Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Liguria e le vittime di reati: 10 anni fa legge regionale di sostegno. Che fine ha fatto?
Intervenga LiguriTutti: Preve, Sansa, Milano


Vittime di reati (la Regione Liguria ha stanziato per violenze in genere vedi…..) Nuovi provvedimenti approvati dalla giunta per interventi di  contrasto alle vittime di reati. Una legge a favore di chi ha subito violenze, rapine, furti e scippi.  Trucioli, con i suoi poveri mezzi del volontariato, ha cercato riscontri, articoli stampa, dichiarazioni, in merito all’attuazione, agli effetti pratici. Non siamo stati capaci. ma se qualcuno può darci elementi e fatti precisi fa qualcosa di utile al cittadino, a cominciare dalle migliaia di casi che accadono ogni anno in Liguria, a residenti e turisti. Perchè non c’è traccia neppure nell’archivio di google che ci rimanda invece alla Regione Emilia Romagna, ai 270 mila euro pagati nell’ultimo anno ? C’è un social LiguriTutti di Ferruccio Sansa (Il Fatto Quotidiano) dove scrivono e collaborano, trattando argomenti scomodi e spaccati della società Marco Preve (la Repubblica) e Stefano Milano della attivissima libreria Ubik di Savona. Ecco l’occasione per fare trasparenza sulla legge regionale.

Marco Preve giornalista e scrittore

Ci sono due giornalisti, cronisti d’assalto con conoscenza ed esperienza della Terra Ligure, spesso portano alla ribalta aspetti poco noti della cronaca. Marco Preve (la Repubblica) e Ferruccio Sansa (Il fatto Quotidiano).  Cronisti e scrittori di punta su dolenti tematiche di legalità nell’arco ligure. Approfondire che fine abbiano fatto leggi regionali in materia di reati e vittime pare sempre attuale, soprattutto di fronte alle estesa cortina di silenzio sul ‘come è andata a finire’. Oltre all’impegno nei quotidiani di appartenenza hanno un blog LiguriTutti che tratta argomenti anche particolari, da angolature che fanno tesoro del loro bagaglio e della libertà di un sito senza padroni e padrini. Ancora Preve aveva dato vita al suo sferzante Trenete e mattoni, storie di cemento in Liguria.  Tra l’altro LiguriTutti pubblica  interessanti e concisi articoli di Stefano Milano, popolare gestore della Libreria Ubik di corso Italia, a Savona, diventata ‘fabbrica’ di confronto, discussione, presentazione di libri di successo, sia del panorama nazionale, sia ligure e locale.

Un campo di semina culturale, diciamo progressista e di sinistra, senza ostracismi se non verso l’estrema destra, destinato a dare i suoi frutti, non solo nel mondo giovanile solitamente e in maggioranza distaccato.  Milano del resto ha collaborato non stando dalla finestra con le battaglie della Casa della Legalita, con il suo battagliero presidente Cristian Abbondanza,  e con Francesco Zanardi, nei giorni scorsi alla ribalta della cronache locali, nazionali e televisive, ricevuto dalle autorità e prelati della Santa Sede.

