Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ultima ora /Alassio la Zavaroni lascia a Schivo (Pd) ecco i ‘giochi’. L’avv. Parodi aderisce a Polis (Scajola). L’avv. Colombi presidente Gesco. La Florio o De Agostini a Marina Spa. Trame anti giunta Melgrati: patto Vaccarezza – Galtieri? La bufala


Si aprono scenari inediti o siamo alle bufale degli ‘ignoti’ mestatori, anzi guastatori. C’è chi arriva persino a sostenere l’esistenza di un patto Vaccarezza – Galtieri, pronto a fiorire grazie a chi da già per condannato (e sospeso causa spese pazze in Regione) il sindaco Melgrati. Provocatori di quale risma ed appartenenza ? Chi ha già fatto la sua scelta è l’avv. Massimo Parodi, presidente del consiglio comunale, fidatissimo melgratiano, il primo politico savonese ad aderire a Polis, l’associazione nata con Claudio Scjola sindaco. Chi  vedrà designarsi presidente Gesco è l’avv. Igor Colombi, mentre ormai è ristretta a Roberto La Florio e Rinaldo Agostini la presidenza di Marina Spa. Nel consiglio comunale l’ex sindaco Canepa, in merito alla ‘Tassa di Soggiorno’ prima avversata e poi benedetta dal ‘governo Melgrati’, ha accusato l’Associazione albergatori di ‘essere politicizzata’ e ha rincarato:”Avete manipolato l’informazione”.

ULTIMA ORA, RICEVIAMO: Egr. giornalista. Corrado ringraziandoLa per l’attenzione che ha dedicato alle mie indiscrezioni (leggi annuncio che chiama in causa Vaccarezza – Galtieri ndr), colgo l’occasione per segnalarLe in anteprima che la Consigliera comunale Loretta Zavaroni si è dimessa ufficialmente per “motivi personali” (ma è un segreto di pulcinella che la Dr. Zavaroni avesse subito in questo ultimo periodo pressioni dal PD per lasciare il posto all’esponente di punta dei DEM alassini, Martino SCHIVO). Al suo posto entrerà il primo dei non eletti della Lista Alassio 365. L’ing. Martino Schivo, uomo forte del PD alassino (corrente renziana). Un Big del PD, che riconquista dopo anni centralità in consiglio Comunale. Schivo infatti si aggiunge a Jan Casella neo iscritto al PD (Area Zingaretti). Jan Casella, invero, non pare entusiasta all’idea di perdere i gradi di unico rappresentante del PD locale in Comune. In Consiglio Comunale e nel Partito Democratico due galli nel pollaio faticheranno a coesistere….Casella tra l’altro così come Schivo punta ad un posto al sole (leggasi presenza nel listino PD) alle prossime regionali…”. Grazie dell’attenzione. (indirizzo di posta e mail)

il dr. Roberto La Florio, commercialista e candidato alla presidenza di Marina di Alassio Spa

QUANDO ROBERTO AVOGADRO SINDACO RIVENDICAVA (2011) “Non vi parteciperò anche se ritengo di essere la persona che più di ogni altra avrebbe il diritto di esserci perché rivendico per me, unitamente alla mia amministrazione di allora con in testa il vice sindaco Roberto La Florio, il grosso dei meriti di questa operazione, infatti siamo stati noi che con un percorso lineare e trasparente dal 1994 al 2001 susseguente al bando di gara finalizzato all’individuazione di un soggetto per il recupero dell’albergo, la realizzazione di un parcheggio interrato, il restyling della piazza e la creazione di un centro talassoterapico che ha recuperato dall’incuria questo patrimonio comunale. Nel 2001 abbiamo lasciato in eredità all’amministrazione subentrante un “pacchetto Grand Hotel” che con la delibera di affidamento lavori era pronto a partire…poi dieci anni di pasticci.”

