Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale grillini: no al divieto dei cani nelle aree verdi. A Zuccarello ‘folla’ da Red Carpet. Mendatica, Cucina Bianca ha l’inno ufficiale


Ceriale ha una nuova ed accogliente passeggiata a mare, con le sue aree verdi. L’amministrazione del sindaco forzista e coltivatore diretto Ennio Fazio ha firmato un’ordinanza di divieto di condurre i cani nelle ‘zone a verde pubblico’. L’urina di cani è diserbante. Ma si è fatto vivo (qualcuno pensava non esistesse più dopo le esperienze deludenti del passato) il Meetup Ceriale In MoVimento in difesa degli animali. Mentre al pronto soccorso del Santa Corona è stato un mese di fuoco, con centinaia di pazienti costretti a restare ore e ore in attesa di visita. Quest’anno niente blitz serale di Ferragosto dell’assessore Sonia Viale, ma sono rimasti lontano anche i politici nostrani. Intanto Silvio Fasano visita il ‘Marchesato di Zuccarello’ alla vigilia della solenne inaugurazione del Red Carpet e scopre vuoto totale di turisti, oltre alla fiammante coupè Audi nera del marchese onorario Stefano Mai, benemerito ex sindaco ed assessore attivissimo in Regione. A Mendatica alla Festa della Cucina Bianca è stato accolto da applausi e ovazioni per il tenace e fattivo impegno ‘pro Monesi’ e pro frane. Infine l’annuncio che Giova e Trama sono gli autori dell’inno ufficiale: “La Cucina Bianca è più buona”. Leggi anche la lettera di Giuseppe Scagnolari: Piazza della Vittoria, le transenne, le vie di fuga. Leggi la presa di posizione del consigliere Luigi Giordano per la mancata attuazione delle barriere antiterrorismo al mercato settimanale del lunedì. CERIALE, DA OLTRE UN MESE SENZA COPERTURA WIFI !

CERIALE? NOT FOR DOGS! ECCO IL DOCUMENTO DEL POPOLO GRILLINO

Il Comune non è in grado di far rispettare i divieti e cosa fa? Ne aggiunge altri! Sembra un paradosso ma succede a Ceriale, dove per motivi di igiene e sicurezza pubblica sono in vigore normative, valide su tutto il territorio nazionale, che impongono ai conduttori di cani di utilizzare il guinzaglio, di munirsi di appositi sacchetti per raccogliere le deiezioni canine ed altre prescrizioni a tutela dell’igiene e della sicurezza pubblica. Compito dei comuni e far rispettare tali norme, ma a Ceriale non riuscendo a far rispettare (non solo queste) tali norme cosa si sono inventati? La cosa più insensata e cioè VIETARE l’accesso alle aree verdi ai cani, la prima cosa che viene da pensare ad un cittadino attento è: “se non riescono a sanzionare chi raccoglie le deiezioni dei cani, come pensano di riuscire a sanzionare chi li fa accedere alle aree verdi?”, un dubbio lecito e fondato. Se questa ordinanza verrà rispettata vi sarà oltretutto un ovvio peggioramento delle condizioni igieniche della passeggiata a mare poiché i cani saranno costretti ad espletare i propri bisogni direttamente sulla pavimentazione. Ma continuiamo, numerose sono le sentenze dei vari TAR che dichiarano illegittimi tali divieti imposti poiché  eccessivamente limitativi della libertà di circolazione delle persone, a questo punto ci chiediamo perché il Comune di Ceriale adotta un’ordinanza considerata illegittima dalla giurisprudenza di merito, rischiando di spendere soldi pubblici non solo per l’apposizione della segnaletica ma anche nell’eventualità di ricorsi? Per tutelare l’interesse pubblico il Meetup Ceriale In MoVimento ha inoltrato la richiesta di annullamento in autotutela dell’ordinanza in questione, sia perché riteniamo sia illegittima, ma soprattutto perché un paese che si definisce turistico non può permettersi nel 2017 di scivolare all’ultimo posto della classifica dei paesi Dog-Friendly. Ci preoccupa la direzione che sta prendendo Ceriale, una spiaggia per i cani che ho poco più di una striscia di 3m di profondità ai margini del paese ed in condizioni indecorose, nessuna area cani e per finire arriva il divieto di accesso alle aree verdi del lungomare. Una volta girava il leitmotiv “CËIA NOT FOR ALL” auspichiamo in un ravvedimento dell’attuale amministrazione cerialese in modo da non passare ad un leitmotiv del tipo “CEIA NOT FOR DOGS” (per giusta informazione si precisa che la scrittura corretta in cerialese dovrebbe essere SEIÒ). Una Curiosità? Il patrono di Ceriale, San Rocco, è da molti considerato anche il Santo Protettore dei cani, speriamo che almeno lui riesca a far ragionare chi di dovere!

