Invoco te oh Maria ! Chi gestisce, orienta e indirizza lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra provincia ?
di Gian Luigi Taboga
Si potrebbe pensare di istituire un premio (certamente non in denaro) per chi potrebbe dare una risposta esauriente ed esaustiva a cotale domanda.
Praticamente un essere malato avrebbe bisogno di un buon medico che sappia fare accurata diagnosi e prescrivere una adeguata cura: questo vale per le persone come per gli animali, ma sembra impossibile da realizzare per un’intera comunità come la nostra provincia.
Un tempo la politica, gli Enti locali le associazioni di categoria bene o male avevano idee e programmi, lottavano per realizzarli e anche se sbagliavano davano segno di vitalità ed impegno.
Oggi mentre una terribile crisi si estende verso ogni dove, si discute se riaprire le partite di calcetto, si litiga sulla distanza tra gli ombrelloni e ci si prepara con impegno alle prossime tornate elettorali.
Gli ultimi gladiatori sono rimasti alcuni sindaci che hanno giustamente da rispondere ai propri cittadini senza determinare svolte adeguate nella gestione di tanti servizi pubblici che ormai esulano dalle loro competenze.
Attività produttive, trasporti, servizi come gli acquedotti e la raccolta dei rifiuti, la sanità e l’ambiente sono motivo di teorici pronunciamenti per i poteri sovraordinati che non trovano realizzazione alcuna nella pratica gestione e nei bisogni dei cittadini.
I cittadini peraltro che non hanno più una rappresentanza politica locale non trovano referenti, salvo locali volenterosi comitati che nascono e muoiono nell’arco di un mattino.
La prima riforma delle Camere di Commercio sembrava avviare una vera e propria Primavera di rinascita con la più ampia partecipazione allargata a tutti.
La seconda riforma con l’allargamento su Imperia, Savona e La Spezia, la riduzione delle disponibilità finanziarie ha relegato ad un marginale ambito le competenze della Camera di Commercio .
La crisi è culminata con le dimissioni del Presidente dr. Luciano Pasquale che ha lasciato la barca con il mare in tempesta.
Sicuramente non spetta a me , come rappresentante dei Consumatori, dare giudizi in merito ma la cosa mi ha particolarmente colpito perché avendo partecipato ad una riunione della Consulta presieduta dal dott. Pasquale proprio il giorno prima delle sue dimissioni speravo vivamente che il suo interesse e disponibilità si sarebbe tradotto in atti concreti e adatti al drammatico momento.
Il dott. Pasquale si è reimbarcato su altro natante ed io non posso che augurare a lui e a noi tutti….. “BUON VENTO”!!!!!!!!!!!!!!!
Speriamo che la Madonna dalla Torretta di Leon Pancaldo, prospicente la Camera di Commercio, aiuti tutti noi immersi in tale “procella”.
Gian Luigi Taboga