Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Monesi Borgo Antico. I coristi e promesse mai mantenute. 2/Il ridicolo silenzio dell’agonia di due Monesi all’Expo Valle Arroscia 2024


Avevo smesso di commentare le vicende di Monesi di Mendatica e mi ero ripromesso di tacere vista la inutilità di ogni intervento.

di Rinaldo Sartore

Ma l’articolo apparso sulla stampa il 13 agosto 2024 dal titolo “Ok all’accesso a Monesi per i proprietari di case” è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

LA RESURREZIONE DEL BORGO STORICO– Più noto come Monesi Borgo Antico. Ennesimo titolo trionfalistico su uno dei giornaloni coristi di casa Agnelli-Elkann: “Ok all’accesso a Monesi per i proprietari di case”. La clemente concessione vale dal primo agosto al 30 settembre e concede di poter abitare le case danneggiate dalla frana di poco meno di 8 anni fa: circa 2800 giorni.

Il borgo storico si sta lentamente riprendendo”. Per poter abitare le case danneggiate dalla frana di otto anni fa, occorre una Certificazione di Idoneità Strutturale firmata da un tecnico.
Chiedo al Sindaco di Mendatica geom. Graziano FLOCCIA, ma davvero Lei pensa che senza preavviso siano possibili “accessi e pernottamenti” in case disabitate, in quanto inagibili da otto anni? Davvero lei pensa che sia possibile trovare un tecnico, a inizio
agosto, disponibile a redigere e firmare un Certificato di Idoneità Strutturale?

Essere ottimisti è un atteggiamento positivo come positivo è l’essere visionari ma nel nostro caso e visti i precedenti, mi pare che si possa parlare d’illusionismo. Grazie alle promesse mai mantenute, a Monesi e dintorni hanno chiuso la maggior parte delle strutture turistiche; è solo merito di pochi stoici imprenditori se alcune sono sopravvissute a costo di sacrifici disumani. La seggiovia, a Monesi di Triora, sta andando in malora ma cortigiani e giullari vedono la ripresa, anche grazie ad una ipotetica Task Force…
Mancano solo gli applausi a chi è stato determinante nel distruggere Monesi già prima della frana, vero AL.P. ?

ARTICOLO DEL SECOLO XIX E LA STAMPA-IMPERIA DEL 13 AGOSTO 2024 A FIRMA DI ALESSANDRO PONTE

2/QUANDO L’ARMA DELLA ‘DISTRAZIONE DI MASSA’ VIENE MESSA IN CAMPO DA POLITICI, POTERE DI TURNO, L’INFORMAZIONE SOCIAL E IN EDICOLA 

Foto ricordo all’Expo Valle Arroscia 2024

Il 31 agosto scorso alcuni social imperiesi hanno pubblicato, in occasione dell’undicesima edizione di Expo Valle Arroscia a Pieve di Teco: “Nel solo entroterra  imperiese, dal 2021 a oggi, abbiamo investito 6 milioni di euro per mettere a terra 30 interventi, di questi 10, tra conclusi e in fase di realizzazione, sono in valle Arroscia. Numeri senza precedenti che dimostrano quanto l’amministrazione regionale abbia lavorato non esclusivamente per preservare le aree interne, ma anche e soprattutto per rilanciarle e renderle sempre più apprezzabili per cittadini e turisti.” Sono dichiarazioni dell’assessore Marco Scajola al suo secondo mandato nella giunta Toti.

Possiamo aggiungere a titolo di cronaca che il solo Comune di Pietra Ligure, 8.209 residenti, 8 mila seconde case, edilizia in piena espansione grazie anche al Piano Casa della Regione, un Piano regolatore scaduto da 21 anni, un florido bilancio comunale (attivo di oltre sei milioni di €), ha ricevuto contributi per 13 milioni.651,197 €. Soldi pubblici elargiti dalla Regione. E tra le presenze più frequenti,  in occasioni organizzate dal Comune, figura il benvenuto assessore all’Urbanistica Scajola. La sua presenza a Monesi è stata assidua, ma qui si attende un robusto stanziamento regionale (servono almeno 10 milioni) non per abbellire il borgo antico e renderlo più attraente, per metterlo in sicurezza prima possibile, scongiurando che altri edifici scivolino a valle e far sì che tutti i proprietari possano usufruire delle loro case.

Si sono letti molti altri interventi sulla ‘grande festa che unisce dodici Comuni’. Abbiamo perso il conto (almeno una ventina) dei convegni che si sono susseguiti dove si è affrontato l’ultra decennale tema ‘rilancio della Valle Arroscia‘. Vedi l’ultimo articolo pubblicato da Trucioli.it a firma dell’ingegnere savonese Paolo Forzano collaboratore del nostro blog: Vergogna? Basta ‘convegni’ e ‘passerelle’ sulla Armo-Cantarana promessa da 40 anni”.

