I sindaci hanno altri problemi tra le priorità e le promesse. La storia della discarica, assai misteriosa, in regione Serra di Spotorno, è stata risollevata con una istruttiva lettera a Trucioli.it (vedi Un disastro ignorato da comune, Provincia, Regione….). A cui è seguito un eloquente testimonianza dell’ex sindaco Carlo Gambetta (vedi Verità scomode e ripascimenti vanificati a chi giovano….)
Purtroppo voci nel deserto. I due sindaci di sinistra sono rimasti alla finestra, anzi silenziosi. Consapevoli che possono contare su una maggioranza degli elettori. Anche questa è l’immagine dell’Italia che avanza. Ma c’è chi non tace e non si inchina finché avrà la forza di resistere poco importa se in solitudine o quasi. Anche se il numero settimanale dei lettori – visitatori nel Golfo dei Poeti può essere di incoraggiamento a non perseguire il giornalismo vincente dei copia e incolla, si scrive e si racconta dal desk, il giornalista del marciapiede ha fatto il suo tempo. E i risultati si vedono con il contagio dei quotidiani cartacei, soprattutto con cronaca locale. Il podio dell’informazione social e di editori con il vento in poppa zeppo di notizie ed affari pubblicitari. Il successo li premia.
di Carlo Gambetta
Quello che si vede oggi della discarica Serra visto dal lato mare. Si notano incomprensibili stratificazioni di diverso materiale. Oltre a chiari residui di scarto di materiale edilizio e plastica, lascia un dubbio osservare una strana colorazione rossa. E’ risaputo che su quel sito da sempre occupato dal mare, le FF.SS. avevano riversato tutto il materiale proveniente dallo scavo della galleria Spotorno – Finale.
Constatato che carotaggi effettuati per eliminare dubbi su “chiaccherate” discariche nottetempo di materiale proveniente da industrie chimiche hanno dato esito negativo, evidentemente si tratta di materiale terroso proveniente dal sito delle “terre rosse” attraversato dal tracciato ferroviario.
Voci spero attendibili, personalmente condivisibili visto che ne avevo già scritto a proposito: spero che il Comune di Spotorno sia orientato nel programmare la costruzione di una barriera definitiva per difendere dall’urto dell’onda di mareggiata quello che rimane del sito, evitare così ogni ulteriore erosione, programmare con certezza un futuro utilizzo pubblico. Incrociamo le dita!!!
E Noli, sulla discarica Nereo, cosa pensa di fare per il futuro? Quanto potrà resistere contro le future mareggiate l’ultimo intervento?
P.s. E’ sempre utile ricordare che le dighe foranee che rendono sicura la sussistenza dei porti, hanno a protezione esterna contro l’urto dell’onda di mareggiata, oltre le massicciate, anche gli indispensabili tetrapodi. Non sarebbero utili per le due discariche Serra e Nereo ?
Carlo Gambetta