LETTERA INVIATA A TRUCIOLI.IT NON FIRMATA

CON UN INDIRIZZO DI ACCOUNT NON FASULLO

Il leader provinciale di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, scommette che Melgrati verrà condannato al processo spese pazze in Regione. Questo, a causa della Legge Severino, comporterebbe la sospensione del Sindaco e nuove turbolenze per la maggioranza alassina già alle prese con l’insidiosa inchiesta sulla nettezza urbana che ha già portato in carcere il braccio destro di Melgrati, Pier Paolo Pizzimbone. Un uno due giudiziario potenzialmente dirompente che potrebbe mettere k.o il primo cittadino. E così Vaccarezza ha già cominciato a sondare il Vice Sindaco Angelo Galtieri per il dopo Melgrati. Tra il Capogruppo in regione di FI e Galtieri i rapporti sono ottimi e si sa che l’ambizioso numero due della Giunta Alassina non vede l’ora di liberarsi dell’ingombrante presenza del Sindaco.

Vaccarezza ha proposto a Galtieri di rompere con Melgrati e di diventare il punto di riferimento di Forza Italia nella maggioranza. In caso di elezioni anticipate (questa la proposta di Vaccarezza) Galtieri sarebbe il candidato Sindaco del Centrodestra alle prossime comunali. Uno scenario che potrebbe portare ad una rivoluzione. Già pronti a mollare Melgrati e seguire Galtieri in Forza Italia sarebbero secondo le indiscrezioni, il Presidente del Consiglio Comunale Massimo Parodi, l’Assessore F. Gianotta e Alessandra Aicardi. E lo stesso Rocco Invernizzi, che non ha gradito il frettoloso siluramento da parte di Melgrati, non ostacolerebbe l’operazione “ribaltone” orchestrata da Vaccarezza in cambio del ripescaggio come Assessore di Galtieri. Nei primi mesi del 2019 Forza Italia e Lega potrebbero già lasciare la opposizione e sostenere il “Reggente” Galtieri (destinato a sostituire Melgrati in caso di condanna in primo grado al processo). Il Sindaco, molto teso nelle ultime ore, sa che il suo futuro politico è appeso all’imminente sentenza e che i nemici veri sono nella “sua” Maggioranza.

Massimo Parodi presidente del consiglio comunale ha aderito a Polis, associazione politica del sindaco di Imperia Claudio Scajola

COMMENTO – Il curioso ‘guastatore’, esperto sembrerebbe di voli pindarici,  nella parte finale pare voglia smentirsi da solo. Scrive di due situazioni differenti: ovvero elezioni prossime  con Galtieri capolista  e nello stesso tempo di riunioni di moderati di centro e di centro destra in consiglio comunale. E’ vero che il presidente del Consiglio comunale, avv. Massimo Parodi, come ha riportato Il Secolo XIX edizione di Imperia e che nel savonese non ha avuto risonanza, faceva parte di una delegazione di Polis (sostenitori del modello Claudio Scajola sindaco di Imperia) in visita al Parlamento Europeo. E tutto lascia prevedere che sarà proprio Parodi il primo savonese ad aderire a Polis, il cui obiettivo, come ha ricordato in pubblico lo stesso Scajola è di fare proseliti anche fuori i confini provinciali, in vista delle prossime elezioni comunali di primavera ed europee.

Le nostre fonti escludono ci siano stati incontri recenti tra  Galtieri e Angelo Vaccarezza, capogruppo regionale di FI, leader riconosciuto in provincia di Savona, già tra i più fedeli sostenitori di Scajola all’epoca di ministro ed esponente nazionale del partito di cui risulta tra gli ispiratori e coo-fondatori con Silvio Berlusconi.  Abbiamo comunque ‘girato’ la missiva a Galtieri e siamo in attesa di una risposta, se la ritiene utile. C’è da aggiungere che non si ha notizie che tra Vaccarezza e Galtieri ci siano mai state rivalità.

Gli ambienti che hanno sostenuto Melgrati sindaco ribadiscono di essere ‘solidi e coesi.’ A loro dire lo dimostrerebbe l’attività messa in atto, all’insegna della concretezza e del fare, in questi primi sei mesi. Il processo ‘spese pazze in Regione non è una novità di oggi, Melgrati pare si sia preparato anche alla peggiore delle ipotesi e c’è chi è pronto a scommettere che non si dimetterà.

