Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli si è spento il prof. Paggi
E’ stato presidente dell’Azienda di Soggiorno
Lascia la moglie Antonella e due figli


Se ne è andato un personaggio, tra i più illustri ed illuminati, della Noli contemporanea. Si è spento alle 16 di oggi (venerdi), all’ospedale San Paolo di Savona, il prof. Mario Lorenzo Paggi (abbiamo chiesto all’ex sindaco Carlo Gambetta di scrivere il ricordo), che da due mesi era ricoverato tra l’ospedale di Savona, Albenga (reparto infettivi), ritorno a San Paolo. Fino a ieri ha comunicato al telefono con la moglie e i due figli ai quali negli ultimi giorni non era più possibile far visita al congiunto. Tra le ipotesi  il coronavirus. Paggi soffriva  di problemi cardiaci, aveva subito in passato l’intervento chirurgico, successivamente era intervenuta un’infezione, da qui il ricorso al reparto infettivi del nosocomio ingauno. Da ultimo il coronavirus ? O patologie pregresse ?

di Carlo Gambetta

Mario Lorenzo, 81 anni,  non è più tra di noi.

Il prof. Mario Lorenzo Paggi moderatore ad un’assemblea pubblica sul tunnel di Noli, quando era sindaco  il dr. Pino Niccoli
L’avvocato del Comune Mattia Menozzi, il sindaco Niccoli, il moderatore Paggi e Piombo del WWF

Per una vita siamo stati strenui avversari politici a livello locale perchè divisi da ideologie partitiche differenti (lui PCI, io DC, e questo è durato sino al momento della caduta del muro di Berlino), ma comunque sempre reciprocamente rispettosi, abbiamo condiviso un obbiettivo comune: operare per il bene di Noli.
Laureato in Scienze Politiche, ha dimostrato di essere una persona intellettualmente preparata; da Presidente dell’Azienda di Soggiorno prima, ed in seguito da Presidente della Fondazione Culturale S. Antonio, ha lasciato un segno indelebile delle sue capacità, le più qualificanti, tra le tante, sono:
A) la passeggiata dantesca;
B) la collana di volumi che riproducono la storia culturale  religiosa, peschereccia e   contadina di Noli;
C) una collana di conferenze.
Solo i nolesi più anziani possono ricordare il periodo di iniziativa di scuola politica  di sinistra creata autonomamente da Paggi attraverso il “circolo culturale Giordano Bruno” che aveva raccolto molti proseliti a cavallo degli anni 1970.
Non può essere dimenticato, lo “sgarbo” ricevuto da Paggi dall’ultima  Giunta Repetto (2009/14): la revoca da Presidente della Fondazione Culturale S. Antonio.
Il peggio del “veleno” con tanto di “vendetta” prodotto da parte di una certa frangia del PD locale, azione che Paggi ha contestato presso il TAR, ottenendo il doveroso riconoscimento.  Ma la macchia rimane a carico della giunta Repetto!!!
Oltre ad essere stato un affermato pubblicista a livello provinciale, Paggi sapeva organizzare e condurre assemblee pubbliche di interesse locale sempre con successo: verità scomode, dettagliate, documentate, che venivano portate alla conoscenza  dell’opinione pubblica, la quale, seppure indignata, praticamente non ha mai potuto reagire, ottenere ascolto, avere portavoce  in Consiglio Comunale.
L’ultima sua apparizione ufficiale in pubblico è stata il 17 febbraio 2019 nella sala consiliare di Noli: in quell’occasione, su invito dell’amministrazione comunale, ha ricordato la vita ed il pensiero filosofico di Giordano Bruno nell’anniversario della sua morte sul rogo avvenuta in quel giorno nel 1600.
Quel Giordano Bruno, uno dei tanti personaggi illustri della storia italiana che a Noli ha trovato ospitalità e dove ha insegnato ai “putti”.
Renzo ha sempre dimostrato un carattere difficile, ma fondamentalmente onesto; mi mancherà il suo punto di vista su specifici argomenti di attualità politica, mi mancherà colui che, pur nella diversità di pensiero, è stato comunque un amico.
Ad Antonella, Margherita e Jacopo, un forte abbraccio.

