Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Si è spenta una voce a La Gazzetta di Loano, ultimo saluto allo scrittore Alfredo Garassini


Accade con frequenza. Se ne va un cittadino benemerito ed illustre, per la comunità locale, e il mondo dei media ‘tace’. Le memorie storiche sono ridotte al lumicino e ignorate. Dai manifesti funebri e da una breve nota di Ivg.it, abbiamo appreso la morte di Alfredo Garassini, fratello del compianto sindaco Elio, origini a Toirano. La famiglia ha ricordato che dopo una vita dedicata alla scuola, allo studio, all’età di 91 anni, piange il “Poeta e Scrittore”. Aggiungiamo un ‘vuoto’ alla storica Gazzetta di Loano. Alfredo Garassini era una ‘firma’ letta, colta, sobria, ricca di valori e di radici.

Loano, nella parrocchia di S.M Immacolata dei Padri Cappuccini, sabato 21 febbraio, alle 15, ha salutato una persona degna e onesta. Un cittadino esemplare nel dovere civico, in famiglia, nella società, nella coerenza di vita e che non amava mettersi in mostra. Una passione forte per la storia, la cultura locale, le tradizioni, i ricordi dei tempi passati. E’ stato per lunghi anni Ispettore scolastico, conosceva e si impegnava con tutte le forze sapendo quanto sia fondamentale  quel mondo, quella palestra, quella fabbrica di vita che forma i giovani e li prepara al futuro. Quali e quante siano le difficoltà che incontrano gli studenti, gli insegnanti, le famiglie.

Alfredo Garassini che fino all’ultimo ha messo al servizio della comunità il suo ‘sapere’, l’esperienza, la conoscenza attraverso la lettura e lo studio; quanto sia fondamentale il bagaglio culturale, volano della crescita sociale, dei diritti e dei doveri, della scuola di rettitudine che premia i popoli più colti, evoluti, con meno disuguaglianze ed ingiustizie, con la meritocrazia alla base del successo e dei traguardi.

Percorrendo la lunga strada di scrittore dalle colonne della Gazzetta di Loano, chi lo leggeva, ha potuto rendersi conto  che Alfredo Garassini non voleva gettarsi nella ‘corrida’, ma raccontare, narrare, tramandare, far rivivere. Un atto di speranza, di fede, negli uomini e nelle cose. Tra raffinata ironia, descriveva le ore che passano e la vecchiaia che avanza.

Alla vedova  Mariella Zuccaro, compagna di studio alle medie di loanesi della terza Età, al figlio Davide, alla figlia Laura, ai nipoti, diciamo in alto i cuori e siate fieri. Il carissimo papà non morirà in nessuno di quanti l’hanno amato, rispettato, apprezzato. L’aforisma di Sant’Agostino è calzante: “Non rattristatevi per averlo perso, ma rallegratevi per averlo avuto”(L.Cor.)


L.Corrado

L.Corrado

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