Savona-quartieri: un’iniezione di democrazia
di Franco Astengo (“Il rosso non è il nero”)
Decentramento/

La riflessione sul tema del decentramento deve partire dalla constatazione del fallimento fatto registrare dai tentativi fin qui svolti di ripristinare una qualche funzione dopo l’inopinata chiusura delle Circoscrizioni. Chiusura delle Circoscrizioni avvenuta in una fase di vera e propria “furia iconoclasta” rispetto a soggetti istituzionali utili e non certamente costosi o fonte di spreco.
Debbono essere definite alcune caratteristiche riguardanti un’ipotesi di decentramento cittadino: a) si è riparlato dell’antica proposizione dei “quartieri”. In questo senso dev’essere tenuto conto della diversa configurazione sociale avanzata nel corso degli anni e della necessità di tenere assieme sia i livelli di partecipazione popolare (assolutamente indispensabili da valorizzare nelle diverse forme associative) sia l’insieme delle capacità amministrative che debbono servire a determinare realizzazioni molto concrete rispetto alle esigenze del territorio; b) in questo senso, definito che l’obiettivo complessivo non può essere che quello di un raccordo tra centro e periferia e la migliore vivibilità della periferia stessa, si tratta di rinvenire alcune vere e proprie “vocazioni” sulle quali far marciare un progetto di riqualificazione del decentramento cittadino.
Con viva soddisfazione rileviamo come sia diventato realtà il progetto di decentramento che era contenuto come secondo punto prioritario (dopo quello riguardante la comprensorialità) nel documento “Savona: visione e progetto” elaborato dall’associazione “Il Rosso non è il Nero” per le elezioni comunali 2021.
Domenica prossima 29 giugno, infatti, si svolgeranno in tutti i quartieri della Città le elezioni per i direttivi dei comitati territoriali: un ritorno alla democrazia di base di cui si sentiva la mancanza dopo l’ingiustificata chiusura delle Circoscrizioni avvenuta nel 2011.
L’occasione è utile per ringraziare l’assessore Maria Gabriella Branca esponente di quella lista “Sinistra per Savona” che rappresentò il punto di proiezione politica del nostro documento e che ha profuso il massimo impegno per arrivare a questo tangibile risultato.
Altresì è il caso per invitare la popolazione a recarsi alle urne: in tempi di grande difficoltà per l’esercizio del diritto di voto un’ampia partecipazione a questa dimostrazione di sovranità dal basso rappresenterà un tangibile segnale di inversione di tendenza anche e soprattutto sul piano generale ma farà anche bene all’esercizio democratico nella nostra comunità savonese.
2/L’Associazione savonese di cultura politica “Il Rosso non è il Nero” si rivolge alle forze politiche dell’opposizione al fine di promuovere una consapevole presa d’atto circa la gravità della situazione internazionale ormai interna a una dinamica tale da condurre ad un conflitto globale tra le grandi potenze.
L’attacco americano all’Iran ha mutato la situazione così come questa si presentava già gravissima soltanto 24 ore fa. Va costituito un comitato parlamentare per la pace che deve sedere permanentemente sia alla Camera sia al Senato chiedendo l’immediata convocazione dell’aula.
La posizione italiana rispetti l’articolo 11 della Costituzione,: va rimarcato con grande forza il pericolo immanente per la presenza di basi USA sul nostro territorio.
Va fatta crescere la consapevolezza che lo stato di cose in atto travalica ormai il teatro medio orientale e investe l’insieme degli equilibri a livello globale. Eguale atteggiamento va tenuto al Parlamento Europeo.