“Un’opera che avvicina l’Europa al Mediterraneo e il mediterraneo all’Europa. Un sogno che potrebbe diventare realtà entro il 2025”. Si annunciava nel mega convegno di un sabato 20 luglio 2019 a Cantarana (Ormea). E ancora la presentazione del progetto definitivo, “benedetto” con il SI dal signor-No, il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, M5S . Oppure: “Finalmente la variante del colle di Nava, asperità principale dal tragitto, con la galleria di base di 2970 m. di lunghezza, partirà dalla frazione Cantarana nel Comune di Ormea e raggiungerà l’inizio della variante all’abitato di Pieve di Teco”.

Matteo Salvini dal 22 ottobre 2022 è ministro delle Infrastrutture. Il 15 luglio 2024 a Genova: ‘Siamo in dirittura d’arrivo per la variante della Ss28 tra Pieve di Teco e Ormea, con traforo di valico. Il costo dell’opera è di 446 milioni di euro”.

Il sindaco-presidente Claudio Scajola durante il suo appassionato intervento all’Expo 2024 al Teatro Salvini, con il vice ministro Rixi e il vice presidente della Regione Piana

Poteva mancare l’ultimo convegno a Pieve di Teco? Sul palco dell’Expo 2024, tra gli applausi della platea, l’ex ministro sindaco-presidente Claudio Scajola a testimoniare che “da quasi dieci anni non si fanno investimenti sul territorio della provincia di Imperia, gli ultimi cantieri sono stati aperti quando ero Ministro della Repubblica” .

Il vice ministro leghista Edoardo Rixi: “…Un’opera come l’Armo- Cantarana ha un forte impatto con le cantierizzazzioni  e quindi ci sarà un territorio che per qualche anno subirà dei disagi, ma ora sta diventando una concretezza e una necessità di confronto… Entro il mese di dicembre 2024 al via la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero. Entro il 2026 l’appalto...”.

Il presidente Toti il 19 gennaio 2020, con immancabili titoloni: «Armo-Cantarana opera prioritaria per Liguria e Piemonte, serve che il Governo apra i cantieri…»

Per la mega frana (e rilancio di Monesi) c’è una task force. La prima in Liguria. Annuncio ufficiale dal sito della stessa Regione il 29 luglio 2021 : “….E’ composta da Regione Liguria, dai comuni e dalle Associazioni del territorio per il recupero e il rilancio di Monesi….coordinata dal segretario della Giunta Regionale Pierpaolo Giampellegrini, da tecnici regionali e di Filse esperti in turismo, urbanistica, pianificazione del territorio, viabilità e infrastrutture, sport, parchi e marketing territoriale…su questa porzione di Liguria grande impegno di risorse umane e finanziarie per la sua piena valorizzazione…”.

Qualcuno ricorda o può segnalare di aver letto un resoconto della task-force?  Il rispetto dei tempi fissati per progettazioni ed esecuzioni delle opere? Qualche organo di informazione – o distrazione di cittadini- ha scritto a proposito di tangibili risultati raggiunti?

Un’ultima considerazione, ancora di cronaca. Per la prima volta, da quando si organizza l’Expo della Valle Arroscia, non abbiamo ascoltato, né letto, del futuro delle due Monesi. Conoscere le ultime notizie sulle lunghe trattative per la sorte della montagna (proprietà privata), il ripristino della nuova e monca seggiovia, gli impianti sciistici, la ricostruzione (sempre tra le priorità nell’agenda degli annunci) e la demolizione del fatiscente, storico ‘albergo del Redentore’.

Marco Scajola il 19 maggio 2024 al convegno di Triora: “Gli uffici dell’assessorato all’Urbanistica sono al lavoro, con il Comune di Triora, per la redazione della necessaria variante e serve avviare una complessa opera di riqualificazione anche dal punto di vista della sicurezza idraulica e della generale fruizione pubblica dando così una nuova veste turistica a Monesi”.

Sperando di non essere tra gli illusi a sostenere che senza una rinnovata ‘locomotiva Monesi’ per la Valle Arroscia e Alta Val Tanaro non c’è futuro. Continuerà la ‘desertificazione’ di borghi che tutti descrivono di grande fascino ambientale, di risorsa per il ponente ligure, di un patrimonio unico da valorizzare. La ‘rigenerazione urbana’ ben venga. Serve molto altro, la priorità assoluta di stanziamenti pubblici, in sintonia con il ‘Toti pensiero’, per attrarre investimenti privati (con detassazione che avrebbe già dovuto essere attuata nell’ambito di ‘zona depressa’). Creare le condizione per posti di lavoro. Sarà pur vero che all’ora c’era la potenza dei Galleani, ma copie di Monesi in Liguria non ce ne sono altre. Una reale ricchezza sociale-economica finita alle ortiche e da troppo tempo in letargo. Altro che convegni!

Una espressione latina:  Spes ultima dea”. Sara così? (Luciano Corrado) 

3/QUANDO LE ‘PRO LOCO’ UNITE SOSTENGONO LA CROCE BIANCA. CONCERTO E SERATA GASTRONOMICA

 

 


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R. Sartore

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