Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Laigueglia mangia bene con lo chef che tutti cercano



La 32 esima edizione  della fiera di San Matteo è stata coronata dal successo, con un ‘banchetto’ inusuale. Fornelli e tavoli in piazza, ospiti, invitati, autorità militari (in divisa) e civili. Uno chef, Renato Grasso, origini a Mendatica, esercente a Varazze, ormai punto di riferimento e beniamino della maggiori manifestazioni a carattere storico e gastronomico locale. Non solo ‘maestro di cucina’ sugli schermi di Imperia Tv del Cavaliere della Repubblica ed editore Francesco Zunino. L’insegnante Renato corre da ponente a levante, dal mare all’entroterra, per la buona riuscita delle feste in cui operano pure studenti dell’alberghiero. Pubblichiamo una sequenza fotografica (18 foto esclusive), andando a curiosare tra i momenti di ‘Laigueglia festaiola’. C’è il sindaco impettito, commensali felici, belle signore, eleganza, nutrita presenza di forze dell’ordine nel giorno in cui si diffonde la voce che la Compagnia dei carabinieri di Alassio potrebbe essere assorbita da Albenga. Nei mesi scorsi, invece, si era affacciata l’ipotesi di chiudere il Commissariato di polizia alassino. Mancherebbero uomini e mezzi. Il governo Renzi impone di razionalizzare la spesa. Con un occhio alla produttività. A Laigueglia, intanto, si mangia con gusto e sereni, fiduciosi, come è giusto che sia.

 

Lo chef Renato Grasso a Laigueglia cucina con le allieve dell’alberghiero per gli ospiti di S. Matteo

L’annuale manifestazione – esposizione è stata promozionata con pagine pubblicitarie sugli organi di informazione locale e regionale, sui siti internet on line a pagamento. Insomma massimo sforzo, anche sotto il profilo finanziario, per attirare visitatori ed acquirenti all’addio alla stagione turistica. Oltre alla presenza di italiani, Laigueglia non da oggi può vantare buona nomea in campo europeo. E’ gemellata con una cittadina tedesca,  tra le prime città in Liguria ad avere scelto di pedonalizzare l’intero centro storico, ricco di fascino e vivibilità, così come accade da tempo in moltissime località che richiamano turisti nel centro e nord Europa.  Una decisione saggia che, almeno su questo fronte, le forze politiche di Laigueglia hanno saputo prendere senza lungaggini. Pur tra immancabili bastian contrari o brontoloni. Ha prevalso la qualità della vita.

Tra gli stand di Laigueglia figuravano artigiani e produttori provenienti da più regioni che proponevano prodotti di terra, di mare, di ingegno. Presenti laboratori didattici e show di cucina, degustazioni incluse. Nel programma concerti, gare di nuoto, rievocazioni storiche, visite al leudo e non potevano mancare i fuochi d’artificio. Negli stessi giorni Il Secolo XIX riportava una pagina dedicata a Laigueglia titolando: ” Nella perla della Riviera i treni non fermano quasi più”. (Alassio è a 3 chilometri ndr).  E ancora ” Laigueglia, la stazione della vergogna. Degrado, biglietteria chiusa, clochard”. Con foto a corredo di Franchi, ex consigliere comunale nella cittadina.  Il giornalista Luca Rebagliati documentava lo stato della “stazione fantasma nei mani dei vandali e graffittari…tutto è chiuso, ci sono solo alcuni magazzini dati in concessione al Comune… Nella notte arrivano persone ubriache, che si appartano in due o anche a gruppetti…magari in cerca di intimità…non mancano i venditori abusivi ed altri cittadini stranieri che non si sa cosa facciano…ci sono muri imbrattati ovunque….”. Il sindaco geometra Franco Maglione  (alle elezioni unica lista) si è difeso assicurando che il Comune ha fatto la sua parte.  E gli altri ? A quanto pare scarseggia in zona pure l’illuminazione.

Non perdiamoci d’animo, le belle immagini delle tavolate dimostrano che Laigueglia può contare su tante persone valide e tanti amici. Si mangia, si beve e si lavora. C’era il super preside di quattro istituti scolastici. Il buon vino è  stato offerto da un produttore ingauno, a quanto pare la ricerca di una cantina è sempre difficile. I vignaioli sembrano restii a fare ‘opere di bene’ quando ci sono invitati gratis. Gli organizzatori lamentano un po’ di avarizia. Bando alle polemiche, godiamoci tutte le immagini e la massiccia presenza di uomini in divisa. A garanzia della legalità.

 


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