Carlo Gambetta

ECCO IL PROF. PAGGI E GLI ARTICOLI DI TRUCIOLI

3 OTTOBRE 2019 – NOLI COSA SI è FATTO PER IL TURISMO. A 40 ANNI DALLE PROPOSTE DEL PROF. PAGGI.

2 AGOSTO 2012- NOLI QUELL’URLO DI DOLORE DI PAGGI PER IL CENTRO STORICO. SOLDI SPESI, SPRECHI E RISPARMI

9 FEBBRAIO 2014 – Mario Lorenzo Paggi vince il ricorso contro il comune di Noli per la sua defenestrazione

Nel 2012 Il professor Mario Lorenzo Paggi venne allontanato dal sindaco Repetto di Noli dalla carica di presidente della Fondazione culturale di partecipazione Sant’Antonio, ente costituito dal comune nel 2004 con lo scopo di diffondere espressioni della cultura e dell’arte. I maligni dissero che l’incarico venne revocato quando il professore confidò ad alcuni che voleva candidarsi Sindaco. Altri confessarono che il motivo erano le continue critiche alla Giunta di sinistra di Ambrogio Repetto. Il professor Mario Lorenzo Paggi, considerata la defenestrazione ingiusta,  aveva fatto ricorso e  il 7 febbraio il Tar gli ha dato ragione.

2006 – Cronaca di un’assemblea popolare convocata solo da “Mariuccia”
200 BAMBINI A RISCHIO SALUTE
La “nonnina-coraggio”, documentata e battagliera, chiede conto anche sindaco al Repetto. La figura di un miliardario in “esilio dorato” a Montecarlo che ha affittato l’area contestata. I  rimproveri di Lorenzo Paggi. La posizione del Comune: <No alla demagogia e al terrorismo… A Spotorno stanno peggio di noi…ad Andora hanno perso…
La platea soprattutto di nonni, poche le giovani coppie, le più interessate, assiste ad un palleggiamento di battute, alcune al vetriolo, tra il prof. Lorenzo Paggi,   il presidente del Comitato, l’assessore all’ambiente Penner, il sindaco Repetto
Paggi non è un neofita, è persona preparata, colta, che ha militato nel Pci e dintorni: <Ho scritto due lettere al Comune e alle scuole di Noli, ho manifestato perplessità in tema di tutela della salute. Non ho ricevuto dal mio sindaco e dal Comune risposta. Siete voi i nostri interlocutori, siete voi a doverci dire come volete affrontare questo problema….assumervi responsabilità>.

Si alza una giovane mamma: <Non voglio che i miei figli muoiano di tumore senza che io abbia fatto….ci sono dati allarmanti sull’inquinamento da onde elettromagnetiche….le misurazioni avvengono solo sugli adulti…i nostri figli frequentano per nove mesi all’anno edifici scolastici a grave rischio….>.

Il sindaco alza la voce: <Qui si fa terrorismo, demagogia, non si risolvono cosi questioni serissime….>.

Paggi, in piedi, indice puntato, voce alterata: <C’è da vergognarsi… rivolgersi ad una mamma dicendo che fa terrorismo solo perché esprime un timore…vi chiedo perché l’avvocato del Comune, davanti al Tar e al Consiglio di Stato, nella causa con la Tim, non ha sollevato conflitto di legittimità costituzionale della legge Gasparri…perché come pubblici amministratori non vi siete fatti carico di questa possibilità, come mi ha suggerito un ex giudice della Corte Costituzionale da me interpellato. Io vi propongo di intraprendere una battaglia popolare, coinvolgere tutte le 200 famiglie dei bambini, poi invitare la Tim ad un confronto pubblico…>.

Il sindaco Repetto: <Se volete che questo problema diventi ingestibile, possiamo fare di tutto, ma non pensiate di essere i depositari della verità, della soluzione a portata di mano. Io ho profuso impegno, tra un anno me ne vado, potrei resistere, non è la strada giusta. Un’area, quella di San Michele, resta la più indicata, stando cosi le cose. …E poi non ci preoccupiamo…vi siete mai chiesti dove vanno a scuola i bambini di Spotorno? Lo sapete che il sindaco di Andora , Floris, ha dovuto capitolare alle osservazioni delle grandi aziende?…>.

Sbotta ancora Paggi: <Come sarebbe a dire, mal comune mezzo gaudio! A Spotorno saranno quei genitori a farsi parte diligente se hanno a cuore la tutela dei figli…a Noli ci siamo dati da fare, siamo documentati, l’inquinamento non ce lo siamo inventati noi. Verso certi tecnici non ho alcuna fiducia e posso dimostrarlo….Ci firmino che gli impianti per i prossimi 10-20 anni sono “sicuri”…

Il sindaco, senza indugi: <Dove vivi, sulla Luna, nessuno potrà mai garantirti una cosa del genere. Siamo di fronte ad una spada di Damocle…>. Noli, intanto, fa il monitoraggio delle polvere sottili. Un giorno soltanto, dice l’assessore Penner, è stato superato il limite, ma si faranno altri controlli sistematici.

P.S. Paggi dal 1980 al 2010 e’ stato direttore scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età  Contemporanea di Savona. Ex seminarista è  stato direttore dell’Agenda edita dal Comune di Savona dove ottenne il ‘distacco’ dall’Itis. Qui era docente di Diritto.