Come spesso accade l’obiettivo di chi si propone di destabilizzare la giunta – maggioranza Melgrati, ottiene l’effetto contrario. Con uno scoop mediatico che non ha nulla di dirompente e semmai rafforza e rinsalda screzi che sono sempre possibili. Non è un coro, ognuno ha le proprie idee, importante è ci sia la sintesi e soprattutto l’operosità messa sul campo. Sono in primis i cittadini di Alassio a rendersi conto, a giudicare dai fatti. E’ verissimo che la tegola Invernizzi non ha giovato, ha creato più di un imbarazzo, ci si chiede perchè un personaggio del passato di Pier Paolo Pizzimbone, discusso e discutibile, abbia trovato ‘porte aperte’ nel Comune e tra assessori che pure non sono dei pivellini, nè nella professione, né nel loro passato. Si sono fidati, sbagliando col senno del poi, di un carissimo amico ed abituè del sindaco. Melgrati è stato, a sua volta, vittima di un presunto doppio gioco di Pizzimbone, al di là del fatto che nell’interogatorio davanti al Gip si sia difeso sostenendo che la sua attività, i suoi rapporti con i soci di ALASSIO AMBIENTE (appalto della Nettezza Urbana) non erano estorsivi, nè minacciosi, semmai frutto di un reciproco accordo per affrontare le salate sanzioni che il Comune pretendeva sulla base di presunti gravi disservizi e non rispetto del capitolato di appalto da parte delle tre aziende siciliane che si erano rivolte ad un’associazione anti-racket di Gela.

Come ha riportato Giovanni Ciolina sul Secolo XIX, al termine dell’interrogatorio di Pizzimbone: “… l’indagato ha chiarito dove erano stati nascosti i 16 mila euro consegnati da Giuseppe Busso della Eco Seib a La Porta (tornato libero dopo la confessione e la collaborazione). E per questo al termine dell’interrogatorio (difensori Giuliana Basso, figlia dell’ex sindaco di Diano Marina e  Gian Piero Chieppa di Torino) è stata presentata istanza  di arresti domiciliari.”  E qualora l’inchiesta fosse considerata praticamente conclusa nell’acquisizione delle prove, è probabile che Pizzimbone possa tornare nella villa di Andora dove vive con la moglie ed una figlia.

IL RESOCONTO – APPUNTI DEL CONSIGLIO COMUNALE

DIVULGATO DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE

Parodi: Segnala l’assenza giustificata del consigliere Rocco Invernizzi delegato dall’amministrazione a presenziare all’evento benefico che si svolge in contemporanea alla ex Chiesa Anglicana e dà lettura del messaggio dell’ex assessore Invernizzi che comunica di aver lasciato gli incarichi per il massimo rispetto nei confronti delle istituzioni, ribadendo estraneità ai noti fatti di cronaca. L’ex assessore invita a concentrare l’attenzione sull’attività amministrativa lasciando agli organi competenti il compito di svolgere le indagini opportune.

Loretta Zavaroni  ufficializza le proprie  dimissioni dal Consiglio Comunale: “Non è venire meno al mio impegno per la città di Alassio, né per Alassio 365. Dopo il mio impegno in 4 successive amministrazioni con ruoli differenti, ritengo doveroso farmi da parte per fare entrare energie nuove”

Il Sindaco Melgrati:

a – Ricordo che dopo le dimissioni spontanee dell’Assessore Invernizzi, all’interno della Giunta le deleghe ai Lavori Pubblici sono state assegnate al vicesindaco Angelo Galtieri, mentre quelle all’Ambiente, all’Informatica e alle Politiche Sociali – che peraltro già deteneva come consigliere incaricato – sono state affidate al gen dott. Giacomo Battaglia cui va nostro ringraziamento per aver accettato nostro incarico. A seguito dell’ingresso in Giunta del Gen Battaglia, già capogruppo di maggioranza, Roberta Zucchinetti è stata indicata come nuovo capogruppo di maggioranza

