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Cairo, al Patetta studenti espongono lavori di ‘Comunicazione Aumentativa Alternativa’


Tre giorni di esposizione (dal 24 al 26 maggio 2018) dei lavori degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Federico Patetta’ utilizzando la Comunicazione Aumentativa Alternativa per incrementare le competenze di espressione e socializzazione di allievi con difficoltà verbali. Ovvero un insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie, che sfrutta l’intero ventaglio dei sistemi di espressione non verbale, osserva la pedagogista Stefania Gallo. Leggi anche: si è conclusa, dopo sei incontri, la terza edizione del progetto ‘ab origine’ con la partecipazione di 250 appassionati, tra cui 100 studenti e 65 docenti.

Esprimere emozioni, sensazioni e sentimenti oltre le parole. L’Istituto d’Istruzione Superiore “Federico Patetta”, in collaborazione con la Città di Cairo Montenotte, ha condotto un esperimento innovativo e coinvolgente, utilizzando la C.A.A. (Comunicazione Aumentativa Alternativa) per migliorare e incrementare le competenze di espressione e socializzazione di allievi con difficoltà verbali. I partecipanti al Laboratorio C.A.A. guidati dalla pedagogista Stefania Gallo, hanno sperimentato questa un insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie, che sfrutta l’intero ventaglio dei sistemi di espressione non verbale. Analizzando le competenze specifiche di ogni soggetto, la C.A.A. individua le migliori strategie di trasmissione del Logos con strumenti alternativi al linguaggio orale: un’opportunità di comunicazione e, quindi, di effettivo coinvolgimento degli allievi nella vita scolastica.

I lavori degli studenti del  laboratorio C.A.A. sono stati presentati giovedì 24 maggio, dalle ore 16 alle 18, nel foyer del Teatro comunale “Osvaldo Chebello” nel Palazzo di Città di Cairo Montenotte. L’esposizione prosegue il 25 e il 26 maggio con gli stessi orari. La cittadinanza è invitata.

SI E’ CONCLUSA LA TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO AB ORIGINE

Con la visita al sito archeologico di Casteirolo si è conclusa la terza edizione del Progetto “Ab Origine”, organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “Federico Patetta” di Cairo Montenotte in collaborazione con la Società Savonese di Storia Patria e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Valbormida, con il patrocinio della Città di Cairo Montenotte. Quaranta partecipanti – distribuiti tra studenti, docenti delle scuole medie inferiori e superiori di Cairo Montenotte, studiosi e appassionati – si sono inerpicati ieri sulla collina alle spalle di Cairo Montenotte per scoprire “sul campo” l’affascinante mondo dell’archeologia sotto la guida e il controllo degli archeologi Carmelo Prestipino e Silvia Pirotto (Società Savonese Storia Patria) che hanno proposto una lezione di storia antica valbormidese e, insieme, un saggio di metodologia della ricerca archeologica.

I numeri del progetto “Ab Origine” sembrano confermare la validità dell’esperimento della scuola cairese (una novità in campo regionale per la qualità dei contenuti e l’ampiezza dell’impegno progettuale) che ha voluto coniugare la vocazione progettuale dell’Istituto con uno studio finalmente scientifico e condiviso della storia locale. Ai sei incontri del Progetto hanno partecipato complessivamente oltre 250 appassionati, tra cui cento studenti e sessantacinque docenti. Grazie alla qualità assoluta dei relatori (dai docenti universitari Francesco Surdich e Maura Fortunati agli autori di fortunati saggi storici quali Furio Ciciliot e Marcello Penner, da archeologi quali Carmelo Prestipino e Silvia Pirotto ad Alessandro Garulla e Marco Colman, autori del ritrovamento subacqueo dei resti della battaglia dimenticata di Capo Noli, una scoperta di portata mondiale), al rigore metodologico e a un’esposizione comprensibile a tutti, la terza edizione di “Ab Origine” è diventata l’occasione per condividere “verticalmente” la conoscenza della storia locale tra professori e allievi e per approfondire tale “cultura” direttamente sul campo.

Il progetto ha lasciato nei partecipanti la curiosità e l’emozione nel riscoprire atti e documenti di cui molti ignoravano l’esistenza, dai “Registri della Catena” del Comune di Savona agli Statuti medievali di Cairo, Carcare, Pallare e delle tante comunità rurali della Valbormida, dalla riscoperta di Andalù di Savignone e dei mercanti liguri del Medioevo al Catasto antico di Lodisio, un vero gioiello nella documentazione catastale del Seicento attualmente  conservato all’Archivio Storico di Piana Crixia e di cui si auspica un restauro urgente.

Ma il Progetto è stato anche un modo per “discutere insieme” tra studenti e docenti, su tanti aspetti dimenticati della storia antica e recente della Valbormida e per cominciare, quindi, un lavoro di ricerca e approfondimento sulla storia valbormidese in sinergia -finalmente – tra tutte le scuole del territorio. Una sinergia che è già in atto (con il lavoro comune sulla storia dell’emigrazione in Valbormida tra le scuole medie e l’Istituto “Patetta”) e che promette di dare ottimi frutti in futuro.


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