Stefano Milano con Cristian Abbondanza e Francesco Zanardi

Francesco – ha scritto Milano su LiguriTutti –  portato al pronto soccorso per gravissime complicanze che si porta dietro da una vita. Una vita ai margini, da quando è stato abbandonato dalla sua famiglia, poi adottato, e poi abusato da un prete quando era ancora giovane. Anche lui vuole che la Chiesa cambi, magari cominciando proprio col denunciare i preti pedofili che troppo spesso rimangono impuniti, o vengono spostati di parrocchia in parrocchia, creando spesso le condizioni per il perpetuarsi di nuovi abusi. E’ per questo che lui è diventato Presidente della principale associazione antipedofilia, la Rete l’Abuso, denunciando centinaia di casi. Per il bene di tutti: le vittime, i carnefici, i valori e la convivenza della nostra comunità. Francesco Bergoglio, oggi davanti alla telecamere, ha giustamente anche parlato di lavoro per tutti.  Zanardi, oggi dolorante in un corridoio di ospedale e senza tv, cerca lavoro da tempo, ma molto presumibilmente per le sue battaglie a Savona gli è stata fatta terra bruciata intorno. Sappiamo: c’è una Chiesa buona, quella di migliaia e migliaia di credenti, di volontari, quella dei missionari. E ce n’è una cattiva, che fa operazioni immobiliari spregiudicate o che nasconde i peggiori crimini al proprio interno: quelli contro bambini indifesi. Quando pensiamo alla Chiesa ligure pensiamo a don Gallo, ma anche a Bertone. E ci sono fedeli buoni (la grande maggioranza), ma anche fedeli che non vogliono vedere, e che magari partecipano a fiaccolate in sostegno di preti già condannati per atti di pedofilia, come successo in Provincia di Savona. Ciò chiama in causa il concetto di ‘cattiva coscienza’, anche la nostra. E’ come se la morale esistesse solo alla luce del sole, non nelle stanze chiuse. Due giorni fa a Zanardi che aveva chiesto risarcimento alla Curia per sé e per le vittime dell’associazione, hanno proposto soltanto un centralinista per l’associazione (viene quasi il sospetto che sia solo un modo per filtrare e controllare le notizie su casi di pedofilia). Briciole. E’ questa, per la Curia, la valutazione del gravissimo danno recato a un giovane individuo?  Vale così poco la vita di una persona moralmente spezzata? E’ questo, per la Chiesa e più in generale per la nostra società, il valore che diamo al lavoro di una persona che cerca di tutelare i nostri figli?” Cosi scriveva nel maggio 2017.

Ferruccio Sansa giornalista e scrittore

Stefano Milano con i suoi collaboratori può inoltre disporre di almeno 9 mila indirizzi  on line a cui inviare gli appuntamenti della sua attivissima libreria Ubik che fa parte del Gruppo Messaggerie (82 librerie a oggi, 100 entro la fine del 2019). Il gruppo ha ideato una App: si chiama IO Lettore ed è un e-commerce fisico nel senso che permetterà di ordinare il libro via App ma di andare a ritirarlo in libreria. Inoltre la App offre un nutrito catalogo ricco di descrizioni dei testi. E l’aspetto che la distingue da una qualunque altra prenotazione via internet è che, attraverso IO Lettore, si entra a far parte di un club di lettori virtuale dove scambiarsi consigli, proposte di lettura e idee. «Il franchising applicato all’editoria funziona bene perché attraverso le forniture in conto deposito si dà la possibilità alle librerie di avere una gestione più efficiente e semplificata, di non investire nella merce, risolvendo all’imprenditore librario un problema di carattere finanziario», spiega Tiberio Sarti, amministratore delegato di Ubik (precisamente il retail in franchising della holding Emmelibri-Gruppo Messaggerie). Il libraio, in altre parole, paga il venduto a fine mese e non deve immobilizzare grosse cifre, non ha bisogno di tenere un ampio stock di libri in quanto, grazie a Messaggerie, ha circa 150mila titoli disponibili in 24 ore (al massimo 48 nelle aree più remote). «Inoltre, e questo è un aspetto per noi molto rilevante, facciamo circa 800 eventi all’anno, tra presentazione di autori o di operatori di case editrici. Il vantaggio del luogo fisico ci differenzia dall’e-commerce. Tuttavia Ubik è anche molto avanzata sul piano tecnologico perché tutte le librerie sono dotate di una pagina social molto ricca di contenuti, Facebook e Instagram», precisa Sarti. Quello di Ubik rappresenta a tutti gli effetti un modello di offerta focalizzato sulle peculiarità dei mestieri del libro: il ruolo del libraio, la sua tradizione, la volontà di fornire servizio e assortimento, il radicamento nel territorio, la capacità di attrarre comunità di lettori. E, a guardare le pagine Facebook, le comunità dei lettori sono estremamente attive, soprattutto in provincia.”


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