Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Da Noli: Figli e figliastri di Angelo Berlangieri, illuminato assessore al Turismo


Sabato 20 settembre mi capita di leggere ed ascoltare su IVG un messaggio di Angelo Berlangieri il quale, riferendosi ad una stagione turistica condizionata dal maltempo cita: “….L’intera economia turistica ha accusato il colpo. In primis gli stabilimenti balneari”. Ragion per cui L’Assessore Regionale al turismo promette di presentare una delibera da approvare nella Giunta Regionale per aiutarli sul fronte fiscale”. Credo che ognuno di noi che legge, pur non essendo concessionario di stabilimento balneare (quasi tutti con relativo bar, ristorante, sale da ballo), condivida questa attenzione.

 

Personalmente auspico che l’Assessore Berlangieri si attivi in Giunta per far assumere questa sua iniziativa (elettorale?) anche ai colleghi con tanto di portafoglio, come Giovanni Boitano, responsabile delle politiche abitative ed edilizie oltre che, in particolare, Renzo Guccinelli Assessore allo sviluppo economico, industria, commercio, artigianato,ecc. Forse qualcuno ricorda o ha mai sentito di un concessionario che abbia fallito per “pagare troppe tasse… o per l’esosità dei canoni…” che, mi permetta Assessore, questi ultimi sono tutt’oggi indubbiamente ridicoli se comparati a tutto il resto sotto il controllo dell’Agenzia delle Entrate? Non tanto tempo fa, proprio questi canoni sono stati pubblicati per intero con tanto di identificazione dal Secolo XIX e ripresi da trucioli.it. Lei non può ignorarlo. Leggi canoni uno…; secondo elenco….;  terzo elenco….. Al contrario tanti negozi ed attività commerciali, per le stesse motivazioni da Lei ricordate, purtroppo sono costretti a chiudere battenti! Mi scusi per l’intrusione; lo faccio perchè penso che anche il mio denaro da pensionato debba avere ridistribuzione più equa, senza offesa per nessuno, ma per rispetto di tutti. Qualche euro di meno sui ticket per tutti, ad esempio, non sarebbe cosa sgradita; messaggio per l’Assessore Regionale alla Sanità Claudio Montaldo.

RIO NOLI – Marilena Di Domenico che abita in località Voze, il 21 settembre  2014 scrive su “salviamo Noli” per esprimere le sue difficoltà a proposito del divieto di parcheggio nel rio Noli. Lei lavora nelle scuole locali e si domanda dove e come parcheggiare. A prescindere dal fatto che quando piove il rio non è agibile e neppure transitabile, succede allora che ognuno degli interessati cerca rimedio ed in una qualche maniera si arrangia. Così è sempre stato. Ciò constatato, la signora Marilena ha motivo, ha ragione di lamentela? Dal mio punto di vista rispondo “si”: PERO’…!.Il vizio“, “la consuetudine” sono difficili da guarire, specialmente quando radicati nel sistema di vita esistente da troppo tempo, in questo caso da quando si è venuta a creare. I famosi “diritti acquisiti” non possono essere richiamati nella risoluzione di questo problema; tutt’alpiù può essere imputato ad uno o all’altro dei governanti di turno la responsabilità di non aver ottemperato per la risoluzione del dovuto intervento, perchè ad ognuno di noi, residenti o no, “gattopardescamente” agendo, andava bene così, sopratutto dichiarato con il consenso elettorale… Lo dichiara uno (ex Sindaco) che ricorda quel passato vissuto al termine di una guerra, con le sue scelte urbanistiche disordinate prima, in seguito ed ancora oggi disattese con la sporca politica dei condoni.

Come scrivevo la volta scorsa, i nodi sono arrivati al pettine. Ultimamente tutti parlano, tanti scrivono; personalmente reputo che sia costruttivo per la comunità venire a conoscenza della verità storica, illustrare come si è gestito il recente passato, non per condannare, ma per sapere ed eventualmente valutare e commentare. Al “malato” azzoppato, colui che è affamato di posti auto, a mio avviso non si può togliere di colpo la temporanea stampella e sostituirla con una semplice fragile canna. Oggi il “malato” necessita di un’improrogabile assemblea pubblica, indispensabile per trattare e spiegare il perchè di questa terapia d’urto, e non solo…

Occorre ricordare che sino a metà degli anni ’90 nelle sedi dei partiti si discuteva in maniera approfondita su tutte le problematiche locali; le stesse poi trovavano confronto in sede di Consiglio Comunale, comprese le delibere di Giunta. La “gente” trovava in quelle sedi il filtro delle sue idee perchè, anche parlandone per strada, veniva portata a conoscenza dell’argomento da trattare e di conseguenza era in grado di dare democraticamente un ponderato contributo alla risoluzione. Da allora ci siamo trovati a dover subire decisioni prese dal vertice delle maggioranze susseguitesi, prive di contributi da parte della “base”, dalla “gente”; spesso, se non sempre, favorendo interessi esterni di vario genere, argomenti ampiamente denunciati per iscritto dal sottoscritto in questi ultimi anni, ma INASCOLTATI.

Inderogabili risoluzioni urbanistiche, alcune scottanti su: RIO NOLI–CASTELLO–ANTENNE–CAPONOLI–VIA BELVEDERE–VIA IV NOVEMBRE–LITORALE DI LEVANTE–VARIANTE P.R.G. a mio avviso, ma non solo, oggi richiedono approfondimenti con il contributo pubblico identificabile nella “gente” comune, oltre quello delle varie associazioni, comitati, tutti insieme interessati nel voler “rivivere” Noli in versione moderna.

Questa volta non si scherza; nel caso del Rio Noli la nostra economia basata sul turismo non potrebbe sopportare un ulteriore terzo buco nero che impedirebbe ancor più marcatamente una corretta, semplice auspicabile funzionale accoglienza, già oggi fortemente precaria.

Carlo Gambetta

FUORI SACCO: Angelo Vaccarezza nominato responsabile dell’ufficio permanente per l’Italia sulla direttiva Bolkestein

Un blog imperiese ha dato notizia l’8 agosto scorso di una scelta strategica per il sindacato – associazione dei Bagni Marini. In quei giorni Imperia Tv aveva anche diffuso un’intervista al vetriolo del presidente della Provincia Vaccarezza che sparava addosso, senza salvarne uno, ai parlamentari europei liguri e del Bel Paese per essere rimasti con le mani in mano quando si trattava di discutere la ‘famigerata’ Bolkestein. Dichiarazioni di un politico contro l’intera classe politica eletta al Parlamento  Europeo. Pare che un paio di ‘onorevoli’ si siano rivolti a legali per valutare gli estremi della diffamazione. Vedremo. Intanto la categoria può dormire sonni più tranquilli. Sono nelle buone mani.  Ecco la notizia da Imperia.

IMPERIA – Si è tenuta ieri, presso i Bagni Manè, l’inaugurazione del Club Forza Silvio Imperia. Presenti all’incontro, l’europarlamentare Alberto Cirio, il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, il presidente della Provincia di Imperia Luigi Sappa, il consigliere regionale Marco Scajola, il capogruppo in consiglio comunale Piera Poillucci, l’ex assessore Nicola Falciola, il presidente del Club Glauco Ferrara, l’imprenditore Ivo De Michelis, l’ex consigliere comunale Marino Arimondi e l’ex presidente del consiglio comunale Emilio Varaldo. Nel corso dell’incontro Alberto Cirio ha annunciato la nomina di Vaccarezza quale responsabile dell’ufficio permanente per l’Italia sulla direttiva Bolkestein. 

“Farò da tramite diretto tra le aziende balneari italiane e il Parlamento europeo – ha spiegato Vaccarezza, che già in passato aveva ricoperto la carica di delegato al demanio marittimo per conto dell’Unione Province Italiane – per permettere e favorire un dialogo proficuo. La corretta applicazione della direttiva Bolkestein è uno dei temi su cui mi sono speso negli ultimi anni. Una direttiva male applicata e male interpretata. Noi ne chiediamo la corretta applicazione. Il mondo balneare necessita di nuove normative, anche per incentivare gli investimenti, ma con questa legge si dilapiderebbero cento anni di turismo. Rischiamo che le nostre spiagge diventino la più grande lavatrice di denaro sporco d’Europa. Fino ad oggi non ci si è occupati di tale materia, non lo si è saputo fare o forse non lo si è voluto fare. L’obiettivo ora è quello di agire in maniera concreta aprendo un ufficio stabile a Bruxelles nel quale ci si occuperà di tale tema”.


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C.Gambetta

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