Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Azzoaglio, la banca-famiglia non inquinata
compie 140 anni. La prima sede a Ceva, poi Garessio, Valle Arroscia e Val Bormida
Virtù: meno budget, politica fuori, tradizioni


Banca del Territorio che parla dialetto, a supporto delle famiglie e imprese, non infiltrata – lottizzata dalla politica e dai suoi ‘riti’ di potere. Nel bilancio depositato  del 2017 l’utile netto di esercizio ammontante a € 2.646.932 di euro. Scrive l’analista cuneese Rodolfo Bosio: boom dell’utile netto: 151,86%, pari a 1,051 milioni . Nel 2019 l’istituto di Ceva compie 140 anni e, dalla sua fondazione, appartiene all’omonima famiglia. Dall’aprile dell’anno scorso, Francesco Azzoaglio è presidente del Comitato esecutivo, organo che ha assunto le deleghe precedentemente attribuite all’amministratore delegato, figura eliminata. Del Comitato fanno parte Erica e Simone Azzoaglio, Mauro Catani e Gian Paolo Garello. Il Banco Azzoaglio ha 19 filiali, 14 dislocate nelle province di Cuneo e di Torino, 5 in quelle di Savona e Imperia. I dipendenti al 31 dicembre: 136 (92 uomini e 44 donne). Il 9 giugno  2018 aperta la nuova filiale a Mondovì.

Il dr. Francesco Azzoaglio presidente dell’omonimo istituto di credi con sede a Ceva e nel 2019 compie 140 anni. La banca fondata  nel 1879 da Paolo Azzoaglio, proprietario terriero e immobiliare nonchè commerciante. Per decenni è stata una banca monosportello. Fino a quando ha sconfinato per la prima volta aprendo a Garessio, poi sarà la volta delle province di Imperia e Savona ma solo dove il mare non erode quella mentalità e quei comportamenti sabaudi che piacciono tanto  alla famiglia dei banchieri cebani. Nel savonese opera a Cengio, Millesimo,Carcare e Calizzano. Nell’imperiese a Pieve di Teco. E a Torino.

LA FORZA LAVORO DIPENDENTE – Nell’attività commerciale risultavano impegnate n. 91 unità, pari al 66,91% delle risorse disponibili. Riguardo alla distribuzione per fascia di età si rileva che il 27% del personale appartiene alla fascia fino a 40 anni; il 39% appartiene alla fascia da 40 a 50 anni; gli ultracinquantenni rappresentano il 34% del totale. L’età media si colloca intorno ai 45 anni. Nel corso dell’anno si è verificata la cessazione del rapporto di lavoro di otto dipendenti e l’assunzione di nove nuove risorse. Le nuove assunzioni effettuate nel corso del 2017 sono state in parte destinate a rafforzare l’organico di filiale ed in parte per supportare i servizi di sede, in particolare il Monitoraggio Crediti e la Direzione Patrimoni.

ARTIGIANATO E PICCOLE AZIENDE – L’artigianato, con il proliferare di piccole aziende, continua ad essere il fulcro dell’economia locale a cui si uniscono le imprese edili, la lavorazione della carne e un’agricoltura ancora frammentaria. L’esportazione sta sostenendo la ripresa, ma favorisce prevalentemente le imprese che hanno la capacità di aggredire nuovi mercati. Il settore terziario dei servizi è in contrazione e lo spostamento dell’attività dai settori e dalle imprese in declino a quelli in espansione richiede profondi cambiamenti nei rapporti di lavoro e nella
formazione.

