A partire dal XIII° secolo in buona parte della nostra penisola si assiste al fenomeno di redazione degli statuti, ossia ogni comunità provvede a mettere per iscritto le proprie norme. Tra l’altro, gli statuti sono anche per noi una fonte straordinariamente vivace per comprendere le dinamiche sociali e gli aspetti più caratteristici della vita di tutti i giorni. L’ argomento sarà affrontato – venerdì 4 maggio 2018, ore 16.00, aula magna del liceo Chiabrera Martini, via Aonzo, Savona – in una conferenza di Maura Fortunati (Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova) intitolata Statuti e ordinamenti delle comunità medievali locali. Leggi anche: L’Istituto di Istruzione Superiore “Federico Patetta” di Cairo Montenotte organizza un Incontro di Studio con Marcello Penner (Società Savonese Storia Patria) sul tema: La storia industriale attraverso le fonti locali: il caso della “Tardy & Benech”. Leggi anche: quattro studenti del Patetta hanno vinto il ‘Viaggio dela Memoria’.
L’intervento didattico è compreso in una serie di iniziative culturali, dedicate a docenti e studenti ma aperte a tutti, all’interno della convenzione stipulata tra il Liceo Chiabrera – Martini di Savona e la Società Savonese di Storia Patria. Lo statuto non è però solo un arido testo giuridico, ma è la “fotografia sociale” di una comunità e di un’epoca, una “fonte storica” che ci racconta i mille aspetti della civiltà comunale, preziosa per comprendere le strutture economiche e sociali di una comunità ma anche, come nel caso savonese, per meglio comprendere gli equilibri politici all’interno del comune stesso e, soprattutto, nei confronti di Genova.
AL PATETTA IL CASO DELLA ‘TARDY & BENECH’
L’Istituto di Istruzione Superiore “Federico Patetta” di Cairo Montenotte organizza un Incontro di Studio con Marcello Penner (Società Savonese Storia Patria) sul tema:
La storia industriale attraverso le fonti locali: il caso della “Tardy & Benech”.
Marcello Penner, esperto di storia industriale locale, spiegherà ai partecipanti attraverso quali dati e quali fonti ha potuto ricostruire la nascita, le vicende interne e la vita sociale della “Tardy & Benech”, la grande impresa savonese nata nel 1861 e che ha cambiato il volto di Savona negli ultimi 150 anni. Un’analisi irta di difficoltà, compiuta consultando fonti disparate, eterogenee e spesso inaspettate, ma culminata con i volumi “Dall’usina Tardy al grande stabilimento Tardy e Benech” e “Una fabbrica all’ombra del Priamàr : l’industria del ferro e dell’acciaio a Savona: 1861-1993”, due volumi che hanno permesso di tracciare un quadro inedito e di grande interesse scientifico sulla Savona economica di Ottocento e Novecento. Una lezione di metodologia della ricerca storica, insomma, che è insieme l’affresco della vita di uno stabilimento e una traccia per poter studiare finalmente in modo scientifico la storia industriale a livello locale.
Il Seminario di Marcello Penner si terrà venerdì 11 maggio 2018 alle ore 14.30 presso la sede di Via Allende, 2 dell’Istituto “Patetta” a Cairo Montenotte. L’iniziativa rientra nel Progetto “Ab Origine – Aspetti di storia della Val Bormida”, organizzato dall’Istituto in collaborazione con la Società Savonese Storia Patria e l’Istituto Internazionale Studi Liguri – Sezione Valbormida, con il patrocinio della Città di Cairo Montenotte.
L’incontro è aperto a tutti. La cittadinanza è invitata.
L’AIRONE LEON PANCALDO, MASCOTTE DEL PORTO, VIVE IN DARSENA
La Stampa – Savona ha dato notizia il 17 aprile scorso che da diversi mesi (?) un airone pattuglia la Darsena e aspetta cibo dal vicino peschereccio Bacicin, Aggiungendo che forse è rimasto indietro rispetto agli altri già migrati verso luoghi più caldi. Airone che a Savona hanno ribattezzato ‘Leon Pancaldo’ come il grande navigatore savonese e che, invece, ha trovato casa in città. Il posto preferito dell’airone cenerino ha come habitat il Nord America ed è imparentato con l’airone azzurro. A Savona si ferma spesso e volentieri a poppa o a prua dello storico peschereccio Bacicin V.
E già, ma a Savona non sanno che l’airone (identico nelle foto che pubblichiamo) ha fatto una lunga tappa a Loano, con l’inattesa sorpresa per un anziano cronista che da un giorno all’altro si è trovato quasi ripulita la grande vasca del giardino di casa che ospitava diverse qualità di pesci rossi ed altri anche pregiati, con almeno 15 – 20 anni d’età. Dalle acque del torrente Nimbalto ogni giorno raggiungeva il giardino e li faceva il suo pasto. Quando il giornalista si è accorto dell’insolito ‘visitatore – cacciatore’ era ormai troppo tardi. Erano trascorsi un decina di giorni, tanto è durata la sosta nell’alveo del Nimbalto e zone circostanti. Si lasciava avvicinare, fotografare a qualche metro, ma non troppo, sempre comunque guardingo alla prima mossa per levarsi in volore e posarsi su un vicino camino del tetto. La sua prima tappa migratoria, dopo Loano, l’ultimo tratto del torrente Maremola e da qui, tutto fa supporre, si sia trasferito a Savona.