclusi. C’è una regia e un coordinamento ? Come evitare di ‘buttare a mare’ soldi pubblici e privati ?

Dove e come gli obiettivi sono stati raggiunti per un bene primario strategico all’economia e alla vocazione turistica ? Abbiamo posto al professionista alcune domande di maggiore attualità senza dimenticare il passato recente. Dunque prospettive e soluzioni suggerite. E quali sono le normative regionali che tutti dovremmo conoscere ? Ad esempio quali comuni sono stati diligenti e si sono dotati del Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero.  Purtroppo una schiacciante minoranza, ma molti cittadini lo ignorano.

di Paolo Gaggero

Foto d’archivio dell’ing. Paolo Gaggero, 71 anni. Titolare di Studio a Savona di ingegneria idraulica. I campi di attività si estendono alla quasi totalità dei problemi idraulici, ecologici, strutturali, sul territorio. Diploma al Liceo Chiabrera, laurea all’Università di Genova Facoltà di Ingegneria (civile e idraulica) con 110 e lode, medaglia d’argento. Un curriculum (enciclopedia)  d’eccellenza e forse unico in Liguria (vedi aggiornato a maggio 2020…. )

Mi pare che il primo interesse nella richiesta di Trucioli.it sia conoscere se esiste una regia comune ai vari interventi che si stanno affrontando sul litorale di ponente. Posso ricordare che la Regione Liguria, in adempimento alla legge regionale n° 20/2006 articolo 41, ha promosso la redazione ed approvazione del PTAMC (Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero) che sviluppa una pluralità di temi riguardanti la fascia costiera: tra questi la difesa della costa ed il rispetto della vita dell’ambiente marino, talvolta con interessi confliggenti. Il PTAMC è stato suddiviso in zone e, per ora, sono stati redatti ed approvati i piani del Tigullio, dello Spezzino e dell’Albenganese (quest’ultimo comprende i litorali tra la Caprazoppa in Finale ed il porto di Alassio).

