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Liguria e Basso Piemonte

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Finalmente pescatori di anguille. L’assessore Mai esulta:attesa dal 2014.Ecco dove si pesca


I mass media liguri e del bacino piemontese di Cuneo ed Alessandria non hanno dato granché importanza alla notizia che scaturisce da un comunicato stampa della Regione Liguria. Si tratta dei pescatori di anguille che finalmente potranno esibire tutta la loro perizia. Un tempo andava di moda (‘essere viscido come un’anguilla’ per significare eludere abilmente domande o situazioni imbarazzanti o sgradevoli), oggi il tema anguilla è riproposto da un comunicato stampa dell’assessore regionale alla Pesca, Stefano Mai. La buona novella ? Dai 2014 si era arenata la pratica pesca all’anguilla nei corsi d’acqua della Liguria, ora si può tornare a pescare, meglio con le tenebre. E poi sarà utile trovare il ristorante per la ‘specialità all’anguilla’. Un menù che si è perso. Perlomeno non è pesce dall’allevamento, almeno quello che si pescherà in corsi d’acqua elencanti minuziosamente.  E per favore niente allusioni !PESCA: OK ALLE MODALITÀ DI PRELIEVO DELLE ANGUILLE (leggi modalità operative….).

ASSESSORE MAI: “LUNGO LAVORO, MA FINALMENTE SBLOCCHIAMO UN ITER FERMO DAL 2014”

Varazze alla lezione didattica sulla spiaggia presente anche l’assessore regionale Stefano Mai, non è la specialità all’anguilla, ma presto potremo degustare un delizioso piatto: “viscido come l’anguilla”

COMUNICATO STAMPA – Anche in Liguria si tornerà a pescare l’anguilla. Con due decreti regionali, infatti, sono state approvate le modalità operative per l’autorizzazione al prelievo. “È stato un lungo lavoro – commenta l’assessore regionale alla Pesca Stefano Mai – ma finalmente siamo riusciti a sbloccare un iter fermo dal 2014 per la mancanza di un piano regionale di gestione del prelievo dell’anguilla, documento indispensabile perché le Regioni possano rilasciare le autorizzazioni per la pesca ricreativa”. Il piano di gestione regionale è stato elaborato all’interno del progetto Lema- Ligurian Eel management plan, in collaborazione con il Distav dell’Università di Genova. “Il piano – spiega l’assessore Mai – è in linea con il piano nazionale, ha ottenuto l’autorizzazione da parte della Direzione generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura e del Mipaaf. Il prelievo dell’anguilla, che potrà avvenire nelle ore diurne in tutto il territorio regionale, mentre è limitato ad alcuni corsi d’acqua nelle ore serali, è finalizzato a implementare le conoscenze scientifiche. Per poter ampliare il numero dei corsi d’acqua è necessario avere un quadro più approfondito della presenza dell’anguilla e delle catture in Liguria.  Con l’aiuto delle associazioni di pesca sportiva e raccogliendo maggiori e puntuali conoscenze, nei prossimi anni, sarà possibile approvare il piano di gestione regionale e ampliare ulteriormente l’elenco dei corsi d’acqua in cui è consentita la pesca notturna delle anguille”.

La pesca all’anguilla in Liguria si aprirà un’ora prima dell’alba dell’ultima domenica di febbraio per concludersi al tramonto della prima domenica di ottobre, in concomitanza dell’apertura della pesca alla trota fario. I tratti di corsi d’acqua consentiti per la pesca notturna dell’anguilla sono: i torrenti Roia/Bevera, Nervia, Argentina, Arroscia, acque categoria B e C (Imperia); torrente Polcevera – dal Ponte della Forestale (Zona Ipercoop) e Pontedecimo (sotto piscine), Fiume Entella – dal Ponte della Maddalena al ponte presso l’Ipermercato Basko a Caperana (Genova); nel fiume Magra – dal Ponte della Colombiera al ponte della Ferrovia a Sarzana (alla Spezia); nel torrente Teiro tratto compreso tra il ponte della Cartiera ed il ponte Paranzo in comune di Varazze; torrente Neva tratto compreso tra la confluenza del Rio Cornaldo in comune di Zuccarello ed il ponte dell’Aurelia bis in comune di Cisano sul Neva, torrente Arroscia tratto compreso tra il confine con la provincia di Imperia ed il ponte autostradale nel comune di Ortovero e di Villanova d’Albenga; torrente Maremola in comune di Tovo San Giacomo (Savona).


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