Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona l’ingegnere all’architetto vice sindaco:
allaccio autostrada-porto, 4 km di fuffa. Le tre ipotesi sono senza tunnel o Albamare
Smaltire 500 trailers e park per 500 camion


Ho letto attentamente le proposte del Vicesindaco Arecco sulle sue ipotesi di collegamento Autostrada – porto.  Caro Arecco il “MONDO E’ CAMBIATO”!!!!  Su tutti i punti i miei commenti sono: Arecco non ha fatto il conto con l’oste (anzi non l’ha fatto proprio, nemmeno per se stesso!). Ovvero i proprietari delle aree: le Ferrovie dello Stato, l’Ente Porto, i proprietari di capannoni che Arecco vuole “tagliare” (perchè in ogni caso in porto bisogna eliminare mezzo capannone!)

Massimo Arecco, assessore della Lega con deleghe a Urbanistica, Decentramento e quartieri, Infrastrutture, Edifici storico/culturali, Viabilità, Sulla sua pagina Facebook nessun cenno alla laurea in architettura, solo “ha frequentato il Boselli”.

Sono sostanzialmente tre le proposte, ognuna con uno sviluppo di circa 4 chilometri, in massima parte all’interno del parco Doria, e quindi di proprietà delle Ferrovie dello Stato:

1) far transitare direttamente i mezzi pesanti lungo i binari esistenti, opportunamente “annegati” nell’asfalto;

2) In alternativa caricare i veicoli su appositi carri ferroviari di nuova generazione, consentendo il trasferimento in porto tramite navetta;

3) Oppure ripristinare il trasporto delle merci in entrata e uscita dal porto utilizzando i treni, come peraltro avveniva regolarmente in un passato relativamente recente.

Sulla soluzione 1 Arecco afferma: La prima ipotesi, a livello teorico, sarebbe senz’altro la più celere ed economica da attuarsi, anche se presenta delle considerevoli problematiche create dalla “convivenza” tra mezzi di diversa natura (camion e treni) su un tracciato ferroviario comune. Nel caso di un’eventuale emergenza/incidente/guasto che dovesse verificarsi nella parte del tracciato su viadotto compreso tra Via Cilea ed il porto, si creerebbero problemi per l’intervento degli eventuali mezzi di soccorso. Dovrebbero pertanto essere studiati adeguati sistemi di sicurezza. Anche gli orari di utilizzo del percorso dovrebbero essere attentamente valutati.

Commento io: Proposta al puro stadio di fantasia, senza nessuna valutazione tecnica ed economica, ma neppure un progetto di massima che evidenzi gli “spazi” comuni ai percorsi dei camion ed a quelli dei treni, ed alle aree di accesso ai due estremi a levante in porto, ed a ponente verso parco Doria autostrada. Per non parlare di “sicurezza”!

Arecco sulla soluzione 2: La seconda ipotesi sarebbe sicuramente più costosa rispetto alla prima proposta di cui sopra, ma sarebbe più semplice da organizzare/gestire.

Ovviamente richiederebbe la creazione di un punto d’imbarco.
……….
Ipotizzando l’acquisto di una quindicina di carri di nuova concezione, si potrebbe creare un servizio navetta che, spostandosi in andata dall’autostrada al porto, eviterebbe l’attraversamento della città.
……….
Ipotizzando una velocità media di circa 25 km/h, il tempo necessario per compiere il tragitto di circa 4 km, richiederebbe complessivamente circa 10 minuti, oltre ai tempi di sbarco, per cui l’intera operazione si potrebbe svolgere con una tempistica analoga a quella attualmente occorrente per compiere il percorso lungo le arterie stradali che dall’autostrada conducono al porto.

Commento io: Come per il punto 1, la proposta è di pura fantasia, senza nessuna valutazione tecnica ed economica, ma neppure un progetto di massima che evidenzi gli “spazi” necessari all’area di imbarco, che non è un ‘PUNTO’ ma un’area di una certa consistenza, che deve anche prevedere aree di sosta e di attesa. Quindi grande impatto sull’area ferroviaria. Secondo Arecco il suo sistema è in grado di trasportare su quindici vagoni 15 camion in un “tempo di viaggio” di 10 minuti + tempo di carico + tempo di scarico. Diciamo 15 camion ogni 20 minuti? Sono 45 camion all’ora!