ARTICOLO DEL SECOLO XIX DEL 23 AGOSTO 2013

Noli – Un albergo sotto il castello del Monte Ursino, da costruire attraverso il recupero di antichi ruderi medievali. È uno dei punti salienti del piano particolareggiato del centro storico di Noli, adottato dal consiglio comunale nel marzo 2009. Ed è, soprattutto, «la goccia che ha fatto traboccare il vaso» convincendo il professore Mario Lorenzo Paggi a fissare un assemblea pubblica per affrontare la questione. Un dibattito andato in scena martedì sera in una Sala della Filarmonica affollata da nolesi ma soprattutto da turisti interessati all’argomento perché “innamorati” di Noli da anni. «Si tratterebbe – spiega il professore, ex presidente dell’Azienda di soggiorno e della Fondazione culturale di Noli – di un inammissibile sconvolgimento dell’area archeologica. Il piano prevede il recupero di tredici casazze medievali e la costruzione di alcune strutture nuove per la realizzazione di un complesso alberghiero. Ma, con un hotel nelle adiacenze del castello davanti al mare, si deturpa una collina che è uno dei pregi urbanistici architettonici di Noli».

In realtà, il piano adottato nel 2009 è attualmente ancora in attesa dell’approvazione della conferenza di servizi composta dal Comune, dalla Provincia, dalla Soprintendenza e dalla Regione Liguria.

«Infatti, il nostro obiettivo – prosegue Paggi – è proprio quello di influenzare l’opinione pubblica per provare a spingere Comune e Regione a modificare il piano. A tal fine con alcuni amici abbiamo deciso di fondare un’associazione che pensiamo di chiamare, ispirandoci alla lirica di Pietro Sbarbaro, “Noli nel cuore”. Mi fa piacere aver visto tante persone interessate al tema, mi spiace solo che non ci fosse nessun rappresentante dell’amministrazione comunale».

Ma il sindaco Ambrogio Repetto, interpellato dal Secolo XIX, non esita a rispondere. «Il problema al momento non si pone, perché la parte del piano che prevede la costruzione dell’albergo è stata da tempo stralciata. La Regione aveva chiesto ai privati maggiore garanzie attraverso la previsione di prototipi delle tipologie costruttive che andrebbero a sostituire le attuali “casazze”». Garanzie, che per ora, non sono ancora state fornite, frenando di fatto il progetto. «E comunque – continua il sindaco – l’eventuale albergo non andrebbe assolutamente a deturpare la zona. D’altra parte, già dopo le ferie partiranno i lavori per l’opera di ristrutturazione del castello che prevede un investimento di un milione e mezzo di euro, il che dimostra il nostro interesse verso il recupero di quell’area».

Un aspetto che però, secondo Paggi, rappresenterebbe un ulteriore controsenso: «È assurdo fare un tale investimento e poi piazzare un albergo davanti al castello».

Ma non è questa l’unica parte del piano particolareggiato oggetto di critica. Nella riunione si è parlato anche degli interventi programmati per i dehor in corso Italia e della previsione di ampliare alcuni alberghi del centro. «Una foto utilizzata dalla Regione – spiega Paggi – per la promozione turistica della Liguria raffigura Noli vista dall’alto. Una visuale che esalta la caratteristica uniformità dei tetti che con un innalzamento degli hotel, verrebbe meno». «Non mi risulta la previsione di innalzamento degli alberghi – ribatte Repetto – ma solo l’ampliamento degli ultimi piani e comunque non si tratterebbe certo di modifiche dall’impatto devastante».

Ma la polemica non finisce qui. Ieri pomeriggio, infatti, Lorenzo Paggi ha fatto da guida a nolesi e turisti portandoli in giro per il centro storico-archeologico definito nella locandina di presentazione dell’evento come «diffusamente distrutto, cementificato, degradato e manipolato».

«Se il nostro centro storico ha dei problemi – è la risposta in chiusura del sindaco Repetto – è proprio perché si è aspettato troppo ad adottare un piano particolareggiato. Noi andiamo avanti anche senza il lotto del castello e spero di portare il tutto a termine entro la fine del mio mandato. D’altra parte se sono stato eletto subito dopo l’adozione del suddetto piano, vuol dire che la maggior parte della cittadinanza lo approva».

IL LIBRO CHE PAGGI HA CURATO PER L’UNIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI SAVONA, SEZIONE IMPRENDITORI EDILI E DATO ALLE STAMPE NEL 2000: 318 PAGINE CHE RACCONTANO CENTO ANNI DI LAVORO DELLE MAGGIORI IMPRESE EDILI NELLA TRASFORMAZIONE DEL PAESAGGIO RUBANO DEL ‘900 SAVONESE

 


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C.Gambetta

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