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Alassio: vi raccontiamo Forza Italia dall’A a Z


In attesa di capire se Marco Melgrati fa ancora parte di Forza Italia (nessuno ha mai chiarito se sia ancora Vice coordinatore regionale di quel partito dopo la sua candidatura ribelle contro il Centrodestra ufficiale alle ultime comunali costata la sconfitta di misura all’ex Sindaco Enzo Canepa) ripercorriamo la storia di questa formazione politica nella Città del Muretto. (Melgrati ha comunque ripetuto in più occasioni di appartenere a FI e nel ruolo di vice coordinatore regionale, mai rimosso ndt).

Alassio foto di gruppo dicembre 2018. Nel comunicato stampa non si citano i partecipanti: dal sindaco che tiene ‘stretta’ Roberta Gasco Mastella, loanese, ex consigliera regionale, l’on Lara Comi che, a sua volta stringe il sindaco, l’assessore, ora ex, Rocco Invernizzi, Fratelli d’Italia,  Angelo Vaccarezza, capogruppo di Forza Italia in Regione, ex sindaco di Loano e già presidente della Provincia, l’assessore avv. Macheda, già assessore a Laigueglia.

1994 –  Discesa in campo di Silvio Berlusconi, ad Alassio nascono i primi Club azzurri, coordinati a livello provinciale dal manager Fininvest Vinicio Borsi e supervisionati a livello regionale dal rag. Italo Bergamaschi (di Pietra Ligure dove è stato eletto anche consigliere comunale ndt) dirigente di Banca Mediolanum.  Sono guidati dall’ex Presidente dello Zonta Club locale Marcella Monaco Capriotti e dall’ex veterano DC Graziano Crepaldi (quest’ultimo lascia poco dopo FI per diventare segretario provinciale del CCD di Casini).

Fusi i due Club, Capriotti (il marito è noto per essere stato negli anni 60 Governatore nazionale dei Lions) ne diventa il leader e ha l’onere di preparare il Partito alle comunali alassine dopo un incoraggiante risultato elettorale conseguito alle politiche (che si rivelerà fuorviante, le comunali sono diverse dalle politiche, lì contano clientele e amicizie…).

Viene candidato Sindaco del POLO delle Libertà (FI, AN, CCD e CDU) l’oculista Giampaolo Mela, ex Sindaco DC della Città che viene sconfitto dall’allora Sindaco uscente della Lega NORD Roberto Avogadro (all’epoca anche senatore oggi scomparso dai radar dopo l’ultima non felicissima esperienza da Sindaco col PD……). La batosta elettorale costa il posto a Marcella Capriotti che viene sostituita da Francesco Bogliolo.

Melgrati all’epoca Leghista dopo essere stato monarchico e Democristiano (quante casacche!) fa parte della Giunta “Bossiana” come Roberto La Florio, (possibile prossimo Presidente della Marina SPA) e Monica Zioni (subentrata a Roberto Socco che dopo un epico litigio con Avogadro troverà rifugio in AN). Dopo i due mandati di Avogadro, Melgrati sveste i panni di “guerriero leghista” e indossa quelli più eleganti (e profittevoli in termini elettorali) di FI diventando il Candidato Sindaco del rinnovato POLO in cui si riciclano molti esponenti dell’era Avogadro.

Sulla tolda di comando di FI frattanto arriva Mimmo Giraldi ex enfant prodige socialista e Sindaco di Alassio nel 1990. Dopo Giraldi, commissariato dal dr. Silvano Montaldo, già sindaco di Laigueglia, sarà la volta del Commercialista Gabriele Aicardi e quindi dell’Avvocato Emanuela Preve (oggi Presidente della SCA) che rimarrà malissimo come Gianni Aicardi per non essere stata candidata Sindaco dopo l’uscita di scena di Melgrati (divenuto consigliere regionale).

Dopo i fasti dell’era Melgrati, FI comincia a scendere nei consensi e la sconfitta del dr. Luca Villani (giovane leghista dal volto pulito che Melgrati avrebbe ha candidato per continuare a gestire il Comune da remoto) è la spia di un malessere che porterà al declino del Partito. Dopo la parentesi Avogadro, Canepa, scelto da Melgrati, Fracchia e Vincenzo Zarrillo vince le elezioni, Forza Italia sembra aver rialzato la testa ma poi Melgrati non riesce a farsi rieleggere alle regionali e allora comincia a cannoneggiare l’ex amico Canepa per tornare Sindaco.

Il presidente della Regione, Giovanni Toti, giornalista ed ex direttore Tv a Mediaset, tra i due sceglie Canepa , ma Melgrati contravvenendo agli ordini di partito si candida contro il centrodestra ufficiale e grazie ai voti del PD e di Angelo Galtieri la spunta di un soffio……Una vicenda che ha molte analogie con quella di Claudio Scajola che si candida Sindaco a Imperia contro il candidato ufficiale di Fi ing. Luca Lanteri..……..e vince con l’apporto decisivo del PD.

Il politologo di Alassio e Albenga.


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