Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Savona chiude la boutique Brunetto, Albenga lascia ‘Motivi’ alle Serre, Mondovicino senza Spinnaker Group del ‘re alassino’ dei negozi


L’apertura e la chiusura di attività commerciali spesso fa più notizia di una dismissione artigianale o alberghiera soprattutto quando l’insegna è sinonimo di un successo e di un prestigio che si spegne. E a volte senza echi mediatici. L’estate 2019 segna l’addio, a Savona, della esclusiva boutique Brunetto, sia per i marchi, sia per la fortuna che ha ‘ accompagnato’ un giovane imprenditore. A sorpresa l’annuncio “si chiude” del punto vendita Motivi (Gruppo Miroglio, abbigliamento donna di alta gamma) nel Centro Commerciale Le Serre di Albenga. Un paio di mesi fa, senza clamori, ha lasciato Mondovicino, lo Spinnaker Group dell’alassino Claudio Betti,  ‘re dei negozi’ in Riviera, con attività anche a Portofino, una presenza, da export, in Giappone e Cina, vice presidente della Camera Italia Buyer Moda. Esordio datato 1976 con Lorenza Betti, mamma dinamica e intraprendente.Tiziano Brunetto di cui trucioli si è occupato più volte sull’onda di nuove aperture e exploit commerciale ha comunicato ai clienti che “il 31 Luglio la Boutique Tiziano Brunetto di Savona chiude definitivamente. Non si perda gli ultimissimi giorni con i nuovi capi della collezione autunno inverno. I tuoi capi preferiti a partire da 20 € e tante idee per il tuo Natale!

Stringato il messaggio di ‘Motivi‘: ” Il negozio di Albenga ha chiuso la propria attività, trovi i saldi nel negozio di Savona o on line”. La società proprietaria ha punti vendida in tutte le regioni dall’Alto Adige alla Sicilia, alla Sardegna”. La società fa parte del Gruppo Miroglio, nato ad Alba e diventato una realtà industriale italiana, leader a livello internazionale nel comparto della moda e del tessile,  punto di riferimento della logistica integrata. Con lo slogan “l’innovazione è la nostra tradizione e cultura”.

Claudio Betti titolare, con la mamma, dello Spennaker Group’, alta moda abbigliamento, che ad Alassio si è estesa nelle calzature e borse, un outlet a Polo 90 ad Albenga, punto vendita a Portofino e molto attivo nell’export asiatico emergente

Forse meno prevista la decisione di Claudio Betti di lasciare un mega spazio commerciale a ‘Mondovicino‘. Un’esperienza senz’altro più difficile e complessa, che nel corso degli anni ha colpito con la ‘chiusura’ altri marchi ed altri negozi, ma un buon ricambio si direbbe, improntato soprattutto  al mercato popolare, meno In. Mondovicino che deve combattere la concorrenza di un ‘fratello maggiore’, come età e spalle larghe, quale è il ‘mega dei mega’ di Serravalle outlet e da ultimo confrontarsi con un nuovo centro commerciale (fascia medio alta) sorta nel torinese. Insomma per i prodotti in vendita, i prezzi del Becchi Group, pur spinti da promozioni e fine serie, non davano gli utili, né coprivano le spese di affitto e personale. Una gestione in rosso, da qui il responso senza indugi di rinunciare alla sede di Mondovì.

Betti continua a concentrarsi ed espandersi ad Alassio dove non mancano i dubbiosi e chi si pone interrogativi, in un momento in cui tutto il settore moda ed affini è cresciuto quanto a numeri, forse non altrettanto in fatturato o perlomeno nel rapporto con gli utili di fine anno. Anche qualche marchio di prestigio che ha aperto negozi, con vendita diretta (a cominciare dal punto vendita della catena  di Lapo Elkann Agnelli), segnano costanti trend negativi. Si salva la fascia media – bassa, piccole attività familiari che puntano su un’offerta capace di incontrare i gusti (e i portafogli) dei vacanzieri, dei clienti del fine settimana, dei ponti festivi. I mesi meno affollati fanno emergere una clientela con maggiore capacità di spesa e propensione al capo firmato o  ancora da acquisto in boutique o similare.

Antonio Guidara imperenditore

La sfida di Betti  Group a quanto sembrerebbe non è tanto il successo crescente sui mercati asiatici, quanto tenere le posizioni delle attività del ‘lusso’ ad Alassio, dello shopping  outlet a Polo 90, a fianco delle sale Multiplex, nel mega complesso realizzato dall’imprenditore Antonio Guidara che ha già rinunciato alla realizzazione di un hotel e di un centro congressi, ad espandersi dopo il boom anni ’90. La moglie Maria Nicoletta Eugenia Bruno è titolare della impresa edile Kost, mentre il marito dell’omonima azienda di costruzioni edili ed altre società satellite. Una famiglia piuttosto riservata, estranea per quanto si vede alle associazioni elitarie, ma anche ‘avara’ di frequentazioni salottiere. Il Secolo XIX aveva scritto di una partecipazione (10 per cento ?) nelle società alassine di Betti, non sono mancate neppure le indiscrezioni legali di difficoltà che sta attraversando l’attività immobiliare di Guidara, conseguenti ed aggravate da otto, nove anni di stasi nell’edilizia,  solo ora in debole ripresa. Si aggiunga la politica bancaria che ha stretto il cordone del credito, soprattutto in Liguria.

 

 

 


Avatar

Trucioli

Torna in alto