Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Noli: a 101 anni ci ha lasciato Fina, la sarta che perse il fidanzato sul fronte russo, ma non si è più sposata e ha continuato a portare un fiore sulla tomba dei Caduti, ad Altare


Il computer produce “sorprese” quando, evidentemente, schiacci un tasto sbagliato. Chiedo scusa per quello che mi è accaduto inspiegabilmente la settimana scorsa. Riprendo da quel “moncone” (incompleto e comunque da dimenticare) uscito in lettura; restano sempre validi gli allegati del Comunicato e le due Mozioni (perchè materiale inoltrato a parte). Oggi l’intento è quello di riscrivere gli stessi concetti. Nota di trucioli: il veterano comandante Gambetta ricorda in poche righe che se n’è andata Delfina Rosa (Fina) Calcagno, a 101 anni, lasciando nipoti e parenti, ma soprattutto un esempio di lavoro e senza i riflettori della cronaca. Il riscatto di una donna che per oltre 70 anni ha gelosamente custodito il ricordo, l’affetto imperituro per il fidanzato, ragazzone mandato a morire sul fronte russo, tra inenarrabili sofferenze e sacrifici. Non è morto in Patria, per difendere la sua e la nostra Patria, ma lontano centinaia di chilometri in una guerra voluta da un regime fascista, da una dittatura. Fina, nel silenzio e senza clamori, ha dato esempio raro di vita e virtù.
Il Consiglio Comunale di lunedì 9 aprile, alla fine, ha lasciato attonite le oltre trenta persone presenti e molto attente.  A cominciare dalla constatazione, da parte della minoranza, circa un’informazione procedurale data per eseguita dalla maggioranza nella “trascrizione interventi consiglieri nel verbale del C.C. No 21 del 31/07/2017” riguardante passaggi pedonali sulla costruenda nuova viabilità sul Rio Luminella. Secondo la minoranza, quello che era stato assicurato come “attuato” da parte della  maggioranza, e cioè la certezza di accesso viario a tutte le abitazioni, ad oggi non pare veritiero che tutti siano stati certificati/assicurati legalmente; quindi denuncia di informativa non corretta. Infatti il consigliere  Rinaldo

L’ombra lunga, con strascichi velenosi lasciati dalla vicenda di Giuseppina Ghersi, incombe ormai su Noli in modo inequivocabile come conferma il voto sull’appello dell’Anpi, bocciato dalla maggioranza del sindaco Niccoli, con un capzioso ricorso al regolamento comunale. Nella foto il sindaco Niccoli, il capogruppo in Regione Vaccarezza (FI), il consigliere Pollero e l’ex sindacalista Cgil, iscritto al Pd, Bruno Spagnoletti, da pochi giorni editorialista, esperto economico, per Savona News oltre a firma di punta e successo di trucioli savonesi del blogger Antonio Signorile di Savona. Era la cerimonia  della posa di una lapide che vide la mobilitazione, per la prima volta nella storia di Noli, di oltre 50 agenti di polizia, carabinieri, Guardia di Finanza, per il clima infuocato delle vigilia e la presenza di attivisti di CasaPound arrivati soprattutto da Genova. Ha prevalso il buon senso, ma pare siano rimaste le ferite.

Tissone conferma che “ci stiamo lavorando”.
L’argomento che interessava l’interpellanza prodotta dalla minoranza sulle strutture scolastiche, nuova palestra, adeguamenti, è stato oggetto di un acceso dibattito tra la consigliera Piera Barisone, che si è trovata contestata dalle domande/precisazioni formulate dall’ex Sindaco Repetto e con interventi mirati del capo gruppo Fossati. Alla fine, il Sindaco Niccoli ha preferito “tagliare corto”, assicurando che, tranne eventi catastrofici, con l’inizio del prossimo anno scolastico 2018/19 si vedrà la nuova struttura scolastica locale totalmente unificata ed operativa.

