Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Caso TPL, aziende organizzate alla ‘savonese’
Tre sindaci che fanno? Non copiano Londra


Aziende organizzate alla “savonese”!  E’ il caso di TPL! L’azienda ha passato anni bui, è stata risanata negli anni recenti, ma anche a scapito di grossi risparmi sugli acquisti di mezzi che oggi risentono di una eccessiva vecchiaia.

Il presidente Tpl Simona Sacone ed il sindaco Ilaria Caprioglio (foto Il Secolo XIX)

Recentemente è cambiato il Presidente, ed oggi si viene a conoscenza della nomina a Direttore Generale di un membro del CDA. In passato tale figura era stata ricoperta dal dott. Gommellini e precedentemente dal dott. Agazzi: figure tecniche assunte per concorso. Ogni azienda che sia organizzata secondo i canoni classici ha tre livelli “organizzativi”, “gerarchici”: 

1) Strategico, alta direzione, che recepisce le istanze ed i bisogni del mercato e della committenza, ovvero della proprietà’, ovvero gli amministratori pubblici “la politica”.

2) Direttivo, direzione funzionale, recepisce le istanze espresse dall’alta direzione e le attua con compiti più tecnici specifici quali analisi economiche, previsioni a medio termine, piani di produzione, verifiche dell’andamento del piano di attuazione.

3) Operativo: personale del livello attuativo.

Ho schematizzato questa struttura gerarchico aziendale perchè questi livelli sono confusi in un unico livello quando l’azienda è artigiana: un idraulico, un muratore, un piccolo negoziante fa tutto lui! Così non può essere a mano a mano che l’azienda cresce di dimensione. 

TPL ha 450 dipendenti, ed oggi si viene a conoscenza che la figura del Direttore Generale sarà ricoperta da un membro del CDA! C’è un’invasione di campo del livello strategico che va ad occupare anche il livello Direttivo! Quindi il livello “politico” deborda dalle sue competenze e va ad occupare tutti i livelli che non siano quelli operativi! 

Si può fare così? Ebbene sì, perchè no! Ma allora chiediamoci se un’azienda di 450 dipendenti può essere gestita con criteri politici piuttosto che tecnici, e con la dovuta efficacia e competenza. Questa confusione di ruoli, Strategico Direttivo Operativo, diffonderà ancor più la politica ad ogni livello, distanziando l’azienda pubblica TPL dallo schema di qualsiasi azienda privata. Quindi i discorsi di privatizzare TPL che senso avevano se invece TPL la stiamo organizzando in senso opposto?

Credo che la politica che gestisce questi percorsi avrebbe dovuto chiedersi come si deve gestire un’azienda: gestirla come un’azienda a carattere privato o gestirla a propria immagine e somiglianza.

L’avv. Gianluca Nasuti sindaco di Albissola Marina

Un ultimo punto. La “politica savonese” che comanda in TPL come se non esistessero altri Comuni. Ilaria Caprioglio  sindaco di Savona annuncia alla stampa la partecipazione al bando per un filobus elettrico Albisola-Vado senza che in Sindaco di Albissola Marina avv. Gianluca Nasuti e del Sindaco di Vado Monica Giuliano ne sapessero nulla: mai interpellati dicono!

L’azione si commenta da sola: per cui nessun commento!

Ma un commento lo farei sulla scelta tecnica. La città di Londra è da sempre all’avanguardia sulle tecniche di trasporto. Dalla prima metropolitana agli autobus elettrici di oggi. Da qualche anno Londra acquista solo autobus urbani elettrici a batterie: con la carica notturna viaggiano tutto il giorno senza bisogno di fili sparsi per tutta la città, di rete di alimentazione, di manutenzione. Avranno fatto una scelta sbagliata?

Paolo Forzano

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P. Forzano

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