Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Antonio Sabatelli, genio e libertà, al Priamar


L’ atteso e ormai tradizionale appuntamento con l’arte sul Priamar a Savona, quest’ anno riguarda l’artista forse più estroverso tra quelli espressi dalla cultura albisolese del novecento, cui l’associazione Lino Berzoini rende omaggio con una vivace mostra di pittura e ceramica, liberamente aperta fino al 14 febbraio, ogni venerdì, sabato e domenica.

Per Antonio  Sabatelli (in arte Saba Telli) tra l’arte e la vita non c’è distinzione, bensì una coincidenza a tinte forti, oltre le convenzioni e in estrema libertà che sfocia talvolta, nell’ anarchia e in aspre contraddizioni.

Tuttavia è un personaggio colto, formato negli studi d’arte, poi di medicina, infine di filosofia con frequentazioni intense torinesi e milanesi, infine a Parigi, che ne affinano la curiosità e la fiducia nel genere umano, sfociata infine nella negazione della verità conseguita attraverso la conoscenza.

Dotato di una personalità sensibile e fragile, ma di carattere spigoloso e anticonformista ha vissuto un’esistenza tormentata, le cui problematiche risalgono al rapporto particolarmente conflittuale con il padre e che faranno di lui un ribelle e un artista singolare.

Le due figure di riferimento del suo percorso formativo sono Luigi Spazzapan come artista e pensatore, accanto ad Andrea Caffi come maestro di vita, un hippy anti litteram, i quali orienteranno Antonio verso l’Esistenzialismo e l’Umanesimo ateo, che professano la libertà e la responsabilità di ciascuno di condurre una vita senza senso compiuto.

Saba Telli a Torino da Spazzapan trae la lezione fondamentale del suo stile pittorico e forse anche qualche atteggiamento iroso, aggressivo e anticonformista., ma frequenta altresì i corsi dell’Accademia Albertina per acquisire una preparazione tecnica di base più vasta.

Il pittore già preparato dall’esperienza con Spazzapan, affronta nel dopoguerra la visione artistica antintellettuale, istintiva e materica dei Cobra, dell’Art Brut e del Surrealismo con lo spirito ironico, il grottesco o il non senso, esaltato da un marcato cromatismo espressionista.

Da ricordare inoltre, il tratto Informale delle sue opere, che dopo il 1957 testimonia il suo intento di ricerca e sperimentazione nel campo della pittura senza il disegno, ma fatta solo di campiture colorate e multiformi.

Vive gli anni sessanta ad Albisola tra gli artisti internazionali della Piccola Atene, in una atmosfera di ottimismo e di gioia di vivere, che egli esprime attraverso gli aquiloni che progetta, costruisce e dipinge, il vero oggetto simbolico dello spirito di Saba Telli, presenti in Mostra, mentre sulla Passeggiata degli Artisti di Albisola è visibile il mosaico policromo di una Scena Marina fantastica e misteriosa.

Dunque un mostra piacevole e cromaticamente avvolgente, che rappresenta lo spirito inquieto e di rottura di un artista cosmopolita e ricco di interessi, allestita magistralmente dai curatori Carla Bracco e Lorenzo Zunino, tesa a completare il ricco mosaico della cultura artistica Albisolese.

Giovanni Maina




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G.Maina

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