C’è stato un voto contrario della minoranza alla  ratifica della delibera di Giunta su una variazione urgente al bilancio di previsione.
Voto favorevole, invece, per la convenzione triennio 2018/2020 con il Comune di Spotorno per l’organizzazione e gestione del programma territoriale di accoglienza integrata mediante il sistema di protezione per i richiedenti asilo ed i rifugiati (Tosse).
L’ordine del giorno che ha richiamato l’inusuale partecipazione di tanti cittadini è stato l’interesse per assistere all’approvazione del  Piano comunale Organizzazione Sistema Telecomunicazioni, il POST.  Il Sindaco (su richiesta) ha chiuso temporaneamente il Consiglio per tre minuti onde permettere la lettura di una schematica comunicazione da parte del portavoce del Comitato Mariuccia Vincenti, comunicazione prodotta per intero qui sotto e che al termine, ha allertato la minoranza che ha subito chiesto chiarimenti in proposito.
In breve: si è potuto constatare che il Piano, se fosse stato approvato con la documentazione esistente, e che per legge entra da subito in vigore, non avrebbe rappresentato la realtà dello stato attuale. Per questo motivo, preso atto del contenuto del comunicato, tutti d’accordo nel ritirare l’OdG, e ripresentare la discussione e l’approvazione alla prossima seduta dei Consiglio, questa volta con tutta la documentazione e cartografia aggiornate.
Per il quieto vivere, è prevedibile che tutte le passate gravi incongruenze denunciate nel Comunicato (non richiesto per la messa agli atti) non saranno quindi oggetto di approfondimento da parte delle due fazioni presenti in Consiglio e rappresentate dai due ultimi Sindaci responsabili dei procedimenti  (scordammoce u passato!!!).  Conviene, come si suol dire, ” lasciare il can che dorme….anagramma….che morde”  perchè farebbe male ad entrambi. Dulcis in fundo: la mozione da parte della minoranza  per una “proposta concreta di deliberazione sottoposta alla decisione del Consiglio Comunale”.
In effetti di tratta di un appello formulato dall’ANPI, fatto proprio dalla minoranza e proposto al Consiglio per impegnare lo stesso ad adempiere alle quattro richieste, riportate integralmente qui sotto, assieme al testo della mozione. Ultimata la lettura da parte del Consigliere Fossati, invece di passare alla votazione, il vice sindaco Fiorito, interviene e con un certo disagio (vedremo poi il perchè dell’intervento), accenna alla possibilità di valutare congiuntamente la mozione proposta dalla maggioranza a firma Barisone, Fiorito, Tissone (vedi sotto uno, due, tre, quattro, cinque…..).  Le due mozioni sono separate, indipendenti, al No5 e 6 dell’OdG del Consiglio, per cui si deve procedere alla votazione come richiesto dalla minoranza. L’esito?  Tra lo stupore palpabile del pubblico, l’inconcepibile voto contrario da parte della maggioranza capeggiata dal Sindaco Niccoli che per primo alza il braccio, seguito da tutta la sua maggioranza (escluso l’Ass. Jessica Bellisio ormai da tempo palesemente assente, mai motivata, dai suoi compiti istituzionali). Si passa così alla mozione proposta dalla maggioranza, letta dal Sindaco, e da subito, quando si ascoltano i primi tre commi che così si esprimono:  “Vista la mozione presentata dal gruppo di minoranza…quale proposta…” “…Ritenuto di condividere la suddetta iniziativa cogliendo, al contempo, l’occasione per esprimere una ferma volontà di contrasto verso ogni manifestazione e iniziativa tesa a promuovere sentimenti antidemocratici, prevaricatori, violenti e anticostituzionali…” “Considerato che il vigente Regolamento del C.C. di Noli non consente ai Consiglieri di presentare emendamenti sulle proposte di deliberazione presentate da altro Gruppo Consiliare…” sorge un dubbio, che, in seguito, a mente fredda, documenti alla mano, leggendoli attentamente, si trasforma in realtà.
Al termine della lettura interviene il consigliere Repetto, il quale in sintesi rimarca che, mentre la mozione di minoranza è stata depositata  il 6 febbraio al No 1613 di protocollo, ironicamente prosegue nel far presente che, guarda caso, quella di maggioranza è stata depositata il 4 aprile al No 4137, immediatamente prima del numero  4138 che registra la convocazione del Consiglio del 9 aprile. Solo cinque giorni prima del convocazione: mai successo!!! C’è un perchè?.
Annuncia l’abbandono dell’aula suo e del suo gruppo per non votare la mozione della maggioranza, “votatevela da soli”, ed intende infine constatare (lui che l’aveva già letto) che il contenuto delle due mozioni  praticamente non trovano contrasto alcuno, ed allora si domanda perchè votare contro alla prima. Nessuna risposta! Forse è azzardato pensare che questa maggioranza non voterà mai, a prescindere, una mozione proposta dall’ANPI ?  Avvalendosi però di un “diritto di primogenitura“?
A mio avviso, il “diritto di veto” usato impropriamente dalla maggioranza con il voto contrario, è scaturito da quel comma del Regolamento sopra citato, quello che “non consente ai Consiglieri di presentare emendamenti sulle proposte di deliberazione presentate da altro gruppo consiliare”.  Tale comportamento ha dimostrato un atteggiamento politicamente puerile, ma altrettanto pericoloso come quello che di solito usano gli arroganti del potere: l’antidemocratico NO, PERCHE’ NO!!!
Non nascondiamoci dietro il dito: l’ombra lunga con gli strascichi velenosi lasciati dalla vicenda di Giuseppina Ghersi incombe ormai su Noli in modo inequivocabile.
LUTTI CITTADINI
Calcagno Delfina Rosa (Fina) a 101 anni ha lasciato nipoti e parenti. Fina, di corporatura minuta, è ricordata per essere stata un’ottima sarta per tutta la sua vita operativa.  Di carattere mite, era discreta nei comportamenti. E’ doveroso ricordare che Fina, perso il suo fidanzato Mario morto sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale, non si è mai sposata;  non perdeva occasione per farsi accompagnare nel cimitero di  guerra di Altare dove riposano le ossa di Mario assieme a tanti altri caduti.
Pastorino Andrea di 88 anni è mancato in quel di Magnone dove si era trasferito da tempo assistito dalla moglie. Andrea, di origini contadine, ha continuato l’attività familiare, dedicandosi,tra l’altro, a rappresentare per lungo tempo la Coldiretti di Noli. Da Consigliere comunale di Noli, area DC, ha per lungo tempo rappresentato il nostro Comune nella Comunità Montana Finalese. E’ risaputo che, quando a Noli in edicola si vendeva una sola copia de Il Sole 24 Ore, questa era acquistata da Andrea.

Carlo Gambetta


Avatar

C.Gambetta

Torna in alto