IL BILANCIO 2017 – L’utile netto del bilancio 2017 è  superiore del 151,86% rispetto al precedente, che è stato di 1,051 milioni e tale da consentire di mandare 2,1 milioni alla riserva straordinaria e di destinare 415.250 euro come dividendo, in ragione di 1,25 euro per azione. Così il patrimonio netto è salito del 4,2% a 63,407 milioni. La raccolta totale da clientela è ammontata a 1,591 miliardi, con un incremento del 2,12% sostanzialmente identico a quello degli impieghi alla clientela, risultati pari a 516,2 milioni. Il tasso delle sofferenze nette è leggermente diminuito al 2,57% dei crediti netti alla clientela.
Il  cda è presieduto da Mauro Rebutto e Giancarlo Fasano direttore generale. Il Banco Azzoaglio ha tra le sue partecipazioni una quota del 3,82% della Banca Passadore di Genova, la quale, a sua volta, ha una partecipazione nel Banco Azzoaglio. Inoltre, l’istituto di Ceva ha azioni della Yarpa (finanziaria della famiglia Acutis di Torino), della Banca Patrimoni Sella, controllata dall’omonimo gruppo biellese e della Egea.

STATO PATRIMONIALE
Totale dell’attivo 839.873.551
Totale del passivo 776.466.138
Patrimonio Netto 60.760.481
Utile di esercizio 2.646.932 .

Nell’esercizio 2017 le principali fonti di perdita da rischio operativo sono state le seguenti:  pagamento della somma di 50 migliaia di euro a seguito di reclami presentati dalla clientela e definizioni di cause civili con la clientela. 9 giugno Banco Azzoaglio apre una nuova filiale a Mondovì, in piazza Ellero all’angolo con corso Statuto.

Enrica Azzoaglio del Cda della banca di famiglia

IL CDA OGGI – Presidente Mauro Rebutto. Consiglieri: Francesco Azzoaglio, Erica Azzoaglio, Simone Azzoaglio, Elena Cabutti, Carlo Castellengo, Mauro Catani, Gian Paolo Garello, Lucio Siboldi.

Comitato Esecutivo: Presidente Francesco Azzoaglio. Membri: Erica Azzoaglio, Simone Azzoaglio, Mauro Catani, Gian Paolo Garello.

Collegio Sindacale Presidente Giorgio Spagnesi, Sindaci effettivi  Lorenzo Frignati, Alberto Murialdo. Sindaci supplenti Gianpiero Carlo Collidà. Aldo Marco Maggi.  Direttore generale Giancarlo Fasano.

Giancarlo Fasano direttore dell’Azzoaglio

Capitale Sociale euro 25.500.000 interamente versato.

ALCUNE NOTE A CORREDO DEL BILANCIO 2017

PROIETTATE SU BASSO PIEMONTE E LIGURIA

…In questo contesto nel corso del 2017 le imprese Piemontesi e Liguri hanno registrato una fase di leggera ripresa economica. Nei primi nove mesi del 2017 l’economia ligure ha proseguito a crescere

Simone Azzoaglio si occupa della Direzione Crediti del Banco

moderatamente: rispetto all’anno precedente, al positivo andamento del terziario privato non finanziario si sono aggiunti la ripresa dell’industria in senso stretto e segnali di stabilizzazione nel settore edilizio.
La situazione economica e finanziaria delle aziende liguri si è leggermente rafforzata, grazie all’aumento dei volumi operativi e a un miglioramento nei tempi di pagamento tra le imprese. In presenza di una spesa per investimenti ancora prudente, i prestiti bancari alle imprese hanno continuato a contrarsi. Le famiglie hanno invece incrementato sia il credito al consumo, sia i mutui per l’acquisto di abitazioni. Il positivo tono congiunturale si è riflesso, sia per le imprese sia per le famiglie, in un miglioramento della qualità del credito,
definita dagli ingressi in sofferenza.
Nel corso del 2017 la produzione industriale Piemontese, in recupero dall’inizio del 2013, è ulteriormente cresciuta. Tale andamento ha riguardato gran parte dei settori di specializzazione della regione e si è esteso anche alle imprese di minori dimensioni. Il rafforzamento della ripresa, l’aumento

