Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Savona, requiem per La Cognata
La vita era spettacolo. Lo spettacolo la vita.
Varazze: ‘La collina Spoon River’ (De Andrè)


Fulvio La Cognata (Un Guarnieri del Gesù, cultura e mondo ebraico, persecuzione e solidarietà). Era il 2001, nel ventennale della rassegna Libri di Liguria: per celebrare la ricorrenza l’ Associazione Amici di Peagna. Il 19 giugno 2020. “Ho appreso dall’amico maestro Giusto Franco della scomparsa di Fulvio La Cognata” scrive il prof. Ferdinando Molteni, giornalista e musicista.

Fulvio La Cognata, viveva a Savona: immagine postata nel 2016

La Cognata che sulla sua pagina  Facebook si presentava: “Sono stato un piccolo scrittore, un poco sfortunato direi,ma amo la Musica e questo mi basterà FOREVER”
Molteni: “Un altro pezzo di storia savonese se ne va. Cantante confidenziale, intrattenitore formidabile, uomo di spettacolo e di cultura (basti ricordare il suo prezioso volume “Quando Savona sognava l’America”), ma anche gentiluomo di un tempo ormai perduto. Per lui la vita e lo spettacolo erano la stessa cosa. La vita era spettacolo, lo spettacolo era vita.”

Giusto Franco: “Ciao carissimo amico Fulvio ! Sei stato un grande ! Sarai sempre nel mio cuore ! Requiem.

Federico De Caroli: “Il suo libro sui musicisti e cantanti savonesi è un lascito culturale e storico di grandissima rilevanza… unico nel suo genere…”

Lionella Scorza. ” Splendida persona, aiuto insostituibile per me nell’organizzazione del Memorial in ricordo di papà, vulcanico e instancabile. Mi mancherà”

MOLTENI: IO E LA MUSICA

“Ho cominciato ad ascoltare musica che avevo 5 anni, nel 1967, quando mia mamma comprò il primo ellepi di De André. Poi non ho mai smesso. Penso di aver ascoltato decine di migliaia di canzoni e migliaia di album. Ogni giorno, ancora oggi, ascolto almeno un disco. Ho anche scritto di musica in qualche libro e in centinaia di articoli. Ho baciato Patti Smith e bevuto birra con i Clash, ho cantato “Love of my life” con i Queen e mi sono fatto toccare il culo da Jack Casady dei Jefferson Airplane. Dunque, dall’alto della mia venerabile esperienza posso dire che, al mondo, un compositore di canzoni come Paulie con c’è mai stato. Oggi compie un’età imbarazzante, ma per me resta il solito Macca, guascone e geniale. Buon compleanno Paul McCartney.

COMUNICATO STAMPA

“La collina di Spoon River e le canzoni di Fabrizio De Andre’”

Sabato 4 luglio alle 21,30 sul Molo Marinai d’Italia di Varazze 

“La collina di Spoon River e le canzoni di Fabrizio De Andre’”, uno spettacolo che apre la stagione estiva degli eventi di Varazze (sabato 4 luglio alle ore 21.30); una stagione particolare conferma il Sindaco Alessandro Bozzano , “con scelte diverse nella programmazione degli eventi che abbiamo dovuto rivedere per intero con l’assessore al Turismo tenendo conto ed osservando tutte le normative riguardanti il contenimento Covid”.

Il primo appuntamento nel luogo più suggestivo della città di Varazze, Molo Marinai d’Italia, è lo spettacolo dedicato all’antologia di Spoon River e alle canzoni di Fabrizio de Andrè, in collaborazione con l’Antico Teatro Sacco di Savona e Il Teatro Sipario Strappato di Arenzano.

Per la regia di Lazzaro Calcagno, lo spettacolo fu allestito la prima volta per il 70° anniversario della prima traduzione dell’Antologia di Spoon River a cura di Fernanda Pivano, condannata dal regime fascista per il sentimento libertario che si respirava nell’opera.

L’opera è una raccolta di poesie in forma di epitaffio, che raccontano la vita delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino immaginario della provincia americana.
Fabrizio De André lesse Spoon River a diciotto anni, ritrovando se stesso in alcuni personaggi, scelse nove poesie dall’intera raccolta e, con la collaborazione di Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani, rielaborò i testi, scrisse le musiche e le raccolse nell’album “Non al denaro non all’amore né al cielo”.

In una scena asciutta caratterizzata da un baule colmo di antichi oggetti di uso comune, scorrono proprio i personaggi che hanno ispirato il cantautore genovese, evocati da Antonio Carlucci, Sara Damonte, Antonella Margapoti e Manuela Salviati.

Canzoni e musiche eseguite dal vivo dai London Valour, Matteo Troilo voce e chitarra, Federica Calcagno al violino, Enrico Bovone alle percussioni .


Avatar

Trucioli

Torna in alto