b – Doverosa una precisazione sull’interpellanza che è stata presentata dai consiglieri del gruppo Alassio Volta Pagina e che in sede di conferenza dei capigruppo è stata rigettata dal presidente del Consiglio perché presentava elementi formali di criticità nei confronti dell’indagine che la magistratura sta svolgendo in questo momento. “Abbiamo chiesto di modificare in talune locuzioni il documento e  dal rifiuto del gruppo di apportare le modifiche richieste  è dipeso il rigetto dell’interpellanza. Non vogliamo con questo sottrarci alle domande contenute nell’interpellanza e tralasciando quello che può essere oggetto dell’indagine, che non può e non deve essere discusso in questa sede. vorrei dare alcune risposte. L’indagine è in corso e io stesso sono stato convocato dalla Procura della Repubblica come persona informata sui fatti per l’ 8 gennaio prossimo per assunzione di informazioni. Quanto alle “leggende metropolitane”: Pizzimbone non ha mai avuto nessun ufficio in comune di Alassio. In questa vicenda Amministrazione Comunale è vittima e se ci sarà un rinvio a giudizio l’amministrazione si costituirà parte civile.  L’Amministrazione ha dato corso a un contradditorio con la ditta incaricata della nettezza urbana che si è già concretizzato in procedure sanzionatorie per circa 30 mila euro. – E’ in corso un ulteriore contenzioso con la medesima ditta per aver riscontrato ulteriori inadempienze al momento quantificate in un totale di circa 300mila euro. Che la città fosse sporca è un dato di fatto, che la città sia negli ultimi mesi profondamente migliorata è un ulteriore dato di fatto, che la ditta sia stata trovata inadempiente sotto molteplici aspetti è un ulteriore dato di fatto. Che non ci siano stati arresti per nessuno dell’amministrazione né provvedimenti di custodia cautelare  è un altro dato di fatto. Al momento l’amministrazione non ha attivato procedure per la risoluzione del contratto in essere e ha affidato alla ditta Erica – su una gara tra tre aziende e che nulla ha a che vedere con l’azienda attualmente incaricata dei servizi ambientali – l’incarico di progettazione per un nuovo servizio di raccolta differenziata.  Aggiungo che si sta delineando l’Ato provinciale che prevede tre ambiti e tra questi uno è quello del ponente savonese- Si sta valutando se affidare il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in house a una delle aziende totalmente pubblica  o se fare una gara pubblica. Un po’ quello che è successo per l’acqua dove siamo riusciti a mantenere la gestione dell’acqua in house. Analogamente saremmo così orientati a mantenere il servizio pubblico. La domanda che mi faccio e farò alla Procura è: come mai in 5 anni non è mai stata elevata una contravvenzione o un rilievo a questa ditta che aveva trasformato questa città in una città sporca!”

Parascosso (nella foto): ringrazio sinceramente il sindaco per le risposte spontanee fornite. Spiace per la querelle. Chiedevamo solo chiarezza su una grave vicenda che coinvolge il Comune.

Canepa: comunico di essere stato convocato in Procura, comunico che la sanzione di 30mila auro risale a una clausola messa da noi per il mancato raggiungimento del 55% di differenziato e che l’assessore ha sempre effettuato controllo del personale, anche se non dei mezzi impiegati dalla ditta. Invito a parlare di una città più o meno pulita e non sporca per il bene della città stessa. 2 Comunicazione del prelevamento dal Fondo di riserva avvenuto con deliberazione di G.C. n. 383 del 12/12/2018.

Mordente: Con delibera di Giunta 383 del 12 dicembre scorso sono stati prelevati Euro 4000 su bilancio 2018 per integrazione del capitolo di spesa relativo alle spese per il completamento delle luminarie natalizie. Mordente: Al fine di procedere con interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza del territorio territorio comunale dal Fondo Rischi sono stati prelevati ulteriori Euro 537.189

Votazione: 12 favorevoli  0 contrari 4 astenuti. Immediatamente esecutiva.

