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Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale: in carcere a 79 anni. Mangiava a sbafo in numerosi ristoranti e bar savonesi
Arresto a Imperia: incredibile per il difensore
E’ senza casa e conto in Posta di 400 mila €?


Giovanna Tondella, 79 anni, residenze fittizie (senza casa) tra Ceriale e Diano Marina arrestata dai carabinieri di Arma di Taggia per un furto commesso cinque anni fa. Esecuzione di pena dopo la condanna ad un mese e mezzo, senza condizionale, tenuto conto dei precedenti. Tra il 2016 e 2017 la cronaca savonese si era ripetutamente occupata della ‘vecchina’, titoloni e locandine davanti alle edicole. Era sempre riuscita a farla franca in ristoranti e bar di Savona, Vado Ligure, Finale, Ceriale, Albenga, Andora e nell’imperiese. Pranzava e prendeva il volo tra lo stupore dell’esercente. E’ emerso ancora una volta un grosso dubbio. La ‘nonnina’ continua a sostenere di aver smarrito un libretto postale con i risparmi: 400 mila euro, denaro che gli verrebbe però negato. Da qui la sua ‘trovata di pranzare a sbaffo’ per protesta. Sarà vero ? I carabinieri indagano. Ora rinchiusa nel carcere femminile di Pontedecimo. E c’è chi ritiene assurda la carcerazione. Il legale: “è malata”.Mentre gli arresti domiciliari non sono ipotizzabili non avendo una fissa dimora anche se il giudice di sorveglianza potrebbe accogliere l’istanza del difensore ma bisognerebbe che qualche istituto di assistenza anziani decida di accoglierla, ovviamente gratis. Non è chiaro neppure se effettivamente il Comune di Diano Marina le abbia riconosciuto la residenza, nel caso ci sono obblighi verso le persone bisognose. Dalla rassegna del Secolo XIX e La Stampa, edizioni di Savona: “Eccola, la terribile vecchietta che in due settimane ha lasciato il conto scoperto in quattro bar e un ristorante in provincia di Savona. Fino a ieri era solo un volto in una fotografia (vedi l’intervista audio……) «Non mi danno la pensione? E allora mangio a sbafo, non pago… Che chiamino pure i carabinieri…» “Scroccona seriale, d’accordo, ma non solo per fame. Lei non paga (pagava?) anche per ripicca, rivalsa contro le Poste, contro la burocrazia, che se perdi il libretto postale, ti ritrovi il conto bloccato…..”.

Savona 13 ottobre 2016 – Della serie il lupo per il pelo ma non il vizio. Ricordate Giovanna Tondella, la vecchina di 76 anni nativa di Torino (ultima residenza a Ceriale) che mangiava a sbafo in ristoranti e bar per protesta, almeno così aveva spiegato, con le Poste che le avevano bloccato il pagamento della pensione? E’ tornata a non pagare il conto. E’ successo l’altro pomeriggio in via Mistrangelo a Savona nel bar Napoleon. La vecchina si è seduta a un tavolino, ha chiesto nell’ordine un toast, una torta salata, birra e caffè e al momento di pagare se ne è andata dicendo che non aveva i soldi.

«Mi spiace. Chiamate pure la polizia». Andrea Sattanino, uno dei titolari, non se lo è fatto ripetere due volte. «E pensare – dice – che quando è entrata nel bar io non l’ho riconosciuta. Il mio collega, invece, qualche dubbio lo ha avuto. Quando mi ha detto che non aveva pagato il conto e se ne era andata, l’ho inseguita e bloccata fuori del bar. Vede non è per i dieci euro della consumazione. Se mi avesse detto prima che non aveva i soldi e chiesto da mangiare, l’avrei servita lo stesso. Ma così no. Non può una persona farsi servire, mangiare e bere e poi andarsene via in questo modo». Dunque è arrivata la polizia che ha contestato all’anziana donna il reato di insolvenza fraudolenta. Per procedere ci voleva però la querela di parte. E a quel punto il barista ha preferito lasciare perdere.

«Però spero che quella vecchina abbia imparato la lezione». Giovanna Tondella non aveva documenti. E così i poliziotti l’hanno portata in questura per l’identificazione. Poi ha potuto tornare a casa. L’avvocato Giovanni Maria Gandolfo di Albenga che da tempo segue l’anziana nelle sue vicissitudini non nasconde una certa sorpresa e un comprensibile disappunto per quanto accaduto: «Non me lo aspettavo proprio. E pensare che quella questione della pensione si è risolta, è stata sbloccata. Ora le viene pagata regolarmente. Certo lei è un po’ cleptomane, la mano lesta in negozietti e supermercati l’ha sempre avuta.E’ una malattia. Ecco mi aspettavo più una cosa del genere. La chiamerò perchè non può continuare così». Nel frattempo, i baristi sono avvertiti.

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Savona 9marzo 2016 – «Non mi danno la pensione? E allora mangio a sbafo, non pago… Che chiamino pure i carabinieri…» Scroccona seriale, d’accordo, ma non solo per fame. Lei non paga (pagava?) anche per ripicca, rivalsa contro le Poste, contro la burocrazia, che se perdi il libretto postale, ti ritrovi il conto bloccato. Giovanna Tondella, 76 anni, originaria di Torino, ultimo domicilio a Ceriale, sulle spalle una denuncia per la spesa non pagata in un supermercato, una condanna a tre mesi e persino l’esperienza del carcere, sette giorni in cella a Pontedecimo, a gennaio di quest’anno, per uno di quei corti circuiti in cui si imbatte a volte la giustizia.

Eccola la terribile vecchietta che in due settimane ha lasciato il conto scoperto in quattro bar e un ristorante in provincia di Savona. Fino a ieri era solo un volto in una fotografia: lei alla prese con un fritto di acciughe al ristorante Negro di Vado. Ora la vecchietta ha un nome, un cognome, una storia. Per lei il popolo dei social network si è diviso: tra quelli a suo favore (’’magari ha una magra pensione e ha bisogno di aiuto’’) e quelli contro (’’No è un’abile truffatrice, nessuna commiserazione’’). Giovanna non pagava perché non aveva più soldi, per disperazione e un po’ anche per puntiglio, dispetto. Novembre, dicembre, gennaio, febbraio. Il libretto di risparmio congelato e quei pochi soldi che teneva in casa, finiti. Le bollette che arrivano. L’affitto. La vecchietta non sa più che cosa fare, ma la direttrice delle Poste è inflessibile: «Mi spiace signora ma questa è la prassi. Non dipende da me…».


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