MEETUP CERIALE IN MOVIMENTO

link all’ordinanza: http://www.ceriale.gov.it/servizi/funzioni/download.aspx?ID=12222&IDc=225&nomeFile=Ordinanzan.6Sindaco_225_12222.pdf

LE BARRIERE DI PIAZZA DELLA VITTORIA SONO PERICOLOSE

CERIALE 19 AGOSTO ORE 21 CON   “PEPPINO DI CAPRI ” INGRESSSO DAI 45 AI 15 EURO

Una barriera costituita da pannelli alti circa 3 metri circondavano gli spettatori, rinchiuusi come in un’immensa scatola di legno. In caso di fuga agli spettatori non restava altro che abbattere tali ostacoli, calpestarli e calpestarsi come sempre accade con il fuggi fuggi precipitoso. Quali vie di fuga erano state predisposte ? Chi ha autorizzato l’installazione di tali pannelli ? La protezione civile ? La sicurezza delle persone come sarebbe stata tutelata ?

Il resto della piazza, come al solito, chiusa da transenne metalliche, e anche qui quale vie di fuga ? Uno fuggi fuggi e ci si troverebbe a calpestare tali barriere. E’ inutile dire che con la distribuzione dei bigliettini agli ingressi si limita l’accesso a un certo numero di persone.

Piazza della Vittoria transennata, via Primo Maggio e via Indipendenza idem. Ma ci rendiamo conto che senza tali transenne le  persone in caso di pericolo potrebbero trovare tutte le vie di fuga aperte? Bene invece le barriere poste per evitare ai veicoli di percorrere il lungomare. Attendiamo una risposta dalle autorità comunali preposte per la sicurezza e l’ordine pubblico, in primo luogo dalla polizia locale. Prima che sia troppo tardi e prima che ci scappi la disgrazia e poi si proceda alla solita inchiesta per accertare le responsabilità.

Giuseppe SCAGNOLARI

CERIALE, DA OLTRE UN MESE SENZA COPERTURA WIFI

L’attuale amministrazione nel programma del 2013 annunciava: POTENZIARE IL SISTEMA WIFI fino ad arrivare alla totale copertura del territorio. A oggi, dopo esattamente 4 anni e mezzo, cioè a fine mandato, da oltre un mese non abbiamo neanche più la possibilità di collegarci alle rete wifi liguria quella classica delle 2 ore a utente, a causa del vero disinteresse dell’amministrazione. Ho più volte evidenziato questo problema, ma tutto è come prima. Pazienza la grossolana promessa elettorale, pazienza il disinteresse totale del programma, pazienza per i residenti. Ma almeno attivatevi per le due ore del servizio di wifi come ha tutta la nostra provincia. Solo Ceriale tra tutti i paesi limitrofi è senza servizio totale della rete. Sono numerosissimi i turisti che reclamano il servizio, ma nonostante tutte le lamentele l’amministrazione rimane assente. Il servizio che dovrebbe entrare in funzione almeno per 2 ore a collegamento è ormai un ricordo: Mi spiace essere di nuovo costretto a intervenire sui giornali per smuovere il problema. Nell’era del computer, un paese turistico come dovrebbe essere il nostro, è veramente un paradosso rimanere senza questo essenziale servizio. Non fate più promesse, ripristinate almeno l’attuale servizio delle due ore anche se circoscritte solo a una parte della passeggiata. Luigi Giordano,  consigliere comunale di minoranza.

LE BARRIERE ANTITERRORISMO A CERIALE RISPARMIANO IL MERCATO SETTIMANALE DEL LUNEDI’

Una volta si ergevano mura, fortezze, bastioni ricolmi di umana fierezza. Borghetto per esempio era protetto da mura, che ancora oggi potete vedere, come Albenga. L’ombra del nemico era ovunque. La paura moltiplicava le ombre e I popoli si chiudevano tra le mura. A Ceriale abbiamo il bastione a testimonianza e fortezza contro il nemico che veniva dal mare saccheggiando e rapinando donne. Le ombre di quel tempo non sono ancora passate. Oggi facciamo blocchi di cemento anti-Tir e divieti per tutto il periodo delle manifestazioni. A Ceriale ergiamo dissuasori. E’ una delle misure anti-terrorismo assunte dal Comune, su indicazione della Prefettura (legge Minniti), per tutelare la sicurezza nel centro cittadino. Però permettiamo di erigere pannelli di legno alle manifestazioni, e si, perché chi non paga il biglietto non ha diritto di guardare, a scapito di chi è dentro che se per una emergenza dovesse scappare preso dal panico rimarrebbe intrappolato dalle stesse barriere di legno, ma questo è permesso. Fa più scena un dissuasore che una trappola per topi, perché di questo si tratta, quei pannelli sono vere e proprie trappole. Mi viene da pensare che le barriere siano piuttosto mentali che reali. Per esempio al mercato settimanale del lunedi di Ceriale nessuno erige barriere, e pensare che ci sono centinaia e centinaia di persone. Mi viene da pensare che abbiamo più barriere che stringono la mente che idee per vivere senza trappole. Perché le vere trappole, forse, siamo proprio noi.