Arecco sembra aver completamente perso di vista che il traffico ro-ro scarica ogni giorno in porto a Savona 500 trailers (semirimorchi di camion). Per smaltire “SOLO” questo traffico ci vorrebbero col “sistema Arecco” circa 11 ore! Poi naturalmente c’è tutto l’altro traffico di camion e di bus Costa. Ma naturalmente Arecco conclude sempre le sue “buttades” con l’affermazione: “A questo punto, il compito di trasformare l’attuale bozza in un progetto definitivo, studiato nei minimi dettagli ed ulteriormente arricchito e mediato dalle osservazioni che perverranno dalla società civile, potrà essere affidato ad un pool di esperti … “!!!!!!

Arecco sulla soluzione 3: La terza ipotesi proposta rappresenta probabilmente la soluzione ottimale per movimentare le merci, da e per il porto: l’impiego della ferrovia. Come già accadeva in un passato neanche tanto remoto, erano frequentissimi i treni che, giornalmente, entravano e uscivano dal porto, trasportando decine di miglia di tonnellate di merci varie. Dal punto di vista operativo non si comprende appieno il particolare motivo tecnico/economico per il quale sia cambiata in modo radicale la modalità di spostamento delle merci, oggigiorno totalmente sbilanciato a favore del trasporto su gomma.

Commento io: Arecco il “MONDO E’ CAMBIATO”!!!! CONCLUDO, su tutti i punti i miei commenti sono: Aggiungo: Arecco non ha fatto il conto con l’oste (anzi non l’ha fatto proprio, nemmeno per se stesso!) ovvero i proprietari delle aree: le Ferrovie dello Stato, l’Ente Porto, i proprietari di capannoni che Arecco vuole “tagliare” (perchè in ogni caso in porto bisogna eliminare mezzo capannone!)!

Ha fatto minimamente il “CONTO” di tutti questi costi, ammesso poi che Ferrovie, Ente Porto, Proprietari Privati gli diano “disco verde”? Intanto la strada è estremamente difficile perchè i soggetti suddetti si opporranno strenuamente ad un impatto simile. Poi la capacità di trasporto ovvero di “smaltimento” mezzi è estremamente bassa, con la creazione di code e la necessità di parcheggiare almeno 500 camion.

Bisogna fare una valutazione tecnica con “numeri alla mano” e “costi alla mano” per valutare “ingegneristicamente” la validità ed il costo delle varie soluzioni. Solo così viene fuori la valutazione costi-benefici da cui un amministratore può fare confronti, valutare, scegliere. Altrimenti è “fuffa”, “aria fritta”!

Arecco nel proporre le sue idee aveva iniziato con: Non ritenendo utile alla discussione avanzare proposte che siano tecnicamente complesse o economicamente insostenibili, preferisco formulare una o più soluzioni di compromesso, che possano contribuire a decongestionare il traffico afferente alla nostra città.
………….
Nessuna di queste ipotesi rappresenta la soluzione ideale ma, probabilmente, il contemporaneo sviluppo di alcune di dette idee potrebbe portare ad ottenere risultati misurabili, determinando un impatto favorevole per la cittadinanza.

DOMANDA: Arecco perchè buttare a priori l’idea di casello Albamare e tunnel sottoporto, senza confrontarlo con altre ipotesi, “come fanno i tecnici”, sul terreno dei costi/benefici? Questione di “PATERNITA’?

Per chi vuole leggere la proposta Arecco: https://gruppoassessorilegasavona.blogspot.com/2019/09/il-vicesindaco-arecco-prosegue-nella_19.html?spref=fb&fbclid=IwAR3GeY7uIxPjGHPuEe7lZD9HHf9yB66tATCQiWxUxJndQu2iX8d7NHKcAuw

 


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P. Forzano

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