Una coraggiosa, saggia e giusta decisione è stata presa dal Comune di Rialto per difendere i propri valori ambientali dall’impatto negativo che la pratica delle mountain bike sta creando in varie aree della Riviera ligure di Ponente.
di Franco Zunino
Con Ordinanza N. 354 del 23.10.2023, il Sindaco Valentina Doglio, ha stabilito «il divieto di transito, con effetto immediato, di mountain bike o similari (pratica downhill) nelle aree ricadenti all’interno della zona Wilderness “Bric Gettina-Purin” e nella ZSC IT 1323112 – Monte Carmo-Monte Settepani (limitatamente all’area di competenza comunale).»
La ragione di questa decisione nasce dalla constatazione che «ignoti, per esercitare la pratica del mountain bike estremo (downhill), hanno realizzato nelle suddette aree e senza alcuna autorizzazione, percorsi, paraboliche e salti utilizzando il materiale presente in loco.»
Realizzazioni che hanno arrecato «gravi danni al sottobosco, erosione e infiltrazione idrica in versanti estremamente ripidi e idrogeologicamente fragili, con il rischio di causare dissesti e movimenti franosi; nonché gravi rischi per l’incolumità dei tanti frequentatori/escursionisti dei sentieri presenti nelle suddette aree che si dovessero imbattere nella discesa ad alta velocità dei sopraindicati bikers.»
Ma anche, va precisato: a seguito di «numerose segnalazioni da fruitori dei percorsi escursionistici comunali, lamentando un utilizzo promiscuo (escursionisti e biker) delle percorrenze stesse.»
Ora, come non commentare positivamente questa drastica ma giusta decisione? L’Associazione Wilderness sono anni che sostiene che la pratica delle mountain bike, e in specie quella del downhill (che poi vuole dire discese spericolate lungo itinerari particolarmente inclinati), è incompatibile con la difesa dell’ambiente, specie poi se si è in aree protette, dove l’attività di mountain bike dovrebbe essere assolutamente proibita, se non lungo strade e piste forestali. Purtroppo in provincia di Savona questo non avviene, e finanche nella Riserva Naturale Regionale dell’Adelasia è sempre stata consentita lungo tutti i suoi sentieri!
Ecco, ci voleva il coraggio di un Sindaco di un piccolo paese rivierasco per far capire, si spera, alla politica, che una tale attività andrebbe disciplinata con una legge, e che, in particolare il downhill, andrebbe proibito ovunque salvo per piste particolari e limitate di numero.
Strano resta comunque il fatto, almeno finora, del mancato interesse dei corpi di vigilanza ambientale verso quest’attività, che notoriamente, come sta scritto nella suddetta Ordinanza, arreca “gravi danni al sottobosco, erosione e infiltrazione idrica in versanti estremamente ripidi e idrogeologicamente fragili, con il rischio di causare dissesti e movimenti franosi”: cose che pure sono ben previste (e proibite!) in tutte le leggi che disciplinano l’utilizzo dei boschi!
La scelta di proibire quest’attività almeno nelle aree protette, è il minimo compatibile che dovrebbe disciplinarla, perché se è vero che rappresenta una “miniera d’oro” per la Riviera, è vero anche che con questa scusante non si possono sfruttare ed erodere montagne ed ambienti naturali che appartengono a tutta la collettività; specie per zone “interne” che da quest’attività subiscono solo danni!
Vi sono diritti e doveri, e se il diritto dice che almeno in alcune zone ed itinerari si possa accedere in mountain bike, il dovere dice anche che non si possono calpestare i diritti dei proprietari dei suoli e delle risorse naturali, e così quelli degli amanti della natura, del silenzio, della quieta e del camminare senza incorrere in incidenti più tipici delle strade asfaltate percorse da mezzi motorizzati che non per sentieri escursionistici. Un compromesso, quello stabilito dal Comune di Rialto, che ci sembra il mimino sindacale che, si spera, tutti possano accettare: senza che si debbano sentire arroganti strilli di protesta da parte di chi tutto vuole assoggettare ai propri egoistici ludici interessi.
Un plauso, quindi, al Comune di Rialto, ai suoi amministratori e alla Sindaca Valentina Doglio per la coraggiosa decisione!
Murialdo, 26 Ottobre 2023 Franco Zunino
Segretario Generale AIW