Ho appena letto, su “Trucioli” di giovedì 24 ottobre 2024– purtroppo a funerali già celebrati, altrimenti avrei partecipato di vero cuore – della morte, a Loano, della cara Prof.ssa Chiara Bruzzone Burastero.
Mia indimenticata docente -e di tanti altri alunni- presso l’Istituto Superiore allora denominato “Paolo Boselli” oggi “Falcone-Borsellino” (in quel tempo posto nel ‘Kursaal’ sul lungomare di Loano), negli anni 1973-1978. Come sua cognata, la Prof.ssa Nicoletta Burastero, anch’essa insegnante al “Boselli”.
Negli anni successivi al nostro diploma la Prof.ssa Chiara si informava sui traguardi universitari, professionali e familiari di noi alunni, lieta e orgogliosa dei traguardi raggiunti, perché -diceva- “i vostri risultati sono la soddisfazione di noi insegnanti”. Ricordo bene anche la tragedia (per lei e il marito, geom. Remigio) della morte del figlio, Cesare, quasi mio coetaneo, quella sera disgraziata sulla via Aurelia, poco oltre il Municipio di Loano… Ed anche la gioia della prof.ssa il giorno della mia prima Messa, celebrata in San Giovanni Battista.
Caro signor Corrado, sono lieto che lei abbia speso una parola di ricordo su “Trucioli” per questa bella figura di donna, docente e cristiana, perché, come ci insegna la Bibbia: “Ricordatevi dei vostri capi/maestri … considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!” [Ebrei 13,7-8]. La prof.ssa Chiara Burastero ci credeva fino in fondo!
Auguri per “Trucioli” che leggo regolarmente.
Le porgo il mio cordiale saluto, don Bruno Scarpino.
2/Spettabile redazione di Trucioli.it
LA REPUBBLICA DEL 19 OTTOBRE 2024 (non è un quotidiano antisemita già dai tempi dell’editore Carlo De Benedetti: ‘mi sento assolutamente ebreo’).
“La villa dei coniugi Netanyahu a Cesarea è un grande edificio bianco con un ampio colonnato e una piscina, ed è circondata da un parco rigoglioso.
Il premier è stato spesso contestato (non solo con continue ed affollate manifestazioni dei parenti delle vittime arrivate al colmo del lutto e della rabbia e sordo alle incessanti suppliche del Papa) per le notevoli spese di manutenzione ordinaria e straordinaria della villa da 20 milioni di sicli, 5 milioni di euro, caricate sul bilancio dello Stato insieme a quelle per le altre residenze che possiede.
Oltre alle spese annuali, nel 2020 l’ufficio del Primo Ministro ha approvato un investimento di 400mila euro proprio per ristrutturare la villa di Netanyahu a Cesarea, eliminando “gravi lacune nella sicurezza che richiedono un intervento immediato”.
Dal 2009 però Netanyahu vive stabilmente nella residenza ufficiale di Gerusalemme, un attico da 10 milioni di sicli. Nella città santa ha a disposizione anche una terza residenza, la casa ereditata insieme al fratello. È probabile che Hezbollah abbia scelto di colpire proprio contando sulla possibilità che il premier avesse scelto di trascorrere lì la festività ebraica del sabato. Ma il vero obiettivo dell’azione è chiaramente simbolico. Colpire la persona, il leader, allo stesso modo in cui Israele sta eliminando uno a uno i leader delle forze con cui combatte: dal capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran; al leader sciita libanese Hassan Nasrallah, ucciso nel suo bunker a Beirut; fino al capo di Hamas che ha architettato e condotto il 7 ottobre, Yahya Sinwar, ucciso a Rafah.
Il messaggio è chiaro: rispondere con la stessa moneta retorica, avvertendo i leader di Israele che neppure loro potranno dormire serenamente: sono personalmente e direttamente nel mirino”.
Vorrei aggiungere una mia umilissima preghiera. Iddio (non) perdoni chi sta massacrando anche innocenti. Il numero di donne e bambini uccisi è il più alto rispetto a qualsiasi conflitto mondiale degli ultimi 30 anni. Secondo stime prudenti si tratta di più di 6mila donne e 11mila bambini.
Grazie per l’ospitalità, Shira Adami