Piano di razionalizzazione 2018 delle società pubbliche detenute al 31/12/2017: Macheda dà lettura della tabella nella quale sono indicate quote attuali ed eventuali prospettive di modifiche. Gesco Srl quota del 100% in mantenimento, Bagni di Mare Srl in liquidazione, Sca quote 74,96% mantenimento, Marina di Alassio Spa di cui il comune possiede l’80% delle quote. Per rientrare nei termini di legge stiamo valutando o l’acquisto dell’ulteriore 20% o in subordine la cessione del 10%. Il percorso non è ancora stato definito ed è in corso la valutazione con il CNAM stesso anche al termine della perizia sul valore delle quote tuttora in corso

Zavaroni chiede ulteriori informazioni su Marina di Alassio. Risponde il Sindaco: l’obbiettivo è sempre stato, anche durante la campagna elettorale, quello  di mantenere nella compagine della Marina di Alassio, il CNAM e insieme a loro stiamo studiando le soluzioni: aumento di capitale o pagamento della quota come stabilito dalla perizia. Ma Marina di Alassio deve avere la presenza al suo interno sia del Comune sia del CNAM il cui apporto è fondamentale per l’attività della Marina stessa e per la straordinaria attività che il CNAM ha sempre svolto nel mondo velico a livello internazionale.

Votazione: 13 favorevoli 0 contrari 3 astenuti, Immediatamente esecutiva.

Regolamento comunale per l’applicazione dell’Imposta di Soggiorno – approvazione. Galtieri: L’argomento è noto, siamo qui per apportare una modifica sostanziale al regolamento approvato un anno fa. Un cambiamento che è il risultato di un confronto sereno e costruttivo con l’Associazione Albergatori.

Canepa: i due cavalli di battaglia di questa vostra amministrazione sono stati  pulizia e tassa di soggiorno. Su una c’è un’indagine in corso sull’altra avete fatto una giravolta e la stessa Associazione Albergatori si è dimostrato un organismo politicizzato. Oggi voi portate quanto noi avevamo già portato dopo aver penalizzato la città e manipolando l’informazione.

Galtieri: le rispondo citando l’articolo 3 del regolamento al punto 3 che lei ha firmato “I Comuni parte del seguente accordo s’impegnano, per tutta la durata di vigenza dell’imposta di soggiorno, a mantenere gli stanziamenti di spesa complessivi in materia di turismo…iscritti al bilancio preventivo all’esercizio antecedente l’entrata in vigore del regolamento comunale”. La tassa di soggiorno avrebbe così dovuto essere un “di più” per poter ampliare l’offerta turistica. Ma se a febbraio 2017 a bilancio sul capitolo del turismo erano stanziati 513mila euro, la previsione per il 2018 era di 476mila euro… Quello che è stato disatteso è il principio dell’Imposta di Soggiorno ed è il motivo che prima ha spinto gli albergatori a ricorrere al Tar, poi questa amministrazione ad azzerare l’imposta per il 2018 per poi sedersi al tavolo con gli albergatori e rivedere i contenuti del regolamento di attuazione. La delibera che presentiamo questa sera  non solo nasce da un percorso di condivisione, ma trasforma l’Imposta di Soggiorno in una tassa di scopo che destinerà non il 60%, ma l’intero ricavato dell’imposta stessa al Turismo in uno speciale capito di spesa espressamente vincolato. Come sarà speso verrà deciso dal Comitato del  Turismo. Noi abbiamo punti elettorali non dogmi, se le situazioni cambiano, è giusto adeguarci.

Casella: E’ una giravolta eclatante non perché non si possa cambiare idea ma perché in campagna elettorale i toni sono stati pesanti. Prendiamo atto del fatto però che questa decisione è stata presa in accordo con la categoria con cui ci siamo confrontati e che ci hanno fornito riflessioni confortanti.

Rossi: avreste fato meglio a dire che forse la precedente amministrazione aveva visto bene.