UN’ECCELLENZA NEL PANORAMA ITALIA  E DEL MEDITERRANEO – I piani regionali sono frutto di un attento studio da parte dei tecnici regionali (ed in particolare dei settori Demanio, Paesaggio ed Ecosistema) che rappresentano una vera eccellenza nel panorama italiano e mediterraneo. Nei piani sono rilevate le criticità caratteristiche di ogni singolo litorale comunale, di ogni spiaggia, di ogni porzione di costa e vengono indicate, sulla base di criteri tecnici unitari e di obiettivi comuni, le azioni opportune e sostenibili. I PTAMC  sono corredati da un’unica disciplina normativa destinata a controllare gli interventi. La promozione di questi ultimi, ai sensi della legge regionale 13/1999 (che disciplina tutte le attività che ricadono sulle aree demaniali marittime, tra le quali anche quelle balneari) è riservata alle Amministrazioni Comunali, oltre a chiunque ne abbia diritto. Gli interventi  che Trucioli cita sono senz’altro quelli di più ampio respiro, relativi ad ampie zone litoranee, e non legate ad interessi dei singoli concessionari balneari e/o private proprietà che si affacciano sul demanio.
I COMUNI E LE CAPACITA’ FINANZIARIE – Le Amministrazioni Comunali non hanno di norma capacità finanziaria utile per tali interventi, o meglio non hanno la disponibilità generale che possa ricomprendere le opere marittime (pennelli, dighe, ripascimenti) nelle priorità efficaci del bilancio comunale; quest’ultimo, molto spesso, prevede interventi sul litorale, ma posti in graduatoria generalmente irraggiungibile. Il finanziamento è pertanto affidato ad interventi speciali della Regione, legati per lo più a problemi di difesa del territorio, e, purtroppo, conseguenti ad eventi calamitosi; in casi eccezionali può intervenire lo Stato, con risorse derivate dalla Protezione Civile e, più raramente, dalla programmazione (CIPE).
Ed è proprio il regime finanziario su cui si fondano gli interventi a non agevolare una regia unitaria degli stessi, affidata pertanto al PTAMC (per i tratti indagati e pianificati) ed alla sola continuità espressiva degli enti preposti all’approvazione dei progetti (dove il PTAMC ancora non esiste).
Nel clima descritto posso segnalare alcune eccezioni di cui sono a conoscenza e che riguardano protocolli d’intesa tra le Amministrazioni Comunali e la Regione in alcune aree. Nel ponente posso indicare:
  • Borgio Verezzi e Pietra Ligure
  • Alassio e Laigueglia
  • Bordighera, Vallecrosia, Camporosso e Ventimiglia.
Sono peraltro programmi, pur parzialmente realizzati, risalenti alle prime applicazioni della legge 13/99 e pertanto ai primi anni 2000, con qualche strascico sino a tutta la prima decade .
La crisi economica mondiale ha contribuito ad impedire lo sviluppo di interventi sul litorale, anche a semplice livello manutentivo, e per lungo tempo il nostro litorale è stato dimenticato dall’azione pubblica mentre quella privata aveva, ed ha ancora, incertezze sul destino delle concessioni e pertanto non ha investito nel settore.
FINALMENTE I FINANZIAMENTI STATALI – Lo scenario è cambiato di colpo in esito all’evento calamitoso meteomarino del 29-30 ottobre 2018. Lo Stato si è attivato a finanziare le Regioni colpite e la nostra Amministrazione Regionale è stata molto pronta a segnalare le esigenze e ad ottenere i fondi, che ammontano ad un totale di circa 240 milioni di Euro per il biennio 2020-2021. I progetti relativi al 2020 sono stati redatti, approvati ed appaltati, e riguardano le opere di cui si legge e si fa un gran parlare negli ultimi mesi.
Come ho già riferito dove il PTAMC è approvato i progetti vi fanno riferimento, e pertanto sono armonizzati da un criterio di coerenza; altrove quest’ultima è garantita dall’esperienza e capacità degli uffici competenti alle approvazioni. Ciò non significa che i progetti siano o debbano essere tutti uguali: anzi, la ricetta per la difesa della costa è molto variabile in rapporto all’esposizione del paraggio ed alle preesistenze che normalmente condizionano fortemente gli sviluppi.
I NUOVI INTERVENTI  E LE SPIAGGE SPARITE- Mentre ad esempio esistono siti ove si può realizzare, perché parzialmente preesistente, un sistema di barriere longitudinali sommerse, altrove la soluzione è sconsigliabile e non condivisa a vantaggio di altri sistemi. In genere i nuovi interventi tendono a lasciare uno scenario di mare aperto, e non racchiuso in specchi confinati e fortemente artificializzati. L’impostazione moderna della progettualità costiera privilegia imponenti azioni di ripascimento, eventualmente corredate di leggere opere di contenimento; in passato la finalità precipua di difesa dell’abitato (sulla quale era competente il Ministero dei Lavori Pubblici con l’attività del Genio Civile Opere Marittime, oggi scomparso) aveva invece puntato sulle opere di difesa, lasciando ad un triste destino le spiagge, che conseguentemente sono state erose o sono sparite. Anche qui non si può generalizzare: Alassio è priva di opere di difesa (dighe, pennelli o altro) e si è optato per pur modesti ma reiterati interventi di ripascimento, ma il risultato non è stato positivo .
Ogni paraggio ha le sue caratteristiche e deve essere trattato singolarmente, con attenzione a non danneggiare i siti latistanti.
LA MODELLISTICA MATEMATICA – Per affrontare i temi progettuali si è sviluppato sempre più lo strumento della modellistica matematica, che si fonda su software studiati, prodotti e commercializzati da centri di studio specializzati: l’ausilio del simulazioni numeriche ha integrato e talvolta sostituito la modellistica fisica in scala ridotta, con riduzione dei costi e diffusione di utilizzo: pertanto la progettualità, accompagnata da maggiore capacità di indagine preliminare sulle caratteristiche dei vari parametri che intervengono nelle vicende litoranee, ha raggiunto gradi di affinamento ed affidabilità impensabili qualche decina di anni addietro.
Attraverso i modelli è possibile descrivere l’evoluzione del litorale pre e post intervento, ed individuare le azioni manutentive che sono sempre e comunque necessarie ogni qualvolta si introduce un nuovo elemento sugli equilibri dinamici che regnano sui litorali.
In passato l’obiettivo temporale dei progetti era permanente e per tale motivo sono state realizzate opere fisse (moli, dighe, etc.). Il moderno privilegio riservato ai ripascimenti strutturali conduce inesorabilmente ad interventi manutentivi la cui frequenza può oscillare generalmente tra annuale e decennale.
Concludo riassumendo che gli interventi costieri, con esclusione di quelli relativi ai porti commerciali, possono suddividersi in:
  • difesa dell’abitato e delle infrastrutture
  • difesa dell’arenile
  • portualità turistica.
Le prime due generalmente si fondono soprattutto in esito all’approccio moderno attento anche agli aspetti paesistici ed ambientali a terra e in mare.
Il terzo spesso confligge con i primi due, e non sono rare le realizzazioni di infrastrutture portuali che hanno provocato danni ai litorali adiacenti.
LA PORTUALITA’ TURISTICA LIGURE – Oggi la portualità turistica regionale ligure è ben attrezzata e, probabilmente, nuovi interventi si limiteranno a modifiche funzionali e non dimensionali delle strutture esistenti.  È comunque forte l’esigenza di ulteriori punti di appoggio della nautica da diporto, privata e soprattutto pubblica, che abbisogna di facili e diffusi ormeggi per sbarco ed imbarco finalizzati all’uso e godimento del mare e delle sue risorse, attualmente limitate a finalità balneari.
Peraltro il tema deve essere svolto facendo tesoro delle esperienze passate, con la massima attenzione ad evitare danneggiamenti degli equilibri costieri così delicati. Viene introdotto pertanto nella casistica delle opere costiere in quanto elemento: il pontile su pali, come opera assolutamente rispettosa dell’ambiente, ininfluente sul trasporto solido e quindi sulla conservazione delle spiagge.
Nel ponente ligure ne esistono alcuni nei comuni di Ceriale, Pietra Ligure, Alassio; quest’ultimo è attrezzato per l’attracco di battelli e con scale di sbarco/imbarco. Molti altri possono essere realizzati, con spesa relativamente bassa, nei comuni rivieraschi in zona centrale all’abitato, facilmente raggiungibili, con benefici effetti sul turismo, sulla sua destagionalizzazione, sulla conoscenza del mare e delle sue meraviglie (vedi ad esempio Santuario dei Cetacei) e, perché no, sul traffico stradale interurbano intasato nei mesi estivi.
Paolo Gaggero
(Ingegnere libero professionista di ingegneria idraulica dal 1974)
Albenga comunicato stampa del Comune –

