Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli e l’ecomostro di Vado che divora la spiaggia e al Comune si paga la Tari se il locale è vuoto. La Croce Bianca chiede aiuto


Già visto? Certo ! Ma è bene ripeterlo, sempre per non dimenticare… Mi riferisco all’articolo apparso su”LA NUOVA SAVONA”  di sabato 10 marzo da titolo “La spiaggia coi piedi a mollo”. “A.A.A. Cercansi coraggiosi disposti a gestire la spiaggia libera attrezzata tra Vado Ligure e Zinola, dopo che i precedenti gestori han deciso di risolvere anticipatamente il contratto. La piattaforma Maersk non c’entra niente, eh!. E’ solo che la spiaggia non  c’è più”…..  
…”Ognuno pensi ciò che vuole.  A noi pare che mentre l’ecomostro di Vado  Ligure cresce, la situazione prevista dall’Ing.Sirito  (…e non solo…) si stia effettivamente verificando, con l’erosione delle spiagge a levante della piattaforma. Non si potrà sostenere che nessuno lo aveva detto”.
Tutti quelli che percorrono l’Aurelia a Vado avranno visto, già dall’anno scorso, quello che è successo al termine di ogni mareggiata, e cioè l’erosione di arenile con il relativo immediato ripascimento: operazione necessaria ed urgente per evitare la perdita della passeggiata e della spiaggia sottostante con i relativi costi  non previsti, fuori controllo, naturalmente tutti pagati da denaro pubblico.
Chissà perchè da sempre le scelte politiche della Regione Liguria sono indirizzate a favorire tutto ciò che interessa il “movimento terra” con lo stanziamento di migliaia di euro per ripascimenti “stagionali” degli arenili, piuttosto che favorire la costruzione di moli di contenimento a protezione degli stessi, risolvendo così definitivamente l’azione erosiva?
Così come a Noli, dove l’anno scorso si sono spesi circa 30.000€ di “movimento terra” per il nostro arenile (materiale di colore giallo immortalato da Trucioli.it No.132/2017 (vedi…..) proveniente da una cava di Villanova Mondovì scelta dai bagni marini…) , 15.000 dei quali da parte regionale- Risultato? ZERO!!!!
Tutto per non acconsentire, a minor costo, un minimo razionale intervento difensivo presso la spiaggia dei pescatori dilettanti  che risolverebbe per sempre l’unica criticità esistente del nostro litorale.
Così come non si capisce il diniego regionale ad un ripristino del vecchio pontile di Villa Pisapia (non un molo), richiesto invano dal Comune come opera di interesse pubblico, concedendone, in alternativa, uno galleggiante con tutte le problematiche operative che lo stesso indubbiamente comporta.

CROCE BIANCA – La sera  di martedì 6  marzo presso la sala consigliare di Noli, la locale Croce Bianca ha indetto un’assemblea pubblica  per illustrare le sempre maggiori difficoltà che incontra per ottemperare ai suoi compiti istituzionali dovute esclusivamente a carenza di personale volontario.
Il pubblico presente (oltre sessanta persone, circa il 50% militi) ha ascoltato, tra l’altro, con palese interesse tre diverse relazioni personali ( due di volontari in servizio, una di un ex) che hanno inquadrato, in modo semplice ma nel contempo incisivo ricordi e sensazioni, sino a documentare le ultime attuali difficoltà che si riscontrano all’interno della sede.
Da pensionato ex volontario protagonista, ho condiviso con tristezza la richiesta di aiuto da parte di chi volontariamente si rende disponibile ad aiutare. Non posso dimenticare il tempo libero che ho dedicato con entusiasmo all’attività. Riconosco di essere stato ampiamente ripagato, se non altro con la conoscenza delle prime nozioni sui sintomi e prevenzioni medicali sempre utili a livello personale.
Così come quella di confortare il concittadino nel viaggio di andata verso l’ospedale, oppure quella di condividerne la gioia del ritorno a casa.
Sono state chiarite le difficoltà che l’organizzazione dei servizi incontra sempre più spesso nel completare la squadra operativa d’intervento nell’arco  delle 24 ore: questo significa essere obbligati ad avere (per contratto con l’ASL) la sede chiusa.
Il manifesto d’invito terminava con: ” poche ore del vostro tempo possono fare la differenza “.  Parole sacrosante!!!

PICCOLA CRONACA – Un concittadino piuttosto “agitato…” è in attesa di entrare nell’ufficio tributi per chiedere conferma sulle recenti novità di pagamento TARI per un suo locale da poco tempo reso libero ed ora totalmente vuoto, privo di luce e gas. Ad un personaggio della maggioranza che passa in quel momento, il cittadino chiede delucidazioni. L’imbarazzo nella risposta è palese, però si capisce che se il locale risulta completamente vuoto, la TARI non è dovuta . L’ufficio, però, poco dopo, conferma al cittadino che il drastico (insensato) provvedimento è in vigore da quest’anno per volontà della maggioranza compatta: si paga comunque!
Dimenticare ciò che è stato aspramente discusso nel  recente consiglio comunale da parte della minoranza che ha contestato il senso, le motivazioni del contenuto di questo nuovo provvedimento, votando decisamente contro, lascia perplessi. Un esame di coscienza retroattivo?
Certo che, raschia, raschia denaro pubblico all’inverosimile, dal fondo della pentola ormai  bucato, solo  la vergogna dovrebbe far capolino.

LUTTI CITTADINI
Pastorino Cristina (Tina) ved. Pedrini è mancata a 88 anni. Lascia il figlio con la sua famiglia e tanti parenti. Tina, nolese di origini contadine, da buona casalinga non ha mai trascurato il suo orto. Aveva uno sguardo severo, nel contempo molto riservata.

Scaglia Luigi (Gigi) è mancato a Milano all’età di 86 anni. Lascia la moglie, i figli con le relative famiglie e parenti. Gigi è sempre stato uno di Noli: ecco perchè lo annovero come un nostro lutto cittadino. Papà Scaglia comprò negli anni trenta una bella villa, l’unica di tipo “genovese” costruita all’inizio degli anni venti. Laureato in ingegneria, ha sempre passato il suo tempo libero a Noli. Da amico  e compagno di gioco sin dalla più tenera età, assieme ad altri amici e famigliari, tutti  abbiamo assistito alla benedizione delle sue ceneri nella chiesa di Voze, per poi accompagnarlo al vicino cimitero.

Maria Carta, di origini siciliane, ha lasciato le sue due figlie con le loro famiglie all’età di 88 anni. Era vedova di Salvatore (Turi) Pennisi, esperto pescatore oltre che navigante (gli ultimi imbarchi prima della pensione lo hanno visto ricoprire il grado di nostromo sulle navi da crociera della “Carnival Lines”). Casalinga, molto riservata, era solita aspettare Turi sulla spiaggia per aiutarlo a rimessare la barca al rientro dopo una mattinata di pesca.

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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