Un record di 29 anni per Marco Federici. Di lui si sono occupate, in passato, le cronache politiche e non solo. E’ stato consigliere comunale di minoranza a Borghetto S. Spirito e poi eletto nell’assemblea provinciale, sempre in quota Lega Nord. Un problema di udito, fin da bambino, gli crea più di un handicap, ma senza impedirgli di essere pignolo, certosino, preparato e battagliero. Lo era da pubblico amministratore con interpellanze, interrogazioni, mozioni, ai sindaci, esposti all’allora Coreco, alla magistratura, alla Corte dei Conti. Ha rappresentato per anni le ragioni del Comune di Loano nei ricorsi in seno alla Commissione tributaria. Un vero spauracchio e quasi sempre portava ‘a casa’ la vittoria per Palazzo Doria. Diploma da geometra, assegnato all’Ufficio Tributi, è stato più di una volta protagonista di ‘scontri’ e denunce, anche personali e d’ufficio, con colleghi/e di lavoro. Ha una causa in corso con il Comune, giacente alla Cassazione civile che potrebbe costargli decine di migliaia di €. Federici ininterrottamente eletto nella RSU con Diccap.
Per lui non sono rose e fiori a Palazzo Doria, al punto che quando abbiamo cercato di contattarlo ha risposto che il nuovo regolamento comunale vieta tassativamente ai dipendenti qualsiasi contatto con la stampa, solo i dirigenti, se autorizzati, possono dare informazioni di pubblica utilità, mai comunque nella sfera della privacy. Eppure c’è tanto di carta intestata al Comune di Loano, elezioni rappresentanze sindacali unitarie svoltesi il 1718 e 19 aprile. Quattro le liste: 85 votanti su 126 aventi diritto (tanti sono i dipendenti oggi, quando abbiamo mosso i primi passi nel giornalismo locale e provinciale nel 1967, i comunali erano 27, con due geometri, tre vigili – comandante Attilio Ripamonti – con un messo notificatore, due impiagate all’anagrafe con Serafina Briasco….sindaco era il comm. Felice Elice che non percepiva emolumenti, né rimborsi spese, anzi destinava in toto la sua indennità ai concittadini bisognosi, in particolare famiglie con più figli, ricordiamo tra i beneficiari anche la mamma di un sindaco loanese).
Sono risultati eletti per la CGIL – funzione pubblica: Francesco Savoldi (15
voti), Stefania Remonato (10), Franco Giordano (7), per la Cisl – FP: Marta Gargiulo (12), non eletto Claudio Giusto (5). UILFPL: Matteo Silvestri (20) Enrico Badano (1). DICCAP: Marco Federici 5, non eletti Alessandro Tiranti (3), Valentino Visconti (2). Pietro Volpe, Francesco Piccardo, Stefano Scarato tutti a quota zero. La lista più votata è stata la Cgil 37 contro i 56 della precedente elezione, al secondo posto la Uil 21 contro i 13 (dunque in crescita), la Cisl 17 contro 8 pure in crescita, Infine Diccap 10 contro 18. Una nota, diciamo curiosa, la bocciatura del geometra Pergiulio Calcagno che con 5 voti è stato l’unico della lista Cgil a rimanere escluso.
A proposito del geom. Federici non da oggi fa parte del movimento e degli Amici di Beppe Grillo, è stato organizzatore di incontri, assemblee ed eventi. Tra i promotori di chi avrebbe voluto i 5 Stelle impegnati in consultazioni locali del comprensorio loanese, ma non ha
ricevuto l’ok ed ora la sua prossima sfida pare attenderla alle future elezioni regionali, sempre che i vertici del Movimento siano d’accordo. E il suo handicap non sia un remora insuperabile. Insomma ciò che riusciva con la Lega Nord non trova semaforo verde con i grillini liguri e savonesi. Sull’altro piatto della bilancia la competenza e la preparazione nella macchina amministrativa, nel settore tecnico e tributario. Ne sanno qualcosa parecchi contribuenti proprietari di immobili a Loano, ma anche nel comparto del suolo pubblico dato in concessione.