Galtieri: per quanto attiene gli indirizzi negli ultimi mesi di quest’anno e per tutto il 2019 abbiamo avviato un serio monitoraggio dei flussi turistici  che ci aiuterà a completare l’indagine e nell’autunno 2019 presenteremo un progetto di marketing territoriale con l’Università di Imperia e con un’agenzia esperta nel settore, destinato a coinvolgere non solo gli albergatori ma anche tutte le categorie attive sul nostro territorio

Canepa: anche noi abbiamo sempre lavorato con tutte le categorie provinciali degli albergatori, agenzie immobiliari, campeggi. Un percorso condiviso a livello provinciale. Quell’anno avevamo preso in carico il personale dello Iat ed è stata quella la ragione del minore importo al capitolo del turismo. Non abbiamo mai contravvenuto al patto. Non dateci colpe che non abbiamo. Noi siamo stati coerenti.

Parascosso: argomento caldo, e la tassa di soggiorno è comunque un mettere le mani nelle tasche della gente, ma la destinazione chiara e definita è sicuramente un valore aggiunto. Il nostro postulato è che la tassa deve essere un punto di arrivo non il punto di partenza. Qui è un punto di partenza ma forse perché la categoria è con l’acqua alla gola e occorre comunque fare scelte importanti come quelle che state facendo con l’Università di Imperia e con il manager che avete individuato. Credo nell’onestà intellettuale di chi l’aveva istituita e della vostra che sulla tassa di soggiorno avete cambiato idea. Sono però convinto che questa imposta rappresenti  l’incapacità amministrativa di gestire la situazione sia della precedente amministrazione sia della attuale.

Galtieri: ripeto il nostro era un punto non un dogma. Preso atto della situazione e dal desiderio espresso degli albergatori, abbiamo ritenuto di rivedere le nostre posizioni

Melgrati: E’ vero che ci siamo sempre dichiarati contrari alla tassa di soggiorno. Io sono ancora contrario, a questa e all’istituzione di ogni nuova gabella. E appena insediati l’abbiamo azzerata. Ma gli albergatori ci hanno chiesto cosa potevamo fare per la promozione turistica e sinceramente, con le risorse in cassa, la risposta è stata ben poco. Così sono venuti a chiederci di ripristinarla per far fronte alla necessità di individuare nuove strategie di marketing turistico, ma a patto che il 100% della tassa di soggiorno fosse destinato al turismo e gestito dall’associazione albergatori. E così abbiamo significativamente mutato il contenuto del regolamento: ogni euro che arriverà dalla tassa di soggiorno sarà reinvestita nel turismo e nella pianificazione del Comitato per il Turismo per offrire al turismo Alassino l’opportunità che merita.

Rossi: inaccettabile prendere parte a questa votazione perché ci sentiamo presi in giro come consiglieri come ex amministratori e come cittadini. Per questo abbandoniamo l’aula.

Zavaroni: per coerenza col nostro programma elettorale annuncio il voto contrario

Zucchinetti: ascoltate le problematiche, recepite le motivazioni per il ripristino dell’imposta, votiamo favorevoli

Votazione: 11favorevoli,  1contrari, 2astenuti. Immediatamente esecutiva.

Approvazione schema di convenzione tra i comuni di Alassio e Garlenda per la gestione in forma associata delle funzioni e servizi inerenti l’Ufficio Tecnico.

Giannotta: si tratta di una convenzione già attuata in fase sperimentale per la prima volta nel 2017 e prorogata, ne 2018, ora in scadenza. Ne è stata verificata la validità che ha prodotto ottimi risultati operativi per entrambi le amministrazioni. Votazione: 11 favorevoli,  0 contrari, 3astenuti. Immediatamente esecutiva.

Interpellanza presentata dal Gruppo Consiliare Alassio Volta Pagina avente ad oggetto: “Chiarimenti sulle procedure e tempistiche delle nomine nella GE.S.CO. srl e Marina di Alassio SpA”. Dopo una dettagliata risposta dell’Assessore Macheda che annuncia per la metà di gennaio la definizione dei cda di Gesco e Marina di Alassio, i consiglieri di Alassio Volta Pagina si dichiarano soddisfatti.