Luigi Giordano consigliere comunale.

CERIALE AGOSTO DI IMPEGNO DEL CONSIGLIERE LUIGI GIORDANO

Alla fine ciò che conta davvero è un ambiente che sappia accoglierci, come persone e come cittadini. Il degrado urbano delle varie zone di Ceriale va risanato nell’immediato: T1, palazzo Pesce, Torelli, ci hanno lasciato una ferita sociale ed economica negativa. Ci impedisce di crescere come paese, una ferita aperta, oltre che emotiva, anche economica. Queste dovranno essere le prime cose da fare per la prossima amministrazione comunale. Più ampia è la nostra conoscenza e sensibilità per l’ambiente, l’urbanistica e la sicurezza, meglio ci prepariamo ad affrontare una nuova esperienza. Se in noi non si innescano emozioni forti e nuove, inevitabilmente ripeteremo gli errori degli anni passati, perché alle brutture ci si fa l’abitudine. Mi ripeto dalla prima riga: perché alla fine ciò che conta davvero, non è un programma elettorale che è alla portata di tutti, ma la forza e lo scopo degli uomini dovrebbe essere quello di imparare dalle esperienze. Per esempio, se negli anni 60-70 l’esperienza disastrosa della cementificazione che il nostro paese ha avuto (alcuni peggio di noi, vedi Borghetto) ci ha reso meno appetibili come turismo qualificante e ci ha segnato come paese marginale, e continuiamo a sentirci così criticandoci addosso, allora abbiamo smesso di svilupparci . Noi continueremo per il futuro a sentirci sempre più menomati. Non ci sarà programma che tenga e continueremo a fare solo parole. Dobbiamo prendere coscienza degli errori e cambiare modalità, bisogna intervenire coscienti degli errori del passato, cambiando atteggiamento, e i programmi che si scriveranno diventeranno realtà, questo vuol dire, secondo me, scrivere un programma elettorale.

P.S. Ho tralasciato l’apertura del sottopasso di via Fontana , come altre cose, perché ne avevo già parlato nell’intervento precedente. Naturalmente, voglio ricordare che è la primissima cosa da fare!!!

Luigi Giordano consigliere comunale (Ceriale)

Ottime notizie per i gli appassionati camminatori che da Ceriale vogliono raggiungere il levante dei nostri paesi vicini. Sono stati installati due lampioni fotovoltaici lungo il camminamento che dall’ex hotel Torelli porta alla scalinata per Borghetto. Questi lampioni saranno provvisori in attesa dei 18 punti luci che entro qualche mese saranno installati definitivamente, tutto è già predisposto in attesa delle varie concessioni che dovranno rilasciare i vari uffici. Paesaggistica già espletata, ora la risposta delle Ferrovie che senz’altro acconsentiranno considerata la distanza dell’impianto. In attesa del tutto ci accontentiamo di due punti fotovoltaici che ci permetteranno a noi camminatori folgorati dalla natura e dal paesaggio di camminare aprendoci un varco non solo su un percorso costruito ma soprattutto in noi stessi.

Tutti camminiamo, chi per salute, chi fa pellegrinaggi, chi per meditare, chi come certi monaci per edificare Dio, chi semplicemente cammina per rilassarsi, chi per fare respirazione aprendosi totalmente alla realtà. Penso che questa rampa abbia portato e porterà moltissimi benefici proprio a livello individuale. E se è vero che camminare coincide, come ha detto Gandy, con la protesta, ben vengano questi percorsi per tutti.

