Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borgio Verezzi piange il suo giornalista


Gianni Nari era iscritto all’Ordine dei giornalisti pubblicisti della Liguria dal 10 settembre 1971. Un apprezzato corrispondente del Secolo XIX dalla sua Borgio Verezzi, città natale. Uno scrittore che ha dato pure alle stampe due storici libri. I vocabolari del dialetto di Borgio e  Verezzi.

Sono ancora in vita il Cav. Comm. Angelo Marchiano (è stato imprenditore alberghiero e edile, presidente provinciale e locale degli albergatori) e  Franco Laureri, docente all’Alberghiero di Alassio, entrambi risiedono a Laigueglia.

La sua partenza per ‘l’infinito’ a 88 anni. Lasciando un’eredità-testimonianza di grande valore. Lo ricorda così un ex condirettore del Decimonono: “Una brava persona, dedito alla famiglia, attento alla vita sociale e politica del territorio, innamorato della Piaggio, collaboratore prezioso, fedele al ‘suo’ giornale. Lo ricordo con affetto“.

Era tra i decani giornalisti della provincia di Savona, con lo scettro riservato a Remigio Vercellino (iscritto all’albo dal 2 maggio 1959) e che ha compiuto 99 anni nella ‘sua’ Savona, il 24 gennaio scorso. Vercellino, per decenni, corrispondente del Secolo XIX dalla Val Bormida.

I mass media hanno descritto un sintetico curriculum di Nari. Ne vogliamo aggiungerne uno che porta la firma dell’illustre prof. Franco Gallea che è stato, tra l’altro, Presidente della consulta Ligure delle Associazioni Culturali  e che ha lasciato la vita terrena il 19 febbraio scorso, a 91 anni.

Nari era molto affezionato e orgoglioso dei suoi dizionari. Quello del dialetto di Verezzi risale al febbraio 1984. L’aveva ‘dedicato’ “All’amico Gino Gaggero Medaglia d’oro al valore civile. Affinchè i borgesi ricordino per sempre il suo sacrificio”.  Gino metronotte ucciso da banditi durante una rapina in banca dove lui era di guardia. Scriveva nella introduzione: “Presentare il vocabolario  del dialetto di Borgio è motivo di grande soddisfazione perchè conclude una gara contro il tempo che ci permette di conservare le parlate dei nostri vecchi e trasmetterle alle generazioni future. Devo dire che questo lavoro non sarebbe stato possibile realizzarlo senza l’aiuto e l’assistenza  dell’amico Cav. Uff. Giacomo Accame, presidente del Centro Storico Pietrese, a cui vada il mio più sincero ringraziamento.  Il nostro dialetto  si discosta pochissimo da quello dell’amica pietra Ligure, tuttavia Giacomo Accame ha voluto che anche la nostra parlata fosse presente fra quelle  della grande famiglia ligure. Ringrazio infine, ancora una volta, l’amico Andrea Balocco, direttore artistico della nostra Associazione, per le bellissime illustrazioni”.

Il dizionario di Verezzi era dedicato “agli amici e compagni di scuola: Giuseppe Bergallo, Renzo Locatelli, Norma Raimondo, Olinto Raimondo, Giovanni Reinaudo, Adolfo Rossetto e a tutti i ragazzi che per lunghi anni si sono recati, a piedi, dal Poggio, dalla Piazza, da Roccaro e da Crosa,  fino al plesso scolastico di borgio, onde poter conseguire la licenza elementare, Ai loro sacrifici personali, ed al ricordo di coloro che già ci hanno lasciato, questa opera dedico”.  (L.C.)


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