Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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“Cara Valle Arroscia, guardo il tuo declino e mi si stringe il cuore. Sommersa da valanghe di parole di politici e promesse non mantenute”


Penso che sull’ultima pagina del mio romanzo OSSA, scriverò questo pezzo che vi anticipo per  tenere desta la vostra curiosità.

di Nello Scarato

La foto cartolina, anno 1961, dell’albergo- ristorante Al Castagneto di Pornassio, sulla statale del Colle di Nava

Cara Valle Arroscia, Terra mia, Cenerentola fra le valli Liguri, ho sempre pensato a te mentre scrivevo questa storia. Un omaggio: ho cercato di portarti in giro per il mondo, a Kampala, in Uganda, a Monaco. Io che qui sono nato e qui sono tornato per morire, guardo il tuo declino e mi si stringe il cuore. Sommersa da valanghe di parole di politici indegni, con promesse mai mantenute , ti ritrovi dissanguata di tutto. Rimaniamo in pochi qui come me a ricordare il passato, le favole, le dicerie, gli sfarzi di un tempo. Capita che la combriccola di noi al bar, davanti ad un bicchiere di Ormeasco di Pornassio, vino degno della tavola degli Dei, si esibisca in dialoghi come questo.

Dopo un lungo silenzio propedeutico, il calvo con favoriti bianchi sulle guance mal rasate, esordisce dicendo:
“ Mi ricordo benissimo del Castagneto. Una partenza di grande impatto. Ricordo che d’estate veniva una bellissima donna con una macchina americana, una Cadillac  celestina con targa del Principato di Monaco”
Un altro con i baffi avorio per il tabacco prosegue:
“ Io penso che il Principe sia stato veramente  lì con l’amante.”
“Già ma chi lo ha visto?”
“ E si si, doveva andare in giro per il paese a dire <buongiorno signori sono il Principe di Monaco?>”
Un altro si intromette  timidamente:
“ Secondo me la diceria fu messa in giro per creare una sorta di pubblicità per il lancio commerciale dell’Albergo. Purtroppo non ha reso affatto”
L’informato, ce n’è sempre uno in ogni combriccola, dice con sussiego:
“ Sono stato informato che a quei tempi ci fu anche una questione di un favoloso tesoro in diamanti di cui non si seppe più nulla”
Il Calvo dice in modo serio:
“ E se fossero ancora nascosti nell’albergo?”
“ Non li cercherei, non saprei che farmene” sentenzia baffi d’avorio.
“ Bevi va, bevi!”
La senti la nostalgia, Terra mia, la senti la magia del fascino di un tempo che  il Destino si sta portando via?
Il Castagneto è ancora là, nella curva solitario e malinconico,  con i piedi feriti da crepe vistose ma tuttavia ancora orgoglioso di quel lontano passato. Nelle giornate di nebbia sembra un castello dei Carpazi, degna abitazione di Dracula il Vampiro.
L’informato ha la notizia sulla punta della lingua:
“ Mi è stato raccontato dal protagonista stesso, che una notte furono visti strani bagliori all’interno e sentiti rumori come di piccole risate di donna”
“ Ma non c’erano altri posti per certe cose?” Il Calvo scosse la testa.
“ Perché i fantasmi fanno l’amore?”
Vedi Valle Arroscia, dovresti leggerlo anche tu il mio libro. Parte qui da te l’azione principale che alimenta la mia fantasia. Mi concedo il lusso di un po’ di illusione pensando che saresti fiera di me. Ti immagino vecchia e stanca come me, seduta sul muretto a guardare l’Albergo Il Castagneto, con le finestre chiuse come se dormisse, a darsi vicendevoli  pacche sulle spalle e finalmente a ridere di gusto perché ormai il Destino non percorre più la nostra via e soprattutto   sappiamo che dobbiamo farcene una ragione.
Nello Scarato (autore di OSSA)

 


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