Ha titolato sulla sua pagina Facebook: Esame di coscienza serale. E’ consigliere Comunale Capogruppo Fratelli d’Italia a Pietra Ligure; infermiere al Pronto Soccorso del Santa Corona; ha studiato Master in Soccorso Avanzato in Emergenze Extraospedaliere al Policlinico Gemelli di Roma.
IL POST DI SILVIA ROZZI – Ma fatemi capire.. tutte le persone di Albenga e oltre, fino ad oggi, ma anche dieci anni fa, anzi, ancor prima che il pronto soccorso del Santa Maria di Misericordia venisse chiuso, dove andavano o dove venivano accompagnate per le urgenze più gravi e complesse (quelle per cui, DAVVERO, “SI MUORE”)?
Diciamolo chiaramente.. serve un ospedale ad Albenga che si occupi di tutte quelle cose per cui la gente si reca in pronto soccorso non trovando risposte in altre sedi!
Ammettiamolo… quanti di noi andiamo in pronto soccorso perché stiamo male da una settimana e il medico curante è poco presente (magari sommerso dalla burocrazia)? O perché abbiamo quell’invalidante mal di schiena da due mesi e non riusciamo a prenotare una risonanza? O abbiamo l’ernia inguinale o i calcoli alla colecisti per cui siamo in lista operatoria se va bene da un anno? O abbiamo quel malessere inspiegabile per cui cerchiamo la causa da almeno sei mesi tra specialisti ed altro ma, presi dallo sconforto, una notte andiamo in pronto soccorso cercando finalmente una risposta al problema? Ci sono molte cose da migliorare nella sanità pubblica, soprattutto dopo 20 anni di spending review. Ma non in questo modo. Diamo una possibilità al PNRR e alle novità che propone per ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso italiani. Perché NESSUNO ci vuole più lavorare in pronto soccorso, QUESTA È LA VERITÀ.
Antonino Nino Miceli (ex segretario Cgil, già consigliere regionale e comunale a Loano del Pd) – Brava ! Sono totalmente d’accordo.
Daniele Negro (ex sindaco di Pietra e militante della Lega della prima ora) – Brava Silvia….lo condivido subito!!
Betty Zerbini – Sono pienamente d’accordo ed è quello che cerco di fare capire a chi mi accusa di campanilismo…detto da chi è “del mestiere” vale mille volte di più!!!
Matteo Isoleri – Hai pienamente ragione… Però Albenga rivuole indietro quell’ospedale ormai rubato, costruito con i soldi pubblici e dei cittadini, che lentamente il sistema si è portato via.. Pezzo per pezzo.. Questa guerra non porterà da nessuna parte, ma bisogna che diano qualche cenno di dialogo, con o senza pronto soccorso, ma che finalmente facciano qualcosa di serio e concreto di quell’ospedale dimenticato da Dio.
Rozzi a Isoleri – Ma certo Matteo.. leggi il PNRR e capirai che è l’occasione per ‘riempirlo’ come merita e non con l’elemosina del Santa Corona.. Però bisogna dire alla gente la verità, anche se capisco sia più facile portarla in piazza con uno slogan che li colpisca alla pancia (ma totalmente falso e fuorviante).
Riccardo Franchini – L’ospedale di Albenga è votato alla terapia non urgente di bassa e media complessità. In pratica se funzionasse sia come pubblico o privato risolverebbe i problemi di lista d’attesa infinita. Insomma bisogna scegliere se preferite un pronto soccorso di serie b dove dopo un trattamento in acuto ti rimandano a un trattamento definitivo con tempi inaccettabili o un presidio che risolva i problemi dei cittadini veramente. Tutto li.
Andrea Maiorana – Il tuo discorso non fa una piega Silvia, capisco che ogni popolo ha la classe politica che si merita ma non sempre, se i cittadini da anni si recano al pronto soccorso anche per un’unghia incarnita c’è un motivo ed io non li colpevolizzo, soprattutto da quando i medici di famiglia sono diventati “scrittori” di ricette e impiegati Asl. Ricordiamoci che siamo un paese che oggi ha approvato l’aumento delle spese militari al 2% del PIL e che il bancomat (sanità)dei politici che governano stato e regioni non è adeguato ad uno stato civile,vedi regioni del sud che non presentano nemmeno i bilanci da sempre. Riaprire immediatamente i reparti chiusi al Santa Corona e il pronto soccorso di Cairo Montenotte è una priorità, è inutile che il ministro fantoccio faccia approvare il decreto per assumere i profughi ucraini ci vuole altro,i cittadini che hanno le possibilità economiche si rivolgono ai privati gli altri saltano il giro, la vigile attesa di una visita o di una operazione chirurgica è la regola grazie ai migliori e a chi c’era prima e ancora prima? dimenticavo, i 12km che separano il PS di Pietra dall’ospedale di Albenga corrispondono a 120km di un paese come la Germania considerato la qualità della viabilità stradale.
Francesco Silvano – Comunque siamo qua a fare sempre la guerra tra poveri per la buona pace dei politici. Sono loro che bisogna combattere la brutta politica fatta da manager e burocratici che ci mangiano tutto con i loro interessi. I soldi. Silvia tu sei del settore e ti ammiro. Ma ti dico che io quanto ho avuto i problemi (sono caduto in bosco due ernie inguinale e i calcoli alla cistifellea), sai sono andato dai professionisti della medicina a pagamento e poi mi hanno portato in Piemonte per farmi operare. In cliniche convenzionate. Ecco questo è il problema..da affrontare!!!?