“Progetto Moli”: consegnato il cantiere a breve l’inizio dei lavori

Sono stati consegnati giovedì 12 novembre alla ditta A.Z. srl di Albenga – che si era aggiudicata l’appalto – i lavori per la realizzazione del “Progetto Moli” redatto dall’ing. Paolo Gaggero. “Interventi di carattere strutturale e stagionale a consolidamento e potenziamento dell’arenile a nord del fiume Centa fino al confine comunale”.

Ricordiamo che tale progetto nella sua interezza è stato inserito nel Piano Regionale di Investimenti e ammesso a contributo per l’anno 2020 per l’importo di €. 2.500.000,00 e, conseguentemente, è stato effettuato un primo stralcio dei lavori che prevede il rifacimento di 14 pennelli (compreso il molo della darsena) e il ripascimento tra gli stessi. L’ipotesi avanzata dalla ditta, attualmente al vaglio degli uffici, è stata quella di lavorare prevalentemente da terra attraverso la realizzazione di una pista di cantiere creata attraverso il posizionamento di massi e materiale di riempimento idoneo ad essere utilizzato anche per il ripascimento. I lavori, che inizieranno nei prossimi giorni a partire dalla zona di levante per poi proseguire verso ponente, avranno durata di circa un anno.

Afferma il Sindaco Riccardo Tomatis:Il Progetto Moli è particolarmente importante per la nostra Città e, già attraverso la realizzazione del primo stralcio dell’intervento si riuscirà a contrastare il fenomeno dell’erosione della costa e, conseguentemente, proteggere l’arenile con ricadute positive anche per la tutela degli scarichi a mare dei canali nella zona. Gli interventi sui moli, infatti, sono stati studiati appositamente per favorire l’accumulo di sabbia tra gli stessi, inoltre sarà consolidata la darsena che necessitava di un intervento di manutenzione importante e sarà effettuato un consistente ripascimento strutturale in grado di dare una concreta risposta alle realtà ivi presenti. Grazie a questo progetto andremo a tutelare le realtà esistenti e creeremo nuove spiagge in Viale Che Guevara in modo da valorizzare questa zona che è ancora da sviluppare, ma che presenta senz’altro grosse potenzialità.” 

Aggiunge il vicesindaco Alberto Passino: “Gli interventi inizieranno con la creazione di una pista utile alle operazioni di ricomposizione dei moli e il loro allungamento, che avverrà da levante verso ponente, nel tratto interessato dal lotto aggiudicato. Un lavoro atteso da tempo che cambierà radicalmente le superfici delle nostre spiagge in quella zona e contrasterà l’erosione ed anche il danneggiamento della massicciata”.


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