Alassio Salute: lo spettro della cancellazione, la volontà di mantenere il presidio

Fondamentale per i servizi alla comunità e alla persona. L’invito di medici e sindaco alla Regione per valutare soluzioni anche di rilancio della struttura,

A rischio non c’è solo la sopravvivenza di un centro salute, ma l’intera sanità del nostro territorio. Il grido di allarme, bello forte, arriva dal Sindaco di Alassio Marco Melgrati e dal direttore e fondatore di Alassio Salute, Francesco Bogliolo. Il 31 dicembre su indicazione dell’Assessorato della Regione verrà infatti a decadere il contratto a tre tra Alassio Salute, Comune di Alassio e Asl Savonese che da 15 anni permette al centro di fornire fondamentali servizi sanitari alla persona e alla comunità 12 ore al giorno 7 giorni su 7. “Anche Alassio Salute è finito nel progetto di smantellamento dei centri salute – spiega lo stesso Bogliolo – e dal 1° gennaio l’Assessorato alla Sanità della Regione Liguria non ha più voluto rinnovare quello che può essere considerato un vero e proprio fiore all’occhiello del progetto: un polo della sanità territoriale aperto 12 h giorno 7 gg su 7, tutto l’anno. Hanno deciso che non serve più”

Alassio Salute è sicuramente un’esperienza e  un progetto che per oltre 15 ha funzionato egregiamente fornendo servizi fondamentali alla comunità e alla persona e producendo anche un risparmio in termini di costi di gestione “Lavorare in gruppo come abbiamo lavorato noi ad Alassio – conferma Bogliolo – comporta un indubbio vantaggio anche in campo di economia sanitaria: sono dati incontrovertibili forniti dall’Asl stessa. Per altri motivi si è deciso che questa cosa non s’ha da fare più. Viene chiusa senza peraltro proporre un’alternativa”.

Stando così le cose, conti alla mano dal 1° gennaio Alassio Salute dovrà diminuire sensibilmente i servizi sanitari e, naturalmente anche l’orario di apertura al pubblico più che dimezzato: 6 ore al giorno 5 giorni su 7. “Alassio Salute è un progetto che sentiamo profondamente nostro. Nato con Marco Melgrati e con noi – continua Bogliolo – ci siamo confrontati, anche con i medici coinvolti nel progetto e abbiamo deciso che per ancora due mesi, a nostre spese, cercheremo di mantenere servizi e orari il più possibile vicini all’attuale assetto. In questo lasso di tempo cercheremo di costruire un altro percorso che permetta di salvare il progetto e il servizio. Nella giornata di ieri ci siamo seduti al tavolo della Regione, per un confronto diretto con l’Assessorato che ha manifestato l’impegno a cercare una soluzione nei primi giorni del 2019. Noi ci siamo impegnati per i prossimi 60 giorni investendo solo risorse proprie a mantenere il servizio per evitare grosso disagio all’utenza, residente e turistica, ​anche in un periodo ad alto rischio di morbilità a causa delle influenze. Ma oltre i due mesi non sarà più possibile.

Ci auguriamo che in questo lasso di tempo l’Assessorato alla Sanità della Regione comprenda le conseguenze e anziché staccare la spina, rilanci con una proposta più moderna di quella varata 15 anni fa. Noi saremmo più che disponibili a rilanciare, non lo siamo a fare un passo indietro” “Siamo fiduciosi che il Presidente della Regione si faccia carico di questo problema – commenta Marco Melgrati che del progetto, quindici anni fa era stato il promotore e primo sostenitore – Non possiamo pensare che i centri salute chiudano e che i cittadini debbano far chilometri per servizi di prima necessità. Parliamo di servizi al cittadino che non possono essere forniti diversamente. Parliamo di strutture create in risposta a una precisa necessità che arriva da considerazioni logistiche, di flussi turistici, di popolazione anziana, e di mancanza di ospedali. Strutture che funzionano e che sono diventate punto di riferimento della popolazione e che non possano venire a mancare. Confido che la Regione valuti soluzioni alternative e che nel frattempo conceda una proroga. Si tratta in ultima analisi di denaro pubblico destinato alla sanità e ai servizi sanitari al cittadino e che da questa finalità non può essere distolto.

 

 

 


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