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Liguria e Basso Piemonte

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Alassio-Villanova d’Albenga/Don Bonavia (e preti ‘ribelli’) nel libro romanzo ‘Tradito’ di La Corte


L’appuntamento sabato 2 dicembre nel Salone dei Fiori di Villanova d’Albenga. Il giornalista e scrittore Daniele La Corte presenta il suo nuovo libro. Titolo: “Tradito”, la storia romanzata di un sacerdote, don Giacomo Bonavia, e dei preti “ribelli”.

E’ l’undicesima opera di La Corte  che dagli anni Ottanta ha coniugato il suo essere cronista con quello di romanziere.

“Tradito” mette in evidenza ciò che accadde all’indomani dell’otto settembre 1943, quando il paese tirò un sospiro di sollievo e presto lasciò spazio all’illusione. Quella data apre la via a quasi due anni di orrore e di violenza anche fratricida. Così lo scrittore alassino dà il via a pagine che racchiudono colpi di scena a tinte forti per dare spazio a una storia vera dove la posta in gioco è in continuo crescendo.

Don Giaconmo Bonavia è il parroco di Villanova d’Albenga. E’ amato da tutti, ma non è certo preparato a quello che sta accadendo. I nazifascisti seminano odio e spargono sangue, l’esercito italiano è allo sbando. Don Giacomo non deve pensarci molto, sa da che parte stare, sa dove si trovano la libertà e la giustizia, così accetta di collaborare con altri preti “ribelli”.

La narrazione di “Tradito”, permette al lettore di scoprire inediti legati alla seconda guerra mondiale. Ecco l’attività di sacerdoti che occultano armi per poi consegnarle ai partigiani, che intercedono per ottenere la liberazione di poveri innocenti. Ma le azioni dei nazifascisti portano al martirio numerosi preti, quelli che venivano additati come “maledette tonache nere”. Dalla sinossi del lavoro di Daniele La Corte emerge la posizione di don Giacomo Bonavia, posizione delicatissima che lo fa diventare protagonista di un’impresa difficile e pericolosa.

Una donna, Maria, in contatto con i tedeschi, gli consiglia di scappare. Che cosa sceglierà don Giacomo? A che cosa andrà incontro?

La posta in gioco salirà. Lo scontro sarà duro, sino all’ultima goccia di sangue e di dignità.

Tradito” racconta una pagina di Resistenza partigiana, tra Liguria e Piemonte, fatta anche di contrapposizioni forti. Ancora una volta, la forma del romanzo, aiuta un pezzo di storia italiana a uscire dall’oblio, a riportare in superficie fatti veramente accaduti. Pagine piene di pathos che vedono coprotagonista l’alassino don Giuseppe Pelle, il partigiano “Celesia”. E con lui numerosi preti martiri.

Il nuovo libro del giornalista La Corte arriva dopo il grande successo de “Il Boia e la Contessa” uscito soltanto un anno fa. All’attivo dell’Autore undici libri: “Maldiskandalo”, “Storie di uomini e di donne”, “Diventare uomo”, “Alessandro Natta, il semplice frate”, “La casa di Geppe”, L’Angelo del turismo”, “Il coraggio di Cion”, “Resistenza svelata”, “Il ritorno di Pricò”, “Il Boia e la Contessa”.


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