Il dr. mauro Robutto presidente della banca Cebana, E’ nato a Genova nel 1941. Llaureato in Economia e Commercio.
Ha lavorato presso il Monte dei Paschi di Siena. Nel 1989 è entrato in Banca Passadore, prima come Direttore Generale e poi come
Amministratore Delegato sino al 2006 e fino a maggio 2009 Consigliere di Amministrazione.

del grado di utilizzo degli impianti, salito a livelli prossimi a quelli precedenti la crisi, e le misure di incentivo agli investimenti in tecnologie avanzate hanno sospinto l’accumulazione del capitale, intensificatasi nel corso dell’anno. Anche nei servizi
privati non finanziari il fatturato e i livelli di attività delle imprese hanno continuato a migliorare. Per contro, nell’edilizia non sono ancora emersi segnali significativi di ripresa, nonostante il recupero del mercato immobiliare.
Il III trimestre 2017, per il Piemonte ha confermato il buono stato di salute del comparto manifatturiero: la produzione industriale ha registrato, infatti, una crescita del 2,7% rispetto allo stesso trimestre del 2016, frutto di andamenti positivi realizzati in quasi tutti i principali settori e nella totalità delle realtà territoriali.
L’incremento della produzione industriale si associa ai risultati positivi registrati dagli altri indicatori analizzati: si evidenziano, infatti, incrementi tendenziali degli ordinativi interni (+2,3%) e di quelli esteri (+5,8%); in media, il fatturato totale delle imprese manifatturiere intervistate cresce del 3,7% rispetto al periodo luglio-settembre 2016, con la componente estera che registra un incremento del 4,9%; il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 64,4%.
L’incremento più sostenuto è stato registrato dalla manifattura astigiana (+4,2% rispetto al III trimestre 2016). Segue, per intensità di crescita, il biellese, le cui industrie realizzano un incremento dell’output prodotto del 3,5%. Sempre con sviluppi produttivi superiori alla media regionale troviamo le imprese manifatturiere di Cuneo (+3,2%) e quelle di Vercelli (+3,0%). In linea con il risultato piemontese si collocano Alessandria, Novara e Torino con variazioni tendenziali rispettivamente pari a +2,6%, +2,5% e +2,3%. Il Verbano Cusio
Ossola, realizza, infine, l’incremento produttivo meno sostenuto (+1,6%).
Si registrano i primi segnali di ripresa anche nel territorio Cebano, seppur caratterizzati da una maggiore lentezza e vivacità.
Gli aggregati patrimoniali – La raccolta rappresenta una componente patrimoniale importante e fondamentale. Il Banco è sempre stato attento alla buona gestione del risparmio del cliente, consapevole che questa è una delle più importanti leve competitive. Resta come sempre centrale il rapporto di fiducia con la clientela. Al 31 dicembre 2017, le masse complessivamente amministrate per conto della clientela – costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito – ammontano a 1.591.494 migliaia di euro, evidenziando un aumento del 2,12% rispetto al 31.12.2016. Nei primi mesi dell’esercizio è continuata la discesa dei tassi di interesse, segnando nuovi minimi, che hanno fra l’altro risentito della forza di attrazione verso il basso dei
rendimenti dei titoli pubblici, spesso in territorio negativo sulle brevi scadenze.
La raccolta diretta – Nel 2017 la dinamica della raccolta diretta è parsa in assestamento; gli strumenti finanziari a medio e lungo
termine hanno evidenziato un andamento negativo mentre una dinamica positiva si è riscontrata per quelli a breve termine e a vista. In coerenza con le tendenze generali di sistema il Banco ha operato una revisione in diminuzione delle condizioni applicate, specie sulle partite più onerose. L’azione è stata agevolata da una minore necessità di funding, in ragione della favorevole situazione di tesoreria e dell’andamento degli impieghi.
La raccolta diretta del Banco si è attestata a 639.486 migliaia di euro che si confrontano con i 660.228 migliaia di euro di fine 2016. I dati evidenziano una lieve diminuzione (-3,14%) rispetto all’esercizio precedente. L’ulteriore erosione dei tassi di mercato non ha agevolato la raccolta diretta in particolare nella sua componente a medio termine dove si è registrata una diminuzione degli stock; la clientela del Banco ha privilegiato altre forme di investimento rientranti nella raccolta indiretta. In particolare, con riferimento alle obbligazioni, la clientela ha preferito orientare le proprie scelte di allocazione del risparmio verso altri strumenti.
La dinamica della raccolta, divisa per forme tecniche, è stata la seguente:
– i conti correnti ed i depositi a risparmio ammontano a 600.483 migliaia di euro rispetto a 587.612 migliaia di euro dell’esercizio precedente, registrando un incremento del 2,19% rispetto al 2016;
– i certificati di deposito passano da 109 migliaia di euro a 28 migliaia di euro;
– le obbligazioni di emissione del Banco passano da 70.349 migliaia di euro a 37.134 migliaia di euro,registrando una diminuzione del 47,21%. L’importo comprende anche il prestito obbligazionario subordinato di tipo Tier 2 con scadenza 2022 per un valore nominale di 4.000 migliaia di euro che il Banco nel corso del 2015 ha emesso.
– Composizione percentuale della raccolta diretta
– La raccolta indiretta da clientela
Nel comparto della raccolta indiretta il Banco ritrova costantemente la fiducia della clientela nel pieno rispetto delle singole aspettative e propensione al rischio con orientamenti che prevalentemente soddisfano le esigenze di crescita costante del portafoglio in una prospettiva di lungo periodo.
LA STRUTTURA OPERATIVA – I rapporti intrattenuti dal Banco col territorio hanno sempre fatto leva sulle qualità distintive della nostra operatività e sulla conoscenza della peculiarità del territorio medesimo, supportate da un’azione della struttura centrale tesa al miglioramento organizzativo e commerciale. Questo ultimo punto è sempre più caratterizzato dall’adozione di idonei strumenti informatici tesi a personalizzare il servizio, intercettare e soddisfare i numerosi bisogni e le aspettative della clientela, dedicando comunque sempre una particolare attenzione all’approfondimento della conoscenza del cliente.
Nel corso del 2017 l’assetto organizzativo del Banco ha subito significative variazioni: in concomitanza del rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale alla tradizionale figura dell’Amministratore Delegato è subentrato un Organo collegiale, il Comitato Esecutivo, nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 aprile 2017. Il quadro è stato completato con la nomina, in pari data, del Direttore Generale. Altra importante novità della struttura è l’istituzione di una nuova Direzione ‘Patrimoni’ rivolta alla consulenza specialistica della clientela ‘’private’’ e l’inserimento di un nuovo ufficio ‘Monitoraggio e gestione crediti problematici’. Nel corso dell’esercizio è anche stata assunta una persona che ha ricoperto la posizione di Responsabile dell’Ufficio Risk Management.
Sono proseguite nelle Filiali site in zone a bassa densità abitativa e contenuta bancarizzazione alcune iniziative di razionalizzazione della rete territoriale; sono stati perseguiti recuperi di efficienza mediante progetti a carattere prevalentemente organizzativo con l’apertura degli sportelli ad orari ridotti ed è stata trasformata la Filiale di Cortemilia in ufficio amministrativo, trasferendo i rapporti in essere sulla Filiale di Alba, che già operava da tempo il ruolo di Filiale ‘Capofila’.
Sono state inoltre valutate con grande attenzione le opportunità e la convenienza di ottimizzare la distribuzione territoriale del Banco per potenziare quelle Filiali collocate in aree ritenute più interessanti e sondare le possibilità di nuovi insediamenti. In questo quadro si colloca l’apertura, nel mese di dicembre, della nuova Filiale di Torino.
La formazione viene svolta tramite la partecipazione a corsi d’aula e multimediali. Nel 2017 l’attività formativa ha interessato tutto il personale, per un totale di 9.285 ore uomo.

Fai un click per ingrandire la lettura dell’articolo del Sole 24 Ore

Avatar

Trucioli

Torna in alto