Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli 7 voti 7


Per sette voti “Martin” Noli ha salvato la “Capa” Noli. Non è roba da poco valutare cosa sarebbe potuto succedere se il responsabile del bene pubblico precedente, cioè il Sindaco Repetto, rieletto, avesse dato parere (consultivo) favorevole all’opera prevista, in totale contrasto rispetto a quelle del sindaco Niccoli riportate su Trucioli.it No. 8 del n30/10/2014 (vedi). Leggi anche la versione finale corretta (causa disfunzione tecnica) della scorsa settimana servizio titolato “Santa Paita, basta brutte figure e ‘musse’. A Spotorno meglio Fiorini di Riccobene? ‘

 

 

Il geometra Piero Penner già assessore a Noli

Probabilmente non avrebbe avuto nessun valore lette le determinazioni della VIA, ma il sommesso comportamento in chiara difficoltà della minoranza con a capo l’ex Sindaco osservato nell’ultimo Consiglio Comunale quando ha dichiarato “l’argomento non è mai stato trattato“, cioè chi sarebbe stato il responsabile del tracciato stradale dismesso, lo ha fatto capire: quello di ammettere l’obbligatoria chiusura dello stesso…altro che pista ciclabile, con passeggiata panoramica, tanto conclamato (Penner/Repetto)volano per il turismo!.

Ambrogio Repetto, ex sindaco di Noli, ora capogruppo di opposizione

 

Facendo poi riferimento a quanto telegraficamente scritto la settimana scorsa, ritengo necessario riportare di seguito le conclusioni del Comitato Tecnico Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale nel suo parere N. V332 del 21 Ottobre 2014 con oggetto la “Variante di tracciato alla SS 1 Aurelia nei Comuni di Noli e Finale Ligure proponente l’ANAS S.p.A.

“Riguardo all’opzione zero, si prende atto della volontà della Regione Liguria e di ANAS di superare drasticamente la configutazione viabilistica attuale, preferendo una soluzione in galleria più moderna e rispondente alle normative attuali sotto il profilo della sicurezza stradale.

I dati forniti, anche a seguito delle integrazioni, non consentono tuttavia l’analisi costi/benefici economici fra l’opzione zero e le diverse configurazioni progettuali vagliate da Infrastrutture Liguria per conto di ANAS e di Regione Liguria. Si rileva infatti che:(i) lo studio del 2000 eseguito per conto della Provincia di Savona, oltre che essere datato, si è risolto nell’individuazione delle principali criticità con la proposta di soluzioni di massima che avrebbero richiesto un sviluppo progettuale più approfondito, (ii) manca una progettazione e la quantificazione dei costi delle opere di manutenzione ordinaria necessarie per il non aggravamento dei dissesti; (iii) costo delle opere di consolidamento per chilometro non è attendibile in quanto si basa sull’importo di lavori eseguiti a seguito di eventi franosi ed in condizioni di inadeguata manutenzione ordinaria.

A tale quadro, non bene definito dal punto di vista economico e progettuale (per le opere non oggetto alla VIA) si deve aggiungere la particolare vulnerabilità naturalistica e paesaggistica del territorio interessato dalle opere che richiederebbe una ancor più attenta analisi dei costi/benefici sotto il profilo ambientale.

La soluzione in galleria, risolutiva per gli aspetti viabilistici, può produrre impatti sul comparto idrogeologico che non sono stati quantificati e che restano difficilmente quantificabili in assenza di studi, indagini e monitoraggi. E’ quindi molto difficile esprimere un giudizio sulla compatibilità ambientale delle opere acque, flora, fauna e suolo.

La realizzazione degli imbocchi del tunnel presenta inoltre impatti negativi sul paesaggio, sembrerebbe poter incidere direttamente su una grotta naturale, e , sopratutto, non risolve definitivamente le criticità geomorfologiche che si volevano superare con l’inizitiva: la scelta di uscire sul lato Finale con la nuova variante in prossimità di una confermata situazione di frana quiescente, infatti, lascia ampi tratti dell’Aurelia ancora in condizioni di elevato rischio, introducendo nuove potenziali criticità geotecniche qualora si dovesse proseguire la variante verso sud.

In conclusione, si esprime a maggioranza parere di compatibilità negativa alla Variante di tracciato alla SS 1 Aurelia nei Comuni di Noli e Finale Ligure (SV) in quanto, anche a causa dell’insufficiente approfondimento delle integrazioni, il Proponente non ha fornito gli elementi necessari per poter escludere impatti negativi sul delicato contesto ambientale e paesaggistico.

In particolare, sono risultati carenti lo studio geologico ed idrogeologico che non hanno individuato e quantificato le principali linee di deflusso ipogeo e, conseguentemente, previsto gli effetti prodotti dalle opere sulla circolazione sotterranea e superficiale delle acque.

Il progetto, inoltre, lascia irrisolte le criticità geomorfologiche sia lungo la viabilità che prosegue verso Finale all’uscita dalla prevista galleria, sia lungo il tracciato che verrebbe dismesso e destinato ad altra fruizione. (ndr. ma non era pista ciclabile?)

Si segnala che il tratto Aurelia attuale risulta a rischio e che si rende necessario procedere preventivamente ad interventi di messa in sicurezza. A tale riguardo si invita l’ufficio VIA a segnalare al Comune ANAS e Provincia di Savona quanto dichiarato nel progetto.”

Quello che risulta strano è il comportamento anomalo da parte della Giunta che non ha pubblicato sul suo sito la riunione del 23 Gennaio u.s. dove veniva discussa la eventuale presa d’atto della compatibilità ambientale negativa espressa dalla VIA, quando la stessa la si può ascoltare su pdf.; solo un rinvio che molto probabilmente è già scaduto. Per lo stesso motivo non esiste, almeno per ora, la pubblicazione della relazione della VIA. Certo che valutando attentamente le determinazioni enunciate sulla stessa ai punti (ii)e(iii) in tempi ancora non sospetti rispetto a ciò che è successo ultimamente nell’ambito dei finanziamenti pubblici (ANAS – Ministero Infrastrutture – Ing. Incalza), il famoso pensiero “Andreottiano” sul “pensare” ritorna d’attualità. D’altra parte è la stessa Ass.  Raffaella Paita a vantarsi di essere riuscita ad ottenere dall’ANAS quel “sudato” finanziamento di 40 milioni di euro + 10 dalla sua Regione, con la controfirma di Burlando, spendendo oltre 600.000€ per un progetto pubblico bocciato all’interno dello stesso palazzo della Regione. D’altra parte è la stessa Ass. Paita che ammette nelle sua requisitoria che “forse” ha sbagliato; ma gli euro li abbiamo pagati noi alla partecipata Infrastrutture Liguria, tra l’altro redarguita dallo stesso Presidente Burlando, e questo ad un potenziale elettore di centro sinistra non deve passare inosservato alle prossime elezioni regionali.

DUE LUTTI A NOLI

Canobbio Novarino, 75 anni, ha vissuto operosamente in Noli la sua esistenza con la famiglia, riservato ma sempre disponibile, ha lasciato la nostra comunità di certo prematuramente.

Ancora più prematuramente un ictus cerebrale ha fulminato a soli 48 anni Cristina Cavanna. Esile mammina chiaccherona, espansiva, operosa, ha rispecchiato in vita le attitudini di famiglia.

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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