Luigi Giordano consigliere comunale

NEL MARCHESATO DI ZUCCARELLO LUCI ACCESE ANCHE DI GIORNO

GLI ANZIANI SI TOLGONO LE SCARPE SUL RED CARPET PAGATO DA STEFANO MAI

Zuccarello, sabato 19 agosto, ore 16, 37, vigilia dell’inaugurazione del Red Carpet, lampioni accesi e centro storico deserto

La Stampa, con Valeria Pretari, ha dato notizia domenica 20 agosto, che Zuccarello inaugura il Red Carpet, posizionato già da una settimana ed il sindaco ‘marchese’ Claudio Paliotto, sarà presente all’inaugurazione insieme agli assessori regionali Giovanni Berrino (Turismo) e al concittadino Stefano Mai (Agricoltura).  Con un concerto di musica jazz standard e jazz sperimentale. “Un’iniziativa – ha dichiarato il sindaco – che permette di valorizzare al massimo il nostro borgo, con l’afflusso di migliaia di visitatori turisti, italiani e stranieri, provenienti dalle città e dall’entroterra”. Sabato pomeriggio il fotoreporter  Silvio Fasano, ha visitato il paese del collega fotoreporter  del Secolo XIX e Stampa Stefano Franchi, già consigliere comunale leghista indipendente in quel di Laigueglia. La sorpresa è stata eccentrica: Zuccarello deserto, mentre flotte di turisti assediavano la spiaggia, i centri storici, le vie delle cittadine balneari. Un’invasione iniziata il 12 agosto, impossibile trovare un buco per un parcheggio anche a pagamento, zone blu. Cartello di ‘tutto esaurito’ nei ‘poveri stabilimenti ‘ balneari da sempre sostenuti e difesi dal tandem regionale Marco Scajola e Rixi, per non cadere vittime della famigerata Bolkestein. E a Zuccarello Marchesato ? Il sindaco Paliotto dichiara alla Pretari: “Con le nuove illuminazioni a led alla sera – sabato pomeriggio alle 16,17, tutti i lampioni erano accesi, con una stupenda giornata di sole –  i nostri portici offrono una cornice  davvero suggestiva e particolare. Quando abbiamo posizionato il tappeto rosso, alcuni lo hanno criticato. Oggi sono molti ad apprezzarlo, alcuni ci passano accanto per non rovinarlo e alla sera gli anziani di Zuccarello si tolgono le scarpe in segno di rispetto”, come quando si entra in chiesa…

«Stiamo ultimando la dichiarazione di indipendenza» annuncia Luca Gardella, consigliere

comunale e tra i promotori della “rinascita” del marchesato. Ciò non significa che l’indomani la marchesa Gemma farà il suo ingresso trionfale tra le mura del borgo e si prenderà il trono dell’antenato Scipione, ma è un segno che il sogno del marchesato non è finito nel cassetto.  E poi c’è Stefano Mai nella veste di benefattore, si è accollato la spesa del Red Carpet. A quanto ammonti non è stato reso noto per discrezione.

E il paese vuoto, in un sabato di agosto da tutto esaurito in Riviera ? Non fatelo sapere, ma qui i locali aperti, bar e ristoranti, hanno esaurito tutte le loro scorte e sono in attesa di essere riforniti. Comunque non è mai bene parlare di gran lavoro, meglio la sordina per il fisco italiano da sempre ingordo. Anche a Zuccarello dove grazie a Re Carpet non si sa più dove sistemare la gente. Qui è ormai una sagra continua molti mesi all’anno, mentre altri comuni per attirare gente devono organizzare sagre vere. E sabato sera hanno anche accolto il maestro organista di Mendatica, il giovanissimo Roberto, che ha tenuto un concerto nella chiesa parrocchiale tra gli applausi dei fedeli presenti. Tutto questo mentre a Mendatica si festeggiava in migliaia la Cucina Bianca.

LA CUCINA BIANCA DI MENDATICA HA IL SUO INNO UFFICIALE CON GIOVA E TRAMA

Il giornalista Maurizio Vezzaro

Giova e Trama sono gli autori dell’inno ufficiale ‘La Cucina Bianca è più buona.’ Il giornalista Maurizio Vezzaro svelava, inoltre, sabato 19 agosto, su La Stampa: “…. A ogni punto di degustazione corrisponde un piatto caratteristico del paese preparato dalle singole famiglie del borgo (o della borgata), tutte specialità fatte in casa “. Una doverosa e ufficiosa smentita a trucioli.it che poco esperto del paese e dei suoi segreti aveva invece scritto che ormai sono rari i piatti preparati in famiglia, rispetto alle prime edizioni, quando i visitatori erano qualche centinaio ed ora superano quota tre-quattro mila, aggiungendo che gli organizzatori si affidano anche al pastificio artigianale Porro di Nava. Tutto falso ? Basta leggere Vezzaro ed ecco la verità dei fatti, ovvero tutti piatti col sigillo di garanzia famigliare. Parola di giornalista documentato. Ma non collaborano anche altri paesi? Ormea, Montegrosso Pian Latte, Buggio, Cosio d’Arroscia ? Sarà, intanto i vezzariani vissero felici e gaudenti. Evviva Vezzaro !

 

 

 


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