Christina Waterman – Dalla mia esperienza, posso dire che il mio dottore è sempre pronto a scaricare i problemi sul pronto soccorso, anzichè affrontarli, come facevano i dottori nella mia gioventù! Non ho mai notato, in ospedale, personale sfinito dal proprio lavoro! Da ultimo, G. Canepa non si parla mai di Sonia Viale, precedente assessore alla sanità, che non prevedeva alcuna chiusura, bensì potenziamenti, alla quale tutti facevano la guerra, compresi Rixi e Ripamonti, colleghi di partito!
Daniele Negro a Christine Waterman – Si guarda Gianni, io ho vissuto da ragazzo l’esperienza di avere un medico di base in casa. Mio padre quello era! E ti garantisco che si trattava di tutto un altro tipo di lavoro. Oggi sono dei burocrati che ti ricevono su appuntamento. Come le Banche! Mio padre non aveva orari e l’unica concessione alla burocrazia erano i numerini che i clienti dovevano prendere all’ingresso dell’ambulatorio….poi sulla Viale non posso che essere d’accordo!
Marina Tabò – Ci vorrebbe dialogo, programmazione condivisione, confronto e conoscenza e coscienza… condivido appieno quello da te scritto, i nostri politici devono essere però chiari con la popolazione, presentare progetti concreti e condivisi almeno tra di loro, per il bene degli utenti e del personale sanitario.
Sabrina Grassa di Andora – Ricordo che l’ospedale di Albenga quando funzionava a pieno regime pure il pronto soccorso vantava eccellenze come il luminare professore Falchero in chirurgia nonché primario, che ha salvato molte vite prese x i capelli senza scomodare il Santa Corona più noto per la traumatologia ai tempi. La gente veniva ricoverata ad Albenga pure per cose gravi e non si recava al pronto di Santa Corona perché aveva tutto nonché una fama nel campo ortopedico che vantava una migrazione di pazienti da fuori regione x l’eccellenza che era. Quindi sminuire quello che era già nel vecchio edificio (forse lei Silvia era troppo piccina per ricordare certe cose) è davvero fuori luogo. Fa accuse di strumentalizzazione e campanilismo quando è lei la prima in qualità di rappresentante del suo partito a decantare le lodi a Toti circa il suo intervento del 7 marzo. Eppure vi aveva già promesso più volte che vi avrebbe riaperto il punto nascite a breve e invece sono passati oltre 400 giorni. Venga ad abitare a Stellanello e tutti gli entroterra da Andora ad Albenga e poi vediamo se 12 km sono pochi con le nostre strade e in estate. Ancora oggi una bimba sulla A10 in coda era in arresto cardiaco ed è stata salvata da eroi militi . Sono d’accordo con lei sull’uso spesso improprio dei PS e della situazione dei medici di famiglia . Ma queste sono conseguenze di politiche del passato e che oggi qualcuno a lei vicino continua a perpetrare. Non capire che tutta la sanità ligure è al collasso e che non esiste campanilismo ma solo una triste realtà da terzo mondo fa riflettere!!!
E L’EX PRIMARIO OSPEDALIERO: I COSTI DI GESTIONE DEL S. CORONA….
Massimo Vecchietti (Già Dir. Dipartimento di Emergenza della ASL2 Savonese e Dir. Anestesia e Rianimazione H. S.Paolo di Savona, ex commissario della Croce Rossa a Loano e Ventimiglia) …I costi di gestione di un ospedale come il S Corona nel 2022 non sono compatibili con una buona gestione dei soldi pubblici !!Le parole DEA di 2° livello devono corrispondere alle strutture previste dalla legge, in caso contrario e solo fuffa !!!!
Davide Pacifico – Almeno un risultato (Toti in consiglio comunale a Pietra ndr) e stato raggiunto riaprire il reparto di ginecologia,ma molti eccellenti medici sono andati via, l’eccellenza della chirurgia Vertebrale e bisognerebbe che il reparto protesico ritorni ad essere quello che sempre stato.
Francesco Silvano – Complimenti. Silvia. Io gli avrei detto (a Toti) che sono dovuto andare in Piemonte per operarmi di calcoli alla cistifellea. Che hanno fatto della sanità lui e tutto i suoi compari politici una lobby sanitaria hanno lasciato scappare tutti i medici nel privato e fatto una sanitaria affaristica alla faccia dei nostri soldi. Santa corona sta cadendo a pezzi dove anche le ringhiera hanno la ruggine. Comunque voglio essere positivo e sperare visto che lui e i politici locali che conosciamo bene, ci hanno messo la faccia li giudicheremo nei fatti! Grazie Silvia per tuo apprezzato intervento!
Massimo Vecchietti a Francesco Silvano – I medici non sono scappati nel privato, sono andati nel privato convenzionato perché li esiste meritocrazia ed incentivi a lavorare, non come nelle strutture pubbliche dove lo scopo principale è risparmiare così alla fine dell’anno i direttori